Risposte idrologiche e processi nell’interfaccia tra le acque superficiali e sotterranee

Questa componente del progetto è dedicata allo studio dei percorsi dell’acqua (e dei nutrienti disciolti) dalle zone di ricarica delle acque sotterranee alla fascia dei fontanili, analizzando sia i deflussi delle sorgenti stesse (fontanili) che i flussi in ingresso ai fiumi Adda e Ticino.
I risultati consentiranno di quantificare il contributo al carico di nutrienti da parte delle acque sotterranee, valutare la quantità trasferita da esse alle acque superficiali, e identificare i processi che si verificano nell’interfaccia superficie-falda e che possono influire sui carichi di nutrienti (ad esempio nitrificazione, denitrificazione).

Fontanile asciutto (Photo credits: R. Balestrini)

Le analisi chimiche dell’acqua di sorgente associata a misure di portata forniranno una stima della quantità di nutrienti che viene riciclata in superficie, definendo la quantità e la qualità delle acque di irrigazione di recente infiltrazione. Il monitoraggio chimico  dei fontanili non è richiesto dalla direttiva quadro sulle acque (Water Framework Directive, Commissione europea, 2000) , trattandosi di un bacino di estensione inferiore ai 10 km2. Di conseguenza, i dati disponibili delle concentrazioni di N sono spesso scarsi o sporadici. La situazione è ancora peggiore per P, per la quale al momento non ci sono dati, poiché questo parametro è stato elencato solo di recente tra quelli da considerare nel monitoraggio della qualità delle acque sotterranee (Commissione europea, 2014).
I risultati di questo WP sono quindi di per sé unici ed estremamente preziosi in termini di gestione a lungo termine delle risorse idriche. Potrebbero testimoniare l’efficacia delle misure di mitigazione (ovvero la limitazione nell’uso di letame) o potrebbero suggerire la necessità di adottare misure alternative o più rigorose (riferite ai nutrienti da fonti sia civili che agricole), protocolli di fertilizzazione e pratiche di irrigazione. Lo studio delle interazioni fiume-falda è all’avanguardia nella ricerca scientifica, soprattutto perché se le acque sotterranee sono contaminate, il loro contributo al sistema fluviale ha significative conseguenze ecologiche e sociali, come l’eutrofizzazione dei fiumi e il degrado delle risorse idriche nel loro complesso. L’impatto sulla gestione sarà valutato monitorando il modo in cui l’ingresso di acque sotterranee contaminate influisce sul funzionamento del fiume e dimostrando l’efficacia delle misure di mitigazione nel preservare anche i servizi ecosistemici fluviali (riduzione dei nutrienti e protocolli di irrigazione alternativi).

WP LEADERS: Istituto di ricerca sulle acque (CNR-IRSA),  Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente – Università degli studi di Pavia (EES-UNIPV), Dipartimento di Scienze Chimiche della Vita e della Sostenibilità Ambientale – Università di Parma (LS-UNIPR) 

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