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autore |
REYNER BANHAM |
titolo |
ARCHITETTURA DELLA PRIMA ETA’ DELLA MACCHINA |
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editore |
CHRISTIAN MARINOTTI EDIZIONI |
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luogo |
MILANO |
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anno |
2005 |
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lingua |
ITALIANO |
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Prima edizione |
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Argomento e tematiche affrontate |
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Pubblicato per la prima volta nel 1960 e tradotto in
italiano nel 1970, Il volume affronta il cruciale nodo del Movimento Moderno con
la volontà di rileggerne le vicende nei suoi complessi e contraddittori
sviluppi, al riparo dalle mitologie pionieristiche o eroicizzanti proposte da
altri interpreti. L'intento di Banham è quello di valutare gli apporti che a
diverso titolo partendo dai teorici accademici degli ultimi decenni
dell'Ottocento per giungere infine a Futurismo, Espressionismo e De Stijl -
hanno contribuito a dar vita all'architettura modema. Riletti in questa
prospettiva Le Corbusier, Mies van der Rohe o il Bauhaus risultano così più
ricchi e problematici di quanto non fossero apparsi prima alla storiografia
architettonica. |
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Giudizio
Complessivo: 8 |
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Scheda compilata da: Francesca Grattà |
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Corso di Architettura e Composizione Architettonica 2
a.a.2012/2013 |
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Autore |
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Reyner Banham (1922-1988) è uno degli storici e critici
dell’architettura che maggiormente hanno influenzato il dibattito del XX
secolo. Visse quasi
sempre a Londra,
ma si trasferì negli Stati Uniti nel 1976. Studiò con Anthony
Blunt, Siegfried Giedion e Nikolaus
Pevsner.Allievo di Nikolaus Pevsner, già in vita è divenuto un
autore di culto ,ed è oggi oggetto di un’ampia riscoperta,non solo in
Italia.I suoi libri –tra cui vanno ricordati i fondamentali The Architecture
of the Well-Tempered Environment(1969) e Los Angeles.The Architecture of Four
Ecologies(1971)- mantengono tuttora una brillantezza ed un’attualità
d’impostazione che li rendono fra le letture più godibili ed al tempo stesso
penetranti dei fenomeni architettonici ed urbani della contemporaneità. Insegnò all'università di Londra,
alla State University di New York (SUNY)
a Buffalo, e all'Università della California a Santa Cruz. Ricoprì anche la cattedra
Sheldon H. Solow presso l'Istituto di Belle Arti della New York University a New York. |
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Reyner Banham |
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CONTENUTI |
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L'autore nel suo libro parte dalla disamina di queio fattori
che sono stati determinanti nello sviluppo del cosiddetto Movimento Moderno o
International Style, intendendo quell'architettura che caratterizzò gli anni
venti e trenta del XX secolo. Partendo dall'analisi di
teorici degli ultimi decenni dell'Ottocento, come i francesi Gaudet
che insistette sul tema della composizione e Choisy che introdusse
sistematicità nelle dimensioni e proporzioni, l'inglese Scott con il suo
Architecture of Humanisme, Bahanam analizza le varie correnti architettoniche che hanno
caratterizzato l'evoluzione del'International Style in quanto vero e proprio
stile, giunge ad indicare i tre principi base di questo nuovo codice-stile: -La concezione dell'architettura come volume, ovvero
come spazio definito da piani o superfici sottili in contrasto con il senso
della massa e della solidità. -La composizione basata sulla regolarità piuttosto che
sulla simmetria e su altri tipi ovvi di equilibrio -Il gusto dei materiali, della perfezione tecnica e
delle proporzioni in opposizione alla decorazione applicata. Anche l'Italia contribuì a ciò con la comparsa del
Manifesto Futurista pubblicato il 20 Febbraio 1909 ad opera di Filippo
Tommaso Marinetti. Il Movimento futurista affrontava tra le sue tematiche
argomenti quali l'elogio della velocità, l'annullamento dello spazio e del
tempo , l'esaltazione della guerra come rigeneratrice della società, le quali
furono sviluppate attraverso l'opera di pittori quali Balla ,Carrà e Severini
e dello scultore Boccioni. In Olanda invece nel
1917 venne fondato il De Stijl, movimento artistico noto anche con il
nome di Neoplasticismo. Il campo
architettonico fu caratterizzato dalla presenza di due movimenti:De Stijl la
cui architettura derivava in parte dall'opera e dalle idee di Berlage, e la
scuola di Amsterdam portavoce dell'espressionismo. Da una parte la scuola di Amsterdam giunse a formulare pareti verticali lisce e
tetti piani liberi da elementi decorativi,dall'altra De Stijl grazie
all'opera di Mondrian era giunto ad una formula di campi rettangolari di
colore racchiusi in linee verticali ed orizzontali senza elementi figurativi. Successivamente Theo Van Doesburg elabora una correzione
alle idee neoplastiche introducendo
una nuova teoria chiamata Elementarismo o Concretismo che consentiva l'uso della
diagonale per esprimere le qualità dinamiche degli oggetti e che abbracciava
tutte le forme di pittura geometrica purchè in opposizione ai vari movimenti
dell'astrattismo lirico. La Francia contribuì grazie all'attività dei cosiddetti
Puristi.Il Purismo è un movimento pittorico e architettonico del XX secolo
nato in Francia ad opera di Amédée Ozenfant e Le Corbusier.In maniera
particolare fu di rilevante importanza l'apporto di Le Corbusier architetto,
urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese.Egli fu autore
di un libro "vers une Architecture" all'interno del quale enuncia
la sua celebre definizione di architettura « L'architettura è il gioco
sapiente, corretto e magnifico dei volumi sotto la luce. »ed espone i cinque
punti dell'architettura moderna ravvisabili in uno dei suoi più grandi
capolavori architettonici : Ville Savoye. Il contributo allo sviluppo dell'architettura moderna
venne principalmente dalla Germania ed in maniera particolare da Berlino tra
i cui protagonisti ricordiamo Taut,Mies,Mendelshonn e Gropius.In seguito alla
guerra ed alle ristrettezze economiche nasce il complesso del Weissenhof nel 1925 ad opera di Werkbund. Si trattava di un gruppo di edifici ad uso residenziale,
posizionati sulla collina del Weissenhof a Stoccarda. Parteciparono e contribuirono al piano generale con i
loro edifici anche Le Corbusier, Oud, Stam, Bourgeois. Il secondo importante contributo della Germania fu la
nascita del Bauhaus,una scuola nata dalla fusione dell'accademia delle belle
arti e di una scuola di mestieri. Venne elaborato un sistema di insegnamento basato su un approccio
macchinistico.Il lavoro manuale come materia d'insegnamento comporta l'imparare facendo e questo
divenne il METODO BAUHAUS.L'innovazione del Bauhaus risiede nell'introduzione
di metodi di lavoro manuali all'interno dell'istruzione della belle arti. |
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CAPITOLI |
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Parte 1 (capitoli 1-7) – Fattori
predisponti : teorici accademici e razionalisti, 1900-1914 |
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Questa prima sezione
del libro si articola in sette capitoli, attraverso i quali vengono
analizzate le " cause predisponenti",che ebbero origine nel XIX
secolo e che contribuirono allo
sviluppo dell'Architettura moderna. Riassunte in tre
tematiche fondamentali,riguardano : il senso di responsabilità
dell'architetto nei confronti della società in cui vive; il Razionalismo ; la
Tradizione dell'istruzione accademica. Coloro che
rifiutarono quest'ultima lo fecero in quanto avversa al proprio concetto di architettura
che essi considerarono scientifica ed aliena da considerazioni stilistiche
.Allo stesso tempo essi ripudiarono i " falsi modelli"
dell'accademia ed accettarono inconsciamente molte delle sue idee che
tuttavia non provenivano dal filone BEAUX-ARTS ma da quello pittorico il cui
punto di riferimento la “GRAMMAIRE DES
ARTS DE DESSEIN” di Blanc. L'ORDONNANCE dei dipinti di Blanc riecheggia molto
in Gaudet nello scritto ELEMENTS ET THEORIES DE L'ARCHITECTURE, sull’importanza
della composizione in architettura. Composizione per Gaudet significa nella
sua accezione " piccole parti strutturali e funzionali sono assemblate
per ottenere volumi funzionali e questi a loro volta sono assemblati al fine
di ottenere l'intero edificio". Comporre significa mettere insieme. Mentre Gaudet insiste sul tema della
composizione, Choisy teorico razionalista, autore dell'Histoire ,libro di
storia con tema unico la forma come logica conseguenza della tecnica ,
insiste sul tema della costruzione .Considerò la costruzione come l'essenza
della buona architettura, e compito dell'architetto è quello di fare una
buona valutazione del problema che gli si pone. Pur non contribuendo
in maniera significativa al bagaglio teorico del Movimento Moderno,egli
introdusse un sistema :"partendo dal concetto base della forma
architettonica come logica conseguenza della
tecnica,TECNIQUE-PROCEDE-OUTILLAGE-METHODE sono aspetti della società nel suo
complesso,insieme di meccanismi e relazioni che vengono posti in movimento
nella costruzione di un edificio ". In quanto
razionalista, Choisy è incline a favorire tutto ciò che è ordinato e logico,
introducendo sistematicità nelle dimensioni e proporzioni .Manifestò
interesse nell'uso di moduli dimensionali derivati dalla moltiplicazione di
un elemento strutturale standard(proporzioni modulari). La Francia contribuì
prima del 1914 allo sviluppo della nuova architettura con l'opera di due
membri della discendenza di Gaudet: Auguste Perret e Tony Garnier. Garnier deve essere
ricordato per avere considerato una città industriale come un soggetto degno
del tavolo da disegno di un architetto .La sua Citè Industrielle è collocata
in un luogo immaginario,dove un altipiano eleva la zona residenziale sopra
quella industriale .All'interno della zona residenziale vi sono vie interne
tracciate su di una griglia ortogonale regolare con al centro l'AXE
D'EQUILIBRE e l'AXE SECONDAIRE e le SALLES D'ASSEMBLEES alla loro
intersezione. Differentemente da
Garnier, Perret deve la sua importanza all'aver reso il cemento armato
accettabile come materiale costruttivo visibile agli occhi di colore che
praticavano l'architettura come arte, e questo fu possibile in quanto lo dotò
di un'estetica geometrica riconoscibile ed accettabile. In Inghilterra il
periodo compreso tra il 1904-1905 fu caratterizzato da un mutamento nel clima
intellettuale dell'architettura inglese confermato dalla realizzazione di
diversi interventi architettonici quali il completamento del Ritz hotel e la
realizzazione della nuova ala del British museum, edifici classicisti
accademici e francesi .Questi alla nuova generazione di architetti inglesi
apparvero " restaurati da esperti" A ciò seguì un
mutamento di direzione a partire dal 1914 sostenuto dalla stessa rivista
inglese Architectural Review ,riscontrabile nel pensiero di Geoffrey Scott
nel libro l'Architecture of Humanism. Il libro di Scott
rappresenta la rivolta della nuova generazione di architetti ,la gravità,la
ristrettezza di vedute e l’empirismo Vittoriani. Scritto a Firenze, The
Architecture of Humanisme nasce nell'intento di realizzare un manuale
accademico ma così non fù. Scott si convinse
dell'idea che l'architettura classica non potesse essere compresa nè
apprezzata dai suoi compatrioti in quanto offuscati da errati criteri
architettonici che egli definisce ERRORI,quali l'errore romantico, il
pittoresco,il naturalistico, il meccanico,l'etico ed il biologico. Il 1907 fu un anno
decisivo per l'architettura tedesca; si affrontava il problema della macchina
,nonchè la relazione dell'architettura con la produzione meccanica in tutte
le sue fasi, indagandola in relazione a due aspetti fondamentali: l'estetica
della costruzione ingegneristica e l'estetica del disegno industriale. Per ciò che concerne
l'estetica della costruzione ingegneristica i tedeschi credevano di poter
introdurre delle qualità estetiche nella macchina e nell'ingegneria. Durante questo
periodo si assiste alla nascita del Werkbund (fondato da Muthesius impiegato
statale prussiano) a dispetto di un'opposizione da parte dell'establishement
tedesco nei confronti del movimento Arts and Crafts tedesco. Il merito di
Muthesius fu quello di introdurre nel Werkbund l'idea di indipendenza
dell'estetica dalla qualità materiale, l'idea di standardizzazione come
valore positivo e della forma astratta come base dell'estetica del disegno
industriale. Allo stesso tempo
formulò una serie di idee correlate che divennero una sorta di pregiudizio
alla base del successivo pensiero architettonico: sotto la guida
dell'architettura tutte le arti del disegno dovessero evolvere verso
l'instaurazione degli standard(norme ,tipi) di uno stile omogeneo .Questo
pregiudizio fu tradotto concretamente nel Bauhaus degli anni venti. Durante il primo
conflitto mondiale a causa di difficili condizioni militari ed economiche iniziò
ad essere applicato in Germania il DIN-FORMAT che consisteva nella
cristallizzazione di una serie di grandezze già in uso in misure standard
utilizzate per specifiche categorie di prodotti. Ciò fu comunemente ritenuto
l'ispiratore degli studi del Bauhaus sulla standardizzazione dei componenti
costruttivi. Per ciò che concerne
l'estetica industriale tedesca, il periodo compreso tra 1911-1913 vide la
realizzazione del primo edificio del movimento moderno, la fabbrica di forme
di scarpe Faguswerke di Gropius e Meyer.La modernità di questi edifici emerge
su due lati caratterizzati da superfici vetrate,finestre che salgono senza
interruzione lungo tre piani girando intorno agli angoli del corpo edilizio
privi di sostegni angolari. A differenza di
Gropius, Behrens per tutti gli edifici industriali da lui progettati ( come
la fabbrica di turbine AEG) rimane fedele all'aspetto standard del tempio
classico giustificata da una necessità industriale: il bisogno di spazio
all'interno di questi edifici per la corsa delle gru, per tale motivo egli fu
a favore di coperture con forme a timpano poligonale e non a doppio
spiovente. All'esposizione di
Colonia del 1914 Gropius e Meyer realizzarono la Fabrik, liberi di articolare
i loro edifici come meglio credessero in quanto non vi era imposta alcuna
disciplina industriale .Interessante di questo progetto fu la soluzione
adottata per i corpi scala .Le scale si ergevano in facciata in aggetti
semicircolari con rivestimento in vetro che proseguiva oltre l'estremità
dell'altezza del primo piano. Esse erano quindi visibili all'esterno come le
scale angolari della Fagus. Ad Adolf Loos si
deve il merito di aver contribuito al corpus teorico del Movimento Moderno
prediligendo la semplicità della forma come valore in sè.Tra i suoi scritti
rivestì particolare importanza Ornament und Verbrechen in cui sferra un
attacco alla Secessione Viennese in seguito al mancato ottenimento di un
incarico progettuale da parte di Hoffmann per
l'arredamento del Palazzo della secessione. In questo saggio
egli espone una sua teoria in cui si privilegia l'utilità della produzione di
oggetti di forma semplice e funzionale contro l'ornamento contemporaneo ed i
decoratori contemporanei .La libertà dall'ornamento è simbolo di un pensiero
non corrotto , un pensiero che egli attribuisce solamente ai contadini, in
quanto il contadino costruisce bene ed in armonia con l'universo senza
pensare all'architettura e senza interferenza da parte degli architetti. Le generazioni successive dovranno
seguirlo in questa direzione,rafforzando l'idea degli ingegneri come nobili
selvaggi ed anche l'idea che costruire senza decorazioni significa costruire
come un ingegnere e quindi alla maniera propria dell'età della macchina. |
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Parte 2 (capitoli 8-10) – Italia: manifesti e progetti futuristi,
1909-1914 |
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Il 20 febbraio 1909
sulla rivista "le Figarò" venne pubblicato a Milano il manifesto di
fondazione del futurismo ad opera di Filippo Tommaso Marinetti. Durante questo
periodo città come Milano e Torino si trasformarono in centri industriali, e
fu tale cambiamento in direzione di una società tecnologica che animò il
pensiero futurista. Il Movimento
futurista affrontava tra le sue tematiche argomenti quali l'elogio della
velocità, l'annullamento dello spazio e del tempo , l'esaltazione della
guerra come rigeneratrice della società. Marinetti venne a
contatto con personaggi come Balla , Boccioni, Carrà e Severini che
rappresentarono il gruppo dei Pittori Futuristi.L'11 febbraio 1910 essi
furono i firmatari del Manifesto dei
pittori futuristi e del manifesto tecnico della pittura futurista. Decisivo
per la pittura futurista fu il viaggio a Parigi organizzato da Marinetti
entrando a contatto con il clima cubista. I futuristi assunsero dai cubisti
un repertorio, un linguaggio di mezzi formali e trattamenti di superficie e
li adeguarono ai loro scopi che ovviamente non furono gli stessi del cubismo
che a differenza fu una rivoluzione all'interno della pittura stessa e non
parte di un profondo riorientamento verso un mondo trasformato. I cubisti da cui
acquisirono questi mezzi furono quelli del Gruppo Pentaux che ruotava intorno
alla famiglia Duchamp, l'influenza di quest'ultimi fu molto evidente al
rientro dei futuristi a Milano. E’ durante questo
periodo che apparvero rappresentazioni degli stati successivi del moto
nell'opera di Balla. Una delle opere
plastiche più conosciute di questo periodo è " lo sviluppo di una
bottiglia nello spazio" di Boccioni. Il metodo di questo
schizzo si basa sulla rotazione della
bottiglia intorno al suo stesso asse,mentre viene osservata a differenti
altezze .La bottiglia è risolta in una serie di rapide forme convesse-concave
che compenetrano quelle di un bicchiere che si trova accanto ad esse .Ancora
più interessante è il trattamento della superficie del tavolo: si definiscono
tre principali piani della superficie del tavolo,quasi paralleli uno
all'altro ed i loro bordi si attraversano e si sovrappongono negli angoli. Nella'Aprile del 1912
comparve il Manifesto tecnico della scultura futurista e nello stesso anni
Marinetti scrisse un libro intitolato " le futurisme" dove espone
alcune tematiche di primaria importanza per lo sviluppo del progetto moderno:
l'opposizione al lavoro artigianale;l'architettura antimonumentale della
democrazia;la centrale elettrica come apoteosi della tecnologia. Per ciò che concerne
il campo propriamente architettonico rivestì un ruolo di importanza rilevante
la figura di Antonio Sant'Elia. Lo spirito futurista
è manifesto nel suo rifiuto del passato,della monumentalità e del
classicismo, nella sua insistenza sui cambiamenti
rivoluzionari nella vita culturale condotti dalla scienza e dalla tecnica. Sempre
del 1914 è il Manifesto dell'Architettura futurista, una rielaborazione in
chiave architettonica del Manifesto di Marinetti scritto da Sant'Elia .I suoi
disegni presenti nel manifesto rappresentano città utopistiche estremamente
industrializzate e meccanizzate, immaginando una conurbazione urbana
multi-livello con grattacieli, terrazzi, ponti e passerelle aeree
.Estremamente interessanti furono i suoi progetti per centrali elettriche. |
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Parte 3 (capitoli 11-14) – Olanda, l’eredità di Berlage : De Stijil, 1917-1925 |
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Durante la Prima Guerra
Mondiale solo l'Olanda godette dei vantaggi della neutralità, e fu proprio in
questo periodoche nacque una crescente attività edilizia. Nel 1917 venne
fondato il De Stijl movimento artistico noto anche con il nome di
Neoplasticismo. Protagonista di questo periodo fu Hendrik Petrus Berlage
architetto olandese attivo ad Amsterdam in quel periodo .Egli insistette
principalmente su tre verità:il primato dello spazio,l'importanza dei muri
come creatori della forma e la necessità di una proporzione sistematica. Il
tipo di spazio che Berlage ha in mente è quello compreso all'interno
dell'edificio non lo spazio inteso come continuum esteso,ed i muri che egli immagina sono
portanti e solidamente costruiti in mattoni o muratura. Egli considera quale
esempio di buona struttura ordinata le mura a-stilistiche delle rovine romane
.Insistette anche sul tema delle proporzioni, queste per lui erano un
baluardo contro le semplici mode passeggere,una garanzia di valore
permanente"...Il tempo modifica le mode,ma quella che è fondata sulla
geometria e sulla vera scienza rimarrà inalterata...". Scopo di tutta la
sua creazione artistica era il raggiungimento dello "stile", la più
alta qualità estetica,nonchè l'ordine il quale prevale laddove leggi
prestabilite hanno effetto ed egli si rivolge perciò all'antico ed alla
natura. Ma l'ordine della natura genera un altro problema ovvero quello delle
norme o tipi. Manipolare lo spazio
per mezzo di muri all'interno di un ordine attribuisce uno stile propriamente
detto ad una società emergente laica. L'Olanda di quel
periodo fu caratterizzata in campo architettonico dalla presenza di due
movimenti:De Stijl la cui architettura derivava in parte dall'opera e dalle
idee di Berlage, e la scuola di Amsterdam. I membri del
movimento De Stijl ebbero cm elemento comune la conoscenza di Theo van
Doesburg e del pittore Mondrian entrambi fondatori della stessa rivista del
movimento. Da una parte vi erano gli architetti che lavoravano sui
precetti di Berlage giungendo a formulare pareti verticali lisce e tetti
piani liberi da elementi decorativi,dall'altra Mondrian era giunto ad una
formula di campi rettangolari di colore racchiusi in linee verticali ed
orizzontalie senza elementi figurativi. Mondrian e van
Doesburg svilupparono la loro astrazione rettangolare ad un grado avanzato
offrendo un ricco insieme di possibili
tecniche compositive.Sul versante opposto si mosse la scuola di Amsterdam
portavoce dell'espressionismo, le cui principali caratteristiche si muovevano
tutte nella direzione di una manipolazione fisica dell'edificio nel corso
della sua costruzione piuttosto che in decisioni intellettuali prese in
anticipo. La scuola di
Amsterdam fu sotto le redini di Michel de Klerk e Piet Kramer, ma l'esempio
espressionista per eccellenza fu
l'attività di Erich Mendelsohn architetto tedesco, con la
realizzazione della Torre Einstain a Postdam. La torre ,
progettata come edificio telescopico, fu costruita per la verifica empirica
di alcuni aspetti delle teorie elaborate dal
celebre scienziato.Caratterizzata da una forma fortemente plastica,vede
l'utilizzo di mattone tagliato ed intonacato in modo da sembrare cemento; la
pianta è simmetrica. Il Movimento
successivamente attraversò una fase internazionale che vide l'abbandono dello
stesso da parte di diversi membri e l'arrivo di nuovi.Tra questi Gerrit
Rietveld e Corvan Eesteren entrambi olandesi, il tedesco Hans Richter ed il
russo El Lissitsky. Durante questo
periodo Theo Van Doesburg elabora una radicale correzione alle idee neoplastiche, una nuova teoria chiamata
Elementarismo o Concretismo che consentiva l'uso della diagonale per
esprimere le qualità dinamiche degli oggetti e che abbracciava tutte le forme di pittura
geometrica purchè in opposizione ai vari movimenti dell'astrattismo lirico. L'esempio più
singolare di struttura elementarista è la sedia di Rietveld, sedia alla
Morris con alto schienale, le cui funzioni erano ridotte
all'essenziale(schienale,seduta e due piani laterali). Lo spazio nell'arte
elementarista è continuo ed aperto e l'opera d'arte è una struttura che
manifesta il suo essere rettangolare concretizzando la sua griglia di linee e
piani e volumi tra di esse. L’unica struttura elementarista ad
essere costruita in forma permanente è la CASA SCHRODER di Rietveld ad
Utrecht,il cui gioco di spazi e superfici dell'esterno ha poche relazioni con
l'interno. |
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Parte 4 (capitoli 15-18) – Parigi : il mondo dell’arte e Le Corbusier |
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In Francia la scelta
di un linguaggio architettonico fu influenzata da fattori esterni alle tradizioni
razionaliste ed accademiche: il mercato dell'edilizia di Parigi e l'influenza
della tradizione cubista nelle arti visive. Il Cubismo fu solo
in associazione al Futurismo che contribuì in maniera significativa alla
corrente principale. Si diffuse in questo
periodo l'idea che solo progetti geometricamente semplici potessero essere
economici da produrre serialmente . La sua distribuzione
fu dovuta a coloro che la associarono alla teoria dei tipi ed all'idea
dell'object-object, ovvero i Puristi. Puristi
furono Le Corbusier ed Amedée Ozenfant .Essi trasformarono l'objet-objet in
l'objet-type o objet- standard. A partire dal 1925
in Francia venne pubblicata una rivista di architettura di stampo
progressista intitolata l'Architercure Vivante", pubblicata da Albert
Morancè e Jean Badovici.Questa rivista dedicò vari articoli sull'architettura
olandese,tedesca e russa , ristampando anche articoli di Van de Velde , Oud,
Mondrian e Van Doesburg. Tuttavia estesi complessi
residenziali di chiara influenza progressista erano insoliti nella Francia
degli anni venti; vi era ben poco di paragonabile all'attività tedesca. La più grande fonte
d'influenza per i giovani architetti parigini fu l'Expositio Des Arts
Decoratifs del 1925. Ad essa parteciparono sia i Puristi con la realizzazione
del Pavillon de l'esprit Nouveau,olandesi, austriaci ,inglesi, ma il padiglione che
ebbe maggior influenza fu quello realizzato dall'URSS, una sorta di
parallelogramma a pareti vetrate con un'ampia scalinata parzialmente a cielo
aperto sotto la struttura a capriate del tetto. Conseguenza generale
fu che gran parte dell'architettura Moderna a Parigi negli anni venti
consistette di una particolare
Maison-type o Casa studio .Il tipo era fissato nella forma pura di una
casa lunga e stretta,dimensioni fissate dagli usuali lotti di Parigi.Ancorate
perciò su due lati agli edifici adiacenti, perciò le due facciate
presentavano vetrate spesso alte due piani per illuminare lo
studio;quest'ultimo poteva essere anche su due piani spesso accompagnato da un deposito o zona notte
sul retro, raggiunto da una scala a chiocciola o dritta. Ci furono alcune
divergenze su come gli architetti affrontarono il problema della facciata
della casa-studio. Alcuni come Le
Corbusier sfruttarono la differenza in dimensione e funzione delle aperture
per creare un motivo asimmetrico di fori su una superficie bianca,sulla quale
un intonaco omogeneo era stato distribuito per cancellare la distinzione tra
sostegni e carichi, telaio e riempimento. Le Corbusier
realizzò il suo primo libro “Vers Une Architecture”,negli ultimi mesi di una
lunga pausa nella sua attività di architetto (
1917-1923)durante la quale ci fu un grande cambiamento nelle sue idee
sull'architettura. Il libro è
caratterizzato da una serie di saggi retorici su un limitato numero di temi,
i principale dei quali sono:accademico e macchinista. Il materiale accademico
è organizzato in due blocchi: Trois rappels a MM les architects che riguarda
tematiche quali la superficie,il volume e la pietra, e TracéS regulateurs. Il secondo blocco
intitolato Architecture contiene tre saggi dedicati a "la lezione di
Roma","l'illusione delle piante","la pura creazione dello
spirito". I saggi macchinisti sono collocati intorno questi due
blocchi:prima Esthétique de l'ingenier, poi, dopo i Rappels, una sezione di
tre saggi sotto il titolo di Des yeux qui ne voint pas , ed infine il
capitolo sulle cose come prodotto di massa ed un nuovo intitolato Architercture ou revolution. In questo libro Le
Corbusier si propose di stabilire un'analogia tra il macchinista ed il
classico. Possiamo ritrovare
la sua celebre frase:" l'architettura è il gioco sapiente ,rigoroso e
magnifico dei volumi accostati alla
luce".Nell'architettura sono immersi gli intangibili :
savant-correct-magnifique. Correct implica uno
standard di giudizio,un insieme di regole; Savant che questo standard o
regole sono conosciute e comprese; Magnifique che esse sono applicate con
talento o immaginazione. Insiste anche su
altre tematiche quali l'importanza della pianta secondo cui la distribuzione
in essa determina l'apparenza dell'esterno. Entro il 1926 Le
Corbusier era diventato una figura di riferimento nel mondo dell'architettura
parigina ed a questo periodo della sua
carriera che appartiene il volume Urbanisme legato perciò allo studio della
città .Affronta tematiche quali la questione delle strade dritte e curve ,
seguito dall'elogio degli
angoli retti e dei solidi regolari.Contrappone il classicismo rappresentato
dal triangolo e dal quadrato e dall'altro "il
barbarisme"caratterizzato da linee verticali ed a zigzag. Nella seconda
parte di Urbanisme vi è una serie inframmezzata di capitoli sciolti dai quali
si possono ricavare i seguenti punti d'importanza: -concetto di standardizzazione
viene riformulato -Il faut planter des
arbres -due capitoli ed
un'appendice sono dedicati al commento della condizione sempre più critica
della circolazione dei veicoli nelle grandi città del mondo -i mezzi per
migliorare questa condizione ed altri mali delle grandi città. Inizia poi la
seconda parte del libro nel quale le diverse idee che egli ha finora avanzato
vengono applicati a schemi urbanistici reali .Parte da foglio bianco ed elabora una solution.type in astratto. Questo sistema venne
sviluppato per la prima volta tra il 1921-1922 ed esposto al salom d'automme
con il titolo UNE VILLE CONTEMPORAINE POUR TROIS MILLIONS D'hABITANTS.Il
progetto prevedeva assi maggiori e minori,intersezioni a stella di strade
ortogonali e diagonali Nel centro della città ci sono sette livelli
sovrapposti , il più alto è una pista di atterraggio per gli aerei .I
grattacieli stessi sono un unicum e la forma che egli gli diede fu a pianta a
croce con braccio dentellato .Altro progetto importante fu il Plain Voisin di
Parigi, esposto nel 1925 si notò subito che avrebbe
comportando la demolizione di gran parte della Parigi antica a nord della
Senna. Ma tra le sue più
celebri opere architettoniche ricordiamo Villa Savoye, una residenza privata
progettata da Le Corbusier su commissione di Pierre Savoye. L’opera rappresenta
i 5 principi dell’architettura moderna ovvero i canoni dell’International
Style: - Il plan libre o pianta libera che si
individua dalla totale mancanza di setti murari portanti e dalla grande elasticità
nella progettazione delle chiusure verticali, portate agevolmente dallo
scheletro di calcestruzzo armato. - I pilotis o pilastri che reggono il volume
principale e lo rendono sospeso e libero di elevarsi funzionalmente alle
necessità della “famiglia moderna Savoye”. I pilastri infatti creano un
comodo percorso di accesso all'abitazione svuotando il piano terra dai setti
murari portanti e garantendo il posizionamento di un garage al centro del
piano. - La facade libre o facciata indipendente
dalla struttura, che come per le pareti perimetrali del primo piano si
spoglia della sua funzione strutturale tipica per incarnare una realtà
architettonica moderna e razionale, fatta di elementi verticali atti a
ospitare vuoti o pieni a piacimento del progettista. -La fenetre en longueur o finestra in
lunghezza, che in Villa Savoye percorre quasi tutti i quattro prospetti e
divide con un taglio netto le pareti perimetrali del primo piano, permettendo
uno straordinario incremento dell’illuminazione naturale degli ambienti,
oltreché un'ampia visuale verso l’esterno. -Il toit terrasse o terrazzo giardino, che
grazie ai solai in calcestruzzo armato non pesa sulla struttura sottostante,
ma anzi funge da coibente e garantisce agli ambienti del primo piano, una
maggiore frescura d’estate e un buon isolamento d’inverno. Il terrazzo ospita
oltre ad un giardino coltivabile anche un solarium protetto da una parete
tagliavento che riprende la forma delle curve al piano terra. |
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Parte 5 (capitoli
19 -21) – Berlino, il Bauhaus , la vittoria del nuovo stile. |
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Il contributo allo
sviluppo dell'architettura moderna venne principalmente da Berlino. Taut,
Mies,Mendelsohnn, Gropius furono protagonisti dell'architettura berlinese
negli anni tra il 1919-1926; tutti si adoperarono eccetto Mendelsohnn per
rendere il grattacielo una forma tipica di Espressionismo. Durante questo
periodo ricordiamo due concorsi: quello Koenigsberg e quello per il Chicago
Tribune. Quest'ultimo viene
oggi ricordato per un intero gruppo di progetti che passarono inosservati, ma
fra i tanti il progetto più interessante fu quello tedesco di Gropius e
Meyer.Questo pone una forte enfasi sulla funzione e sulla struttura per mezzo
di un vocabolario formale derivato in parte dall'apprezzamento per le
strutture ingegneristiche ed in parte dall'estetica elementarista degli
astrattisti olandesi e russi. Nel 1925 venne
ufficializzato un nuovo sodalizio intitolato Ring di cui la direzione venne
assunta da Mies. Dal 1924 in poi,membri
progressisti iniziarono a commissionare e realizzare progetti per quartieri
residenziali su larga scala ed a basso costo;il Ring fu fortemente
impegnatone sobborghi di Berlino fino a dpo il 1930. Date le condizioni
finanziarie del paese in quel momento si dovette costruire con risorse
ristrette e fu necessario un inflessibile approccio razionale per ottenere
massimi risultati possibili dai materiali,dai macchinari e da ogni
metroquadro di spazio edificato e di area occupata . La maggior parte di questi
quartieri erano organizzati in edifici da tre-cinque piani ,disposti lungo le
strade di accesso .La loro
struttura era d mattoni o di blocchi di materiale inerte e quasi sempre
intonacato, le finestre piccole , la loro
dimensione determinata dagli standard minimi di illuminazione diurna. Da qui nasce il
complesso del Weissenhof; nel 1925 infatti Werkbund invitò Mies a
supervisionare l'organizzazione di quello che doveva essere laloro più grande
esposizione ovvero un gruppo di edifici ad uso residenziale, posizionati
sulla collina del Weissenhof che domina Stoccarda, da aprire al pubblico dal
1927. Parteciparono e
contribuirono al piano generale con i loro edifici anche Le Corbusier, Oud,
Stam, Bourgeois. Oud e Stam con
piccole villette a schiera, Le Corbusier con una casa doppia ed una maison
Citrohane Bourgeois con una casa singola
isolata rispetto al resto dell'esposizione. Altro aspetto della
Germania dell'epoca fu il Bauhaus, il quale affonda le sue radici nel passato
dalla fusione nel 1919 di due
istituzioni già esistenti a Weimar ovvero l'accademia di belle arti ed
una scuola di arti e mestieri. Il corpo docenti fu
caratterizzato da persone reclutate attraverso due gruppi .DER STRUM a
Berlino ed i suoi simpatizzanti negli
ambienti della musica a Vienna. A partire dal 1923
il Bauhaus mostrò un certo interesse per la produzione industrializzata e per
il problema della sua progettazione. Questa inclinazione verso l'artigianato
doveva essere uno dei metodi educativi del Bauhaus poichè rese possibile
l'elaborazione di un sistema di
insegnamento basato su un approccio macchinistico.Il lavoro manuale come
materi d'insegnamento comporta
l'imparare facendo e questo divenne il METODO BAUHAUS.L'innovazione del
Bauhaus risiede nell'introduzione di metodi di lavoro manuali all'interno
dell'istruzione della belle arti. La seconda
innovazione fu il Vorkus o corso propedeutico,ideato da Itten pittore
svizzero.Il Vorkus aveva la durata di sei mesi ,seguiva poi l'istruzione
Triennale che terminava per gli studenti promossi con l'ottenimento di
Diploma di operaio speciale ed infine un periodo variabile di istruzione in
architettura che terminava con il diploma di maestro.Dal 1924 in poi i
prodotti e gli edifici progettati dal Bauhaus iniziarono ad esibire un riconoscibile
stile caratterizzato da forme platoniche,griglie spaziali,superfici
sintetiche e lucide o naturali e ruvide, impiego di acciaio e vetro. |
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GLOSSARIO |
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Funzionalismo – E’ una corrente
progettuale sviluppatasi a cavallo tra XIX e XX secolo, che propugnava
un'architettura in cui la decorazione e l’aspetto estetico fossero secondari
rispetto alla rispondenza a criteri di funzionalità e praticità.
L’atteggiamento funzionalista si tradusse in un manifesto ribaltamento di una
delle regole più consolidate del fare architettonico: la struttura,
l’ossatura degli edifici non venne più nascosta, o subordinata alla forma, ai
criteri del bell'apparire, bensì fu rivelata, resa evidente, affinché
esprimesse chiaramente la propria funzione. |
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Composizione – Piccole parti strutturali e
funzionali sono assemblate per ottenere volumi funzionali e questi a loro
volta sono assemblati al fine di ottenere l'intero edificio". Comporre
significa mettere insieme. |
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Costruzione – Secondo
quanto espresso da Choisy la costruzione si configura come l’essenza della
buona architettura . |
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Proporzioni
modulari– Moduli dimesionali derivanti dalla moltiplicazione di
un elemento strutturale standard. |
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Architettura – Citando la definizione di Le
Corbusier l’architettura è:” il gioco
sapiente ,rigoroso e maginifico dei volumi accostati alla luce”. |
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Tipo– Si presenta come un procedimento conoscitivo
attraverso il quale la realtà dell’architettura rivela il suo contenuto
essenziale e come metodo operativo che costituisce la base dello stesso atto
progettuale. |
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Dinamismo– Tipico
della visione futurista, secondo il dinamismo il soggetto non appare mai
fermo, ma in movimento,
la simultaneità della visione diventa il tratto
principale;lo spettatore non guarda passivamente l'oggetto statico, ma ne è come avvolto, testimone di
un'azione rappresentata durante il suo svolgimento. |
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Razionalismo – Corrente
progettuale dell’architettura sviluppatasi in Europa a partire del primo
ventennio del Novecento, si
caratterizzò per l’eliminazione degli apparati decorativi, la semplificazione
delle forme a volumi puri, l’utilizzo di colori fondamentali (soprattutto il
bianco) e l’uso di materiali economici come il cemento armato, il vetro e
l’acciaio |
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Espressionismo –
Manipolazione fisica dell'edificio nel corso della sua
costruzione piuttosto che in decisioni intellettuali prese in anticipo. |