Ministero dei Beni delle Attivitą Culturali e del Turismo Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

Salone Teresiano


Salone Teresiano della Bilioteca Universitaria di Pavia alla fine degli anni 30 del XX secoloIl grandioso Salone Teresiano, ambiente originario della Biblioteca a partire dal giugno 1779 che prende il nome da Maria Teresa d'Austria, occupa tutto il piano superiore occidentale del cortile detto di Alessandro Volta ed è parte qualificante del progetto generale dell'architetto Giuseppe Piermarini. Le imponenti scaffalature lignee, coronate da cimase scolpite con tabelle indicanti le classi di materie dei libri ivi raccolti, sono dell'epoca; in tutta la sua lunghezza il Salone è percorso da un agile ballatoio con ringhiera bombata.

Il bibliotecario Piccaroli dichiara che “il primo nucleo di libri della nuova Biblioteca si crede constasse di circa 12.000 volumi”, ma intorno al 1820 il patrimonio librario era di circa 50.000 volumi, e il Salone divenne insufficiente per la conservazione tanto da indurre l’Università a dotare la Biblioteca di nuovi locali.

Per molto tempo il Salone ha svolto la duplice funzione di magazzino librario (i volumi a parete non sono liberamente consultabili dai lettori e sono protetti da cancelletti) e sala studio. Solo negli ultimi anni si è deciso di utilizzarlo come spazio per manifestazioni, eventi e mostre al fine di valorizzare il patrimonio della Biblioteca e ospitare iniziative culturali.

Nel Salone Teresiano sono conservati un busto marmoreo di Joseph Frank, benefattore della Biblioteca, e un grande mappamondo settecentesco in legno e gesso.