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       Descrizione: COPERTINA

autore

ETIENNE LOUIS BOULLÉE

 

titolo

ARCHITETTURA SAGGIO SULL’ARTE

 

editore

PICOLA BIBLIOTECA EINAUDI

 

 

 

anno

2005

 

 

 

 

lingua

ITALIANO

 

 

 

 

Titolo originale: Etienne Louis Boullée, Architecture. Essai sur l’art.

 

 

 

Argomento e tematiche affrontate

 

 

Descrizione: COPERTINA

"Architettura. Saggio sull'arte" formalizza la sua pratica di architetto, affermando in maniera decisa quanto è fondamentale fare una distinzione tra architettura e tecnica della costruzione: "… la vera architettura nasce dall'ispirazione, mentre la costruzione non è che un procedimento tecnico".                                                             L'architettura di Boullée è rivoluzionaria; le forme proposte ed utilizzate in maniera pura e grandiosa (sfere, piramidi, cilindri, ecc.). In questo trattato Boullée spiega il sistema compositivo dell’architettura, parte dalla polemica con i trattatisti classici per poi spiegare cos’è l’architettura: la mette in confronto con le altri arti e finisce per spiegare come insegnare la composizione architettonica. È interessato agli effetti che l’architettura era in grado di esercitare sull’osservatore. Secondo Boullée uno degli strumenti capaci di esaltare tali effetti in un edificio è l’ombra. Afferma di essere l'inventore "dell'architettura delle ombre partendo le tenebre".

  

Giudizio Complessivo: 9 (scala 1-10)

Scheda compilata da: Dragan Trajce

Corso di Architettura e Composizione Architettonica 3 a.a.2014/2015

 

 

            

               Descrizione: Boullée

 

 

Autore Etienne Louis Boullée

Etienne-Louis Boullée è nato a Parigi il 12 febbraio del 1728.
Iniziò il suo apprendistato come pittore presso lo studio di Jean-Baptiste Pierre , Etienne si rivelò subito un abile pittore, ma la sua strada fu condizionata dal padre che lo volle architetto.
Dopo avere frequentato gli sudi di Jacques-François Blondel nel 1746 iniziò a lavorare da Germain Boffrand (1667-1754) e da altri architetti di quel periodo.
Nel 1746 all'età di 18 anni divenne insegnante all'École des Ponts a Parigi.
Nel 1762 venne ammesso all'Accademia Reale di Architettura come membro di seconda classe, e nel 1777 fu candidato come membro di prima classe.
Tra il 1780 e il 1790 eseguì diversi lavori ma mai quei grandi progetti che lo resero famoso e che sono visibili unicamente sulla carta.
Etienne-Louis Boullée è considerato tra i principali architetti visionari del diciottesimo secolo. La sua opera costruita è scarsa o manomessa, i suoi progetti monumentali che all'epoca non hanno avuto fortuna sono tutt'oggi, assieme al suo trattato "Architettura. Saggio sull'arte" una pietra miliare nella storia dell'architettura.
Boullée morì a Parigi nel 1799 all'età di 71 anni (D.G. 98)

Etienne Louis Boullée

 

CAPITOLI

Capitolo 0– Introduzione

  • Introduzione Aldo Rossi

Aldo Rossi parla del rapporto che Boullée evidenzia tra la Logica e l’Arte, lo definisce come un architetto razionalista (perché ne costruisce un sistema logico dell’architettura), autobiografico ed esaltato.

Dice che per Boullée l’architettura è un’arte e le maggiori difficoltà consistono proprio nel riconoscerla come tale: l’arte costituisce l’aspetto riduttivo della architettura, ne costituisce l’autenticità. Ma quest’arte si costruisce, al pari delle altre arti, attraverso una sua tecnica; tecnica che è costituita dalla composizione architettonica. Il procedimento logico di Boullée è applicato sistematicamente in ogni opera. Possiamo distinguere; un nucleo emozionale di riferimento, la costruzione di una immagine complessiva, l’analisi tecnica, la ricostituzione dell’opera.     

 

                              Descrizione: Bibliotheque_nationale_boul  Interno della biblioteca nazionale                                                             

                Descrizione: Boullée_-_Cénotaphe_égyptien_-_élévation Cenotafio

  • Introduzione Boullée

Boullée atraverso questo saggio cerca di rispondere alle seguenti domande:

  1. Cos’è l’architettura?

Contradice Vitruvio in quanto che l’architettura è l’arte del costruire, seccondo lui Vitruvio ‘’prende l’effeto per la causa’’, l’architettura oltre che ‘’la concezione dell’opera ne precede l’esecuzione’’. Da qui l’arte di costruire è qualcosa di seccondario, che la definisce come la parte scientifica.

  1. Come distinguere l’Arte e la Scienza nell’architettura?

Seccondo Boullée la scienza nell’architettura è la parte di prima necessità di conseguenza è la più importante ed è facilmente dimostrabile atraveso le regole matematiche, la bellezza dell’arte non è cosi facile da dimostrare essa nasce dalla natura stessa ma ‘’per essere in grado di applicarla bisogna essere dotati di qualita i quali la natura stessa è avara’’.

  1. Quali sono dunque le ragioni che hanno impedito i progressi dell'architettura dal punto di vista dell'arte?

Boullée spiega che per avere progresso nell’arte dell’architettura bisogna che gli architetti devono essere lasciati liberi nel corso degli studi che devono compiere, ‘’ che il proprio genio possa elevarsi liberamente in tutta la sua altezza e che essi siano incoraggiati dalla speranza di ricevere il premio dei loro sforzi’’.

  1. Come insegnare l’arte dell’architettura?

L’architettura non si può spiegare o imparare dai libri il metodo migliore per spiegarla è la tecnica di composizione architettonica, anche se non produrrà gli stessi effetti in persone differenti perché ognuno di noi ha diversi punti di vista.

Capitolo I – Esame della discussione sorta fra Pérault, l’autore del Peristilio del Louvre e François Blondel, autore del monumento della Porta St. Denis

  • Termini della questione:

L'architettura e un'arte fantastica e di pura invenzione o i suoi principi fondamentali nascono dalla Natura?

Contesta che l’architettura e un’arte di pura invenzione affermando che l’arte deriva dalle sensazioni che noi e la nostra anima provano osservando gli oggetti della natura imitandole in maniera più o meno imperfetta. Non si può rappresentare un’arte fantastica senza gettare idee diverse e senza creare un legame tra di loro.

  • Della essenza dei corpi:

Studia i corpi attraverso la luce e le ombre che loro creano: le forme, le proprietà dei corpi.

Essendo confuso dai corpi irregolari cerca di studiare i corpi regolari come la sfera, il cubo, la piramide… ecc.

Perché la figura del corpi regolari si percepisce a prima vista?

I corpi regolari suscitano in noi l’ordine la simmetria la varietà ed in tutti questi risiede la proporzione. L’unione di tutte queste caratteristiche fa nascere l’armonia.

Infine la proporzione e l’armonia dei corpi sono stabiliti dalla natura.

‘’La simmetria piace perché presenta l’evidenza, l’anima che cerca senza posa di comprendere e abbraccia e coglie senza motivi gli oggetti che essa presenta’’ (Montesquieu).

‘’Essa piace perché è l’immagine dell’ordine e della perfezione’’.

  

Capitolo II- Esame della asserzione di Pérault sui principi costruttivi dell’architettura

Pérault mette a confronto la musica con l’architettura afferma che la musica è un’arte perché la proporzione armonica è basata sulla natura mentre per l’architettura è inutile cercare di dimostrare lo stesso per questo la definisce come arte fantastica o di pura invenzione.

Boullée dice che i musicisti producevano la musica in base alle loro sensazioni e continuano a farlo, fatto che dimostra che anche la musica e arte fantastica e di pura invenzione, lui non ha capito che queste arti pur non avendo nessun rapporto e nessuna analogia, i loro principi devono differire totalmente.

  

Capitolo III – Esame di ciò che puo fornirci criteridi certezza sui principi costruttivi di un’arte e particolarmente dell’architettura

In questo capitolo Boullée fa il confronto tra i principi costruttivi della musica e quelli dell’architettura.

La musica ha il principio delle proporzioni armoniche gli accordi, senza di esse ferirebbe l’organo dell’udito nell’uomo.

Nell’architettura la proporzione viene percepita solo da quelli che la capiscono, per capire qual è il principio costruttivo dell’architettura cerca di trovare senza quale principio l’architettura potrebbe ferrire l’organo della vista nell’uomo. Ne esce cosi che il primo principio per costruire l’architettura è la regolatità,la simmetria e anche il ragionamento. ‘’Nulla è bello se non è ragionevole’’.

  

Capitolo IV- Programma al fine di constatare quanto l’architettura necessiti dello studio della natura

In questo capitolo Boullée parla dei suoi progetti mette in atto le teorie il procedimento logico. Spiega il raggionamento per arrivare al progetto finale. Studia singolarmente ogni progetto, le opere esistenti e prende inspirazione dai riferimenti emozionali che ogni opera li suscita. Prima di formulare un progetto studia bene: i caratteri dell’architettura, i caratteri distributivi , costruttivi, stilistici, cerca di analizzarli singolarmente scomponendoli e componendoli.

·       Monumento destinato alla celebrazione del Corpus Domini

·       Monumento della riconoscenza pubblica (Museum)

 Descrizione: 4 Monumento della riconoscenza pubblica (Museum)

·       Carattere: L’effeto che fa un oggetto e che provoca in ognuno di noi una certa impressione.

‘’Mettere del carattere in un opera significa usare nel modo giusto tutti i modi più idonei per non farci provare altre sensazioni oltre quelle caratteristiche del soggetto stesso’’.

Per dare carattere and un oggetto secondo Boullée dobbiamo avere gusto nel rendere le cose gradevoli. Studiare ogni parte dell’oggetto, studiare l’effetto che provoca la luce ecc.

Dice inoltre che la natura è quella che conserva il carratere proprio degli edifici.

·       Basiliche

·       Teatro

Descrizione: boullee8 (1) Teatro

 

·       Palazzo di un Sovrano

·       Palazzo di Giustizia

 Palazzo di Giustizia

 

·       Palazzo Nazionale

             Palazzo Nazionale

 

·       Palazzo Municipale

·       Colosseo

·       Estratto di una Memoria sui Circhi scritta dallìAbate Brotier,e da lui letta a una delle sedute pubbliche dell’Accademia di Belle Arti

 Circo

 

·       Biblioteca Publica

Descrizione: Bibliotheque_nationale_boul Biblioteca Publica

 

·       Memorie

·       Monumenti funerarii o Cenotafii

Descrizione: mediator-16 Cenotafio

·       A Newton

Descrizione: Boullée_-_Cénotaphe_à_Newton_-_élévation Cenotafio di Newton

·       Architettura militare

Descrizione: boullee8 Cenotafio per un Guerriero

·       Porte di città

Descrizione: 6c52e524 Porta Città

·       Interno di città

·       Porte di piazzaforti

·       Forte

Descrizione: 110 Forte

·       Ponti

   

Capitolo V– Considerazioni particolari sull’architettura

‘’Le belle arti ci procurano gioie gradevoli. L’architettura unisce con evidenza l’utile al bello.’’

In questo capitolo boullée tenta di elevare l’architettura come l’arte più rafinata ed più importante.

Dice inoltre che le opere che derivano dalle altri arti sono individuali mentre quelle dell’architettura sono un bene comune di tutto il popolo. L’architettura è quella che mette ordine nelle città: monumenti, basiliche, teatri, palazzi, strade, case ecc.

Dice anche che l’architettura è sottovalutata come scienza, ed il suo progresso è relativo: come primo perché non si da la libertà giusta all’architetto per esprimere il suo genio, e come seccondo anche se l’architettura è l’arte fatta per i nostri interessi rimane comunque un arte un po’ abbandonata (nessuno si occupa dell’architettura aparte gli architetti). Per questo di rivolge all’accademia dell’architettura. L’accademia seccondo lui deve selezionare le persone più brave in architettura e meterli in competizione tra di loro casi alla fine potremo beneficiare di opere maestosi.

   

Capitolo VI - Ricapitolazione

In questo capitolo Boullée ricapitola tutte le sue osservazioni sull’arte in generale e sull’architettura. Raccoglie il fulcro di tutto i suoi studi.

Cosi il lettore dopo aver letto tutto il libro capisce il procedimento che lui ha fatto per arrivare alle idee finali.

 

Capitolo VII- Note

In questo capitolo Boullée cerca di rendere ‘’il bello’’ come un concetto universale:

·       Anche se ognuno di noi definisce ‘’il bello’’ nel proprio modo, lo sguardo è quello che è bello per tutti noi. ‘’Lo sguardo è lo specchio dell’anima’’.

·       La simmetria è l’immagine dell’ordine di un bell’insieme, è un insiene di varietà proporzionali che risultano gradevoli ai nostri occhi.

·       Il  carattere di un un edificio è quello che si impressiona di più a prima vista.

·       La natura ci offre la prima conoscenza alle arti i quali si possono perfezionare in seguito attraveso: l’attenzione ,la ricerca degli oggetti più belli della natura.

·       La natura dando particolari grandezze alle cose ci ha permesso di estendere il nostro giudizio sulle cose.

·       Definisce solo una parte dell’architettura come l’arte di presentare delle immagini attraverso la disposizione dei corpi.

·       Spiega la differenza di un oggetto gigante e di uno colossale.

·       I migliori raggionameti sulle belle arti noi servirano mai a renderci artisti, quello che ci rende artisti è la sensibilità che noi proviamo di fronte le cose.

   

Capitolo IX – Memoria relativa al restauro del castello di Versailles

In questo capitolo Boullée parla di tutto quello che lui ha provato quando ha iniziato il restauro del castello di Versailles. Si trova difronte ad una costruzione che imponeva accordare i nuovi edifici con gli antichi. Si presenta anche l’economia come un ostacolo che blocca il genio dell’architetto. Cerca di rendere glorioso il suo intervento cosi come avevano fatto gli autori di quelle opere stesse.

Studia tutti gli elementi che compongono l’edificio per poi progettare come organizzare tutte le parti dell’edificio.

Parla anche dell’arte dell’ecconomia, ‘’le grangi imprese richiedono del tempo e anche spese più considerevoli’’.

  

Capitolo X- Riflessioni sommarie sull’insegnamento dell’architettura

In questo capitolo Boullée parla dei metodi di insegnare l’architettura.

Critica il modo precedente di insegnare l’architettura e ne propone delle idee di come insegnare questa arte.

Per primo quando si inizia ad insegnare l’architettura ad una persona che è agli inizi bisogna partire da un progetto elementare per poi passare ad altri molto più complicati.

Dopo averiniziato con la parte pratica bisogna inziare con quella teorica. Attraverso la teoria dei corpi si dimostrera che i principi dell’arte e ai qualli lei si applica derivono dalla natura.

Dopo aver spiegato la parte teorica e quella pratica il professore fa vedere delle opere agli studenti per poi loro stessi cercherano di analizare e aprofondirli.

Poi dopo aver insegnato le basi generali sarà lo stesso studente a trovare la propria strada di come farà l’arte.