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![Descrizione: COPERTINA](2014_file/image002.jpg)
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autore
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ETIENNE LOUIS BOULLÉE
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titolo
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ARCHITETTURA SAGGIO SULL’ARTE
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editore
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PICOLA BIBLIOTECA EINAUDI
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anno
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2005
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lingua
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ITALIANO
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Titolo originale: Etienne Louis Boullée, Architecture. Essai sur
l’art.
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Argomento e tematiche affrontate
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![Descrizione: COPERTINA](2014_file/image003.jpg) ![](2014_file/image005.gif)
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"Architettura.
Saggio sull'arte" formalizza la sua pratica di architetto, affermando in
maniera decisa quanto è fondamentale fare una distinzione tra architettura e tecnica
della costruzione: "… la vera architettura nasce dall'ispirazione,
mentre la costruzione non è che un procedimento tecnico".
L'architettura di Boullée è rivoluzionaria;
le forme proposte ed utilizzate in maniera pura e grandiosa (sfere, piramidi,
cilindri, ecc.). In questo trattato Boullée spiega
il sistema compositivo dell’architettura, parte dalla polemica con i
trattatisti classici per poi spiegare cos’è l’architettura: la mette in confronto
con le altri arti e finisce per spiegare come insegnare la composizione
architettonica. È interessato agli effetti che
l’architettura era in grado di esercitare sull’osservatore. Secondo Boullée uno degli strumenti capaci di esaltare tali
effetti in un edificio è l’ombra. Afferma di essere l'inventore
"dell'architettura delle ombre partendo le tenebre".
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Giudizio Complessivo: 9 (scala 1-10)
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Scheda compilata da: Dragan Trajce
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Corso di Architettura e Composizione
Architettonica 3 a.a.2014/2015
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![Descrizione: Boullée](2014_file/image007.jpg)
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Autore Etienne Louis Boullée
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Etienne-Louis Boullée è nato a Parigi il 12 febbraio del 1728.
Iniziò il suo apprendistato come pittore
presso lo studio di Jean-Baptiste Pierre , Etienne
si rivelò subito un abile pittore, ma la sua strada fu condizionata dal padre
che lo volle architetto.
Dopo avere frequentato gli sudi di
Jacques-François Blondel nel 1746 iniziò a lavorare
da Germain Boffrand (1667-1754) e da altri
architetti di quel periodo.
Nel 1746 all'età di 18 anni divenne insegnante
all'École des Ponts a Parigi.
Nel 1762 venne ammesso all'Accademia Reale di
Architettura come membro di seconda classe, e nel 1777 fu candidato come
membro di prima classe.
Tra il 1780 e il 1790 eseguì diversi lavori ma
mai quei grandi progetti che lo resero famoso e che sono visibili unicamente
sulla carta.
Etienne-Louis Boullée
è considerato tra i principali architetti visionari del diciottesimo secolo.
La sua opera costruita è scarsa o manomessa, i suoi progetti monumentali che
all'epoca non hanno avuto fortuna sono tutt'oggi, assieme al suo trattato
"Architettura. Saggio sull'arte" una pietra miliare nella storia
dell'architettura.
Boullée morì a Parigi nel 1799 all'età di 71 anni (D.G. 98)
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Etienne Louis Boullée
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CAPITOLI
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Capitolo 0– Introduzione
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Aldo Rossi parla del rapporto che Boullée evidenzia tra la Logica e
l’Arte, lo definisce come un architetto razionalista (perché ne costruisce un
sistema logico dell’architettura), autobiografico ed esaltato.
Dice che per Boullée l’architettura è un’arte e
le maggiori difficoltà consistono proprio nel riconoscerla come tale: l’arte
costituisce l’aspetto riduttivo della architettura, ne costituisce l’autenticità.
Ma quest’arte si costruisce, al pari delle altre arti, attraverso una sua
tecnica; tecnica che è costituita dalla composizione architettonica. Il
procedimento logico di Boullée è applicato
sistematicamente in ogni opera. Possiamo distinguere; un nucleo emozionale di
riferimento, la costruzione di una immagine complessiva, l’analisi tecnica,
la ricostituzione dell’opera.
Interno della biblioteca
nazionale
Cenotafio
Boullée atraverso questo saggio cerca di rispondere alle seguenti
domande:
- Cos’è
l’architettura?
Contradice Vitruvio in quanto che l’architettura è l’arte del costruire,
seccondo lui Vitruvio ‘’prende l’effeto per la causa’’, l’architettura oltre
che ‘’la concezione dell’opera ne precede l’esecuzione’’. Da qui l’arte di
costruire è qualcosa di seccondario, che la definisce come la parte
scientifica.
- Come
distinguere l’Arte e la Scienza nell’architettura?
Seccondo Boullée la scienza nell’architettura è la parte di prima
necessità di conseguenza è la più importante ed è facilmente dimostrabile
atraveso le regole matematiche, la bellezza dell’arte non è cosi facile da
dimostrare essa nasce dalla natura stessa ma ‘’per essere in grado di
applicarla bisogna essere dotati di qualita i quali la natura stessa è
avara’’.
- Quali
sono dunque le ragioni che hanno impedito i progressi dell'architettura
dal punto di vista dell'arte?
Boullée spiega
che per avere progresso nell’arte dell’architettura bisogna che gli
architetti devono essere lasciati liberi nel corso degli studi che devono
compiere, ‘’ che il proprio genio possa elevarsi liberamente in tutta la sua
altezza e che essi siano incoraggiati dalla speranza di ricevere il premio
dei loro sforzi’’.
- Come
insegnare l’arte dell’architettura?
L’architettura non si può spiegare o imparare dai libri il metodo
migliore per spiegarla è la tecnica di composizione architettonica, anche se
non produrrà gli stessi effetti in persone differenti perché ognuno di noi ha
diversi punti di vista.
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Capitolo I – Esame della discussione sorta fra
Pérault, l’autore del Peristilio del Louvre e François Blondel, autore del
monumento della Porta St. Denis
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L'architettura
e un'arte
fantastica e di pura invenzione o i suoi principi fondamentali nascono dalla
Natura?
Contesta
che l’architettura e un’arte di pura invenzione affermando che l’arte deriva
dalle sensazioni che noi e la nostra anima provano osservando gli oggetti
della natura imitandole in maniera più o meno imperfetta. Non si può
rappresentare un’arte fantastica senza gettare idee diverse e senza creare un
legame tra di loro.
Studia i corpi attraverso la
luce e le ombre che loro creano: le forme, le proprietà dei corpi.
Essendo confuso dai corpi
irregolari cerca di studiare i corpi regolari come la sfera, il cubo, la
piramide… ecc.
Perché
la figura del corpi regolari si percepisce a prima vista?
I corpi regolari suscitano
in noi l’ordine la simmetria la varietà ed in tutti questi risiede la
proporzione. L’unione di tutte queste caratteristiche fa nascere l’armonia.
Infine la proporzione e
l’armonia dei corpi sono stabiliti dalla natura.
‘’La simmetria piace perché
presenta l’evidenza, l’anima che cerca senza posa di comprendere e abbraccia
e coglie senza motivi gli oggetti che essa presenta’’ (Montesquieu).
‘’Essa piace perché è
l’immagine dell’ordine e della perfezione’’.
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Capitolo II- Esame della asserzione di Pérault sui principi
costruttivi dell’architettura
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Pérault mette a confronto la musica con l’architettura
afferma che la musica è un’arte perché la proporzione armonica è basata sulla
natura mentre per l’architettura è inutile cercare di dimostrare lo stesso
per questo la definisce come arte fantastica o di pura invenzione.
Boullée dice che i musicisti producevano la musica in base alle loro
sensazioni e continuano a farlo, fatto che dimostra che anche la musica e
arte fantastica e di pura invenzione, lui non ha capito che queste
arti pur non avendo nessun rapporto e nessuna analogia, i loro principi
devono differire totalmente.
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Capitolo III – Esame di ciò che puo fornirci criteridi certezza sui
principi costruttivi di un’arte e particolarmente dell’architettura
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In questo capitolo Boullée fa il
confronto tra i principi costruttivi della musica e quelli dell’architettura.
La musica ha il principio delle
proporzioni armoniche gli accordi, senza di esse ferirebbe l’organo
dell’udito nell’uomo.
Nell’architettura la proporzione
viene percepita solo da quelli che la capiscono, per capire qual è il
principio costruttivo dell’architettura cerca di trovare senza quale
principio l’architettura potrebbe ferrire l’organo della vista nell’uomo. Ne
esce cosi che il primo principio per costruire l’architettura è la
regolatità,la simmetria e anche il ragionamento. ‘’Nulla è bello se non è
ragionevole’’.
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Capitolo IV- Programma al fine di constatare quanto l’architettura
necessiti dello studio della natura
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In questo capitolo Boullée parla
dei suoi progetti mette in atto le teorie il procedimento logico. Spiega il
raggionamento per arrivare al progetto finale. Studia singolarmente ogni progetto,
le opere esistenti e prende inspirazione dai riferimenti emozionali che ogni
opera li suscita. Prima di formulare un progetto studia bene: i caratteri
dell’architettura, i caratteri distributivi , costruttivi, stilistici, cerca
di analizzarli singolarmente scomponendoli e componendoli.
· Monumento
destinato alla celebrazione del Corpus Domini
· Monumento
della riconoscenza pubblica (Museum)
Monumento della riconoscenza pubblica (Museum)
· Carattere:
L’effeto che fa un oggetto e che provoca in ognuno di noi una certa
impressione.
‘’Mettere del carattere in un opera
significa usare nel modo giusto tutti i modi più idonei per non farci provare
altre sensazioni oltre quelle caratteristiche del soggetto stesso’’.
Per dare carattere and un oggetto
secondo Boullée dobbiamo avere gusto nel rendere le cose gradevoli. Studiare
ogni parte dell’oggetto, studiare l’effetto che provoca la luce ecc.
Dice inoltre che la natura è quella
che conserva il carratere proprio degli edifici.
· Basiliche
· Teatro
Teatro
· Palazzo di
un Sovrano
· Palazzo di
Giustizia
Palazzo di
Giustizia
· Palazzo
Nazionale
Palazzo Nazionale
· Palazzo
Municipale
· Colosseo
· Estratto di
una Memoria sui Circhi scritta dallìAbate Brotier,e da lui letta a una delle
sedute pubbliche dell’Accademia di Belle Arti
Circo
· Biblioteca
Publica
Biblioteca Publica
· Memorie
· Monumenti
funerarii o Cenotafii
Cenotafio
· A Newton
Cenotafio di Newton
· Architettura
militare
Cenotafio per un Guerriero
· Porte di
città
Porta Città
· Interno di
città
· Porte di
piazzaforti
· Forte
Forte
· Ponti
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Capitolo V– Considerazioni particolari
sull’architettura
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‘’Le belle arti ci procurano gioie gradevoli.
L’architettura unisce con evidenza l’utile al bello.’’
In questo capitolo boullée tenta di elevare
l’architettura come l’arte più rafinata ed più importante.
Dice inoltre che le opere che derivano dalle altri arti
sono individuali mentre quelle dell’architettura sono un bene comune di tutto
il popolo. L’architettura è quella che mette ordine nelle città: monumenti,
basiliche, teatri, palazzi, strade, case ecc.
Dice anche che l’architettura è sottovalutata come
scienza, ed il suo progresso è relativo: come primo perché non si da la
libertà giusta all’architetto per esprimere il suo genio, e come seccondo
anche se l’architettura è l’arte fatta per i nostri interessi rimane comunque
un arte un po’ abbandonata (nessuno si occupa dell’architettura aparte gli
architetti). Per questo di rivolge all’accademia dell’architettura.
L’accademia seccondo lui deve selezionare le persone più brave in
architettura e meterli in competizione tra di loro casi alla fine potremo
beneficiare di opere maestosi.
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Capitolo VI - Ricapitolazione
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In questo capitolo
Boullée ricapitola tutte le sue osservazioni sull’arte in generale e
sull’architettura. Raccoglie il fulcro di tutto i suoi studi.
Cosi il lettore
dopo aver letto tutto il libro capisce il procedimento che lui ha fatto per
arrivare alle idee finali.
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Capitolo VII- Note
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In questo capitolo Boullée cerca di rendere ‘’il bello’’
come un concetto universale:
· Anche se
ognuno di noi definisce ‘’il bello’’ nel proprio modo, lo sguardo è quello
che è bello per tutti noi. ‘’Lo sguardo è lo specchio dell’anima’’.
· La
simmetria è l’immagine dell’ordine di un bell’insieme, è un insiene di
varietà proporzionali che risultano gradevoli ai nostri occhi.
· Il carattere di un un edificio è quello che si
impressiona di più a prima vista.
· La natura ci
offre la prima conoscenza alle arti i quali si possono perfezionare in
seguito attraveso: l’attenzione ,la ricerca degli oggetti più belli della
natura.
· La natura
dando particolari grandezze alle cose ci ha permesso di estendere il nostro
giudizio sulle cose.
· Definisce
solo una parte dell’architettura come l’arte di presentare delle immagini
attraverso la disposizione dei corpi.
· Spiega la
differenza di un oggetto gigante e di uno colossale.
· I migliori
raggionameti sulle belle arti noi servirano mai a renderci artisti, quello
che ci rende artisti è la sensibilità che noi proviamo di fronte le cose.
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Capitolo IX – Memoria
relativa al restauro del castello di Versailles
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In questo capitolo Boullée parla di tutto quello che lui
ha provato quando ha iniziato il restauro del castello di Versailles. Si
trova difronte ad una costruzione che imponeva accordare i nuovi edifici con
gli antichi. Si presenta anche l’economia come un ostacolo che blocca il
genio dell’architetto. Cerca di rendere glorioso il suo intervento cosi come
avevano fatto gli autori di quelle opere stesse.
Studia tutti gli elementi che compongono l’edificio per
poi progettare come organizzare tutte le parti dell’edificio.
Parla anche dell’arte dell’ecconomia, ‘’le grangi
imprese richiedono del tempo e anche spese più considerevoli’’.
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Capitolo X- Riflessioni
sommarie sull’insegnamento dell’architettura
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In questo capitolo Boullée parla dei metodi di insegnare
l’architettura.
Critica il modo precedente di insegnare l’architettura e
ne propone delle idee di come insegnare questa arte.
Per primo quando si inizia ad insegnare l’architettura
ad una persona che è agli inizi bisogna partire da un progetto elementare per
poi passare ad altri molto più complicati.
Dopo averiniziato con la parte pratica bisogna inziare
con quella teorica. Attraverso la teoria dei corpi si dimostrera che i
principi dell’arte e ai qualli lei si applica derivono dalla natura.
Dopo aver spiegato la parte teorica e quella pratica il
professore fa vedere delle opere agli studenti per poi loro stessi cercherano
di analizare e aprofondirli.
Poi dopo aver insegnato le basi generali sarà lo stesso
studente a trovare la propria strada di come farà l’arte.
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