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autore |
REM KOOLHAAS, HANS ULRICH OBRIST |
titolo |
PROJECT JAPAN -
METABOLISM TALKS... |
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editore |
TASCHEN |
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luogo |
UNITED
STATES |
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anno |
2011 |
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lingua |
INGLESE |
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Argomento e tematiche affrontate |
Nel
libro viene descritto il movimento Metabolista,
nato in Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale e caratterizzato da una
visione utopistico- tecnologica della città del futuro. Grazie alle interviste alle 8 personalità che
più hanno contribuito allo sviluppo del Metabolismo ed ai capitoli inerenti
alla storia del Giappone, Rem Koolhaas e Hans
Ulrich Obrist indagano a fondo sugli aspetti del
movimento, poco trattato al di fuori del Giappone. |
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Giudizio Complessivo: 9 |
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Scheda
compilata da: Marina Meola |
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Corso
di Architettura e Composizione Architettonica 2 a.a.2012/2013 |
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Autori |
Rem
Koolhaas: co-fondatore dello studio OMA
(Office for Metropolitan Architecture), ha lavorato
come giornalista per Haagse Post e come sceneggiatore cinematografico prima di
frequentare l'Architecture Association School a
Londra. Nel 1978 pubblica Delirious New
York, seguito successivamente da altri scritti quali Junkspace
(2006), S,M,L,XL (2006) , Singapore songlines
(2010) e altri. Tra i suoi progetti più riconosciuti, vi sono la Kunstall a Rotterdam (1987), la Casa della Musica ad Oporto (2000), la Biblioteca
Centrale di Seattle (2004). Premio
Prizker 2000, gli sono stati attribuiti anche il
Premio Imperiale 2003 ed il Leone d'Oro alla carriera 2010. Hans Ulrich Obrist: curatore,
critico e storico dell'arte, è responsabile delle Esibizioni e dei Progetti
Internazionali della Serpentine Gallery a Londra. E' inoltre autore de
"The Interview Project": un importante ed
esteso progetto di interviste col fine di preservare e diffondere le idee
degli artisti e pensatori più innovativi degli ultimi 50 anni. |
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INTRODUZIONE - Movimento |
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RK Cos'è un
movimento? Una forma di cospirazione? Un banco di pesci che cambia direzione
in un instante? [...] O semplicemente una crisi che irrompe
tra geni per far sì che diventi impossibile andare avanti alla "vecchia
maniera"? Secondo
Rem Koolhaas, la mancanza di un legame solido tra
gli architetti e la cultura propria del loro paese d'origine ha portato
all'isolamento reciproco tra colleghi, creando l'immagine di un sistema di
isole che non comunicano tra di loro. Risulta quindi importante sentire i
protagonisti di un vero arcipelago, il Giappone, che han creato un movimento
in grado di combinare nuovi strumenti e tradizione in un' alleanza paritaria
tra passato e futuro. Il
Metabolismo Visionario deve la sua nascita ad un personaggio carismatico,
Kenzo Tange, il quale è riuscito a riunire personalità diverse con lo scopo
comune di rivoluzionare l'architettura, al fine di risolvere le problematiche
del loro Paese. HUO Il nostro progetto, di
intervistare i personaggi principali del Metabolismo, è un tentativo di
creare un "ritratto polifonico" del movimento. |
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L'origine di
Project Japan risale al 2005, quando Stefano Boeri, allora editore di Domus,
ha suggerito a Rem Koolhaas e Hans Ulrich Obrist di scrivere un articolo sul Metabolismo Visionario
in Giappone, considerando l'evento come l'ultima occasione di incontrare di
persona i protagonisti del movimento, così poco trattato nella storia dell'
architettura al di fuori dei confini giapponesi. Il libro, al
fine di analizzare il contesto storico-culturale e di presentare idee e
considerazioni degli architetti visionari, si divide in due parti (STORIA -
INTERVISTE), i cui sottocapitoli sono riportati alternati per seguire in
parallelo i due aspetti sopracitati. |
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INTERVISTE |
STORIA |
I Metabolisti non avevano scetticismo verso la loro utopia.
Pensavo fossero troppo ottimisti.. [Intervista tenuta
all'Office of Arata Isozaki ed al ristorante Amore,
Tokyo, 8 Settembre 2005] Isozaki ha
sempre mantenuto un rapporto ambivalente cn i Metabolisti sin da quando gli han chiesto, agli inizi, di
partecipare al movimento; Ha rifiutato, ma ha spesso partecipato ai loro
progetti e manifestazioni, pur rimanendo indipendente e critico rispetto al
"progressismo" da questi proclamato. Quando
i Metabolisti sognavano il
"rinnovamento", Isozaki parlava di
"rovine". Alla domanda di RK
sulla possibilità dell'esistenza di un collegamento tra il Metabolismo e
l'occupazione giapponese della Manchuria (1932) per
quanto riguarda i progetti a larga scala, Isozaki
fornisce un background storico che si confonde col presente, in quanto
l'architetto giapponese non trova discontinuità tra il pensiero pre e post bellico. Si operava, infatti, in modo
convenzionale seguendo gli insegnamenti di Le Crobusier,
trasportando il pensiero di "città ideale" dalla utopica capitale
della Manchuria allo stesso Giappone, lasciando
"scivolare" la guerra nel mezzo.
Notando,
inoltre, l'interessamento di RK al personaggio di Tange dopo la guerra, Isozaki descrive la volontà di questo di creare una nuova
Tokyo, collegata con assi radiali e
permeata nel progresso tecnologico, dimostrando quindi l'estro creativo,
rispetto ai colleghi, del personaggio chiave del movimento. L'uomo
dietro le scene. Isozaki
attribuisce il merito della formazione del gruppo di progettisti visionari al
partner lavorativo di Tange, Takashi Asada (uno strano ingegnere, quasi un folle
ingegnere, ma molto interessante), il quale era a conoscenza di molti
aspetti tecnologici e riusciva a perfezionare gli interessi in questo campo
di Tange. Utopia. Riguardo all'invenzione
della parola "Metabolismo", Isozaki
esplica il concetto di Tempo espresso dal movimento: il tempo è lineare e
cresce dall'origine per diventare un'utopia alla fine, senza deviazioni.
Questi concetti, insieme alla fiducia nel progresso, nella tecnologia e nella
produzione in massa, derivano dalle lezioni del Team X, da cui il movimento
giapponese ha attinto a piene mani per la creazione di un nuovo Giappone. Reincarnazione nel Medio Oriente. Vedendo
realizzate alcune delle "visioni", progettate inizialmente per
Tokyo, in Medio Oriente, RK osserva che l'architettura del Metabolismo è
anti-contestuale e che il futuro dell'architettura è indipendete
dal contesto e domanda infine ad Isozaki cosa pensa
dell' Architettura Oggi. AI Non ci sono progetti di media
grandezza, sono tutti o molto piccoli o super grandi. RK Dubai? AI In questi
posti, il lotti sono sempre grandi più di 100 o 200 mia metri quadri. Non vi
è più una scala umana RK no intimacy |
Tabula rasa - In cerca di un ampio
spazio aperto. 1923
Il grande terremoto del Kanto devasta Tokyo,
creando spazio per un nuovo masterplan, che
permette l' introduzione di un oridine in stile europeo con grandi strade, parchi,
piazze e ponti principali. Il nuovo piano però incontra opposizioni da parte
del governo per i costi elevati dell'operazione e per la frammentazione del
territorio (tradizione di passaggio della proprietà di un appezzamento di
terra). 1932 Sogno
della Sfera di Co-Prosperità della Grande Asia dell'Est, in grado di ospitare
pacificamente cinque popolazioni asiatiche: giapponesi, cinesi, koreani, manciuriani e mongoli. Vi è quindi
necessità di creare un masterplan per lo stato
fantoccio Manchukuo per ospitare circa 200000
contadini provenienti dal Nord del Giappone; il team di progettisti sviluppa
quindi una trama di mini-città isolate di 10 ettari l'una, ponendo, secondo
l'esempio della Broadacre city di Wright, la città
all'interno di un contesto rurale. Progetti
simili sono stati studiati anche per Datong (Mangolia),
Shanghai (Cina), fino ad arrivare al progetto per celebrare la Sfera di
Co-Prosperità ad opera di Kenzo Tange nel 1942, in cui l'architetto usa un
linguaggio imperialista per mostrare la prima posizione di Tokyo nel mondo. 1945 Le
bombe atomiche lanciate dagli Americani creano una situazione di Tabula Rasa,
rendendo il Giappone un bizzarro misto
di città "appiattite" e di sistema di proprietà della terra,
rendendo così difficile la ricostruzione.
Kenji
Ekuan Tutto era stato sciolto e reso senza futuro. Sachio
Otani Il nostro compito era quello di fare un masterplan basandoci sui pochi materiali che erano
rimasti sotto alle rovine. Kenzo Tange |
Toshiko Kato ha condiviso 20 anni di
matrimonio con Kenzo Tange, del quale fornisce un'immagine diversa in questa
intervista. (Kenzo Tange, part I)
Figura chiave
del movimento del Metabolismo, ha vinto il concorso per lo Hiroshima Peace Memorial e si è occupato,
a partire dal 1960, del Tokyo plan. Primo incontro. Toshiko Kato incontra Tange per la
prima volta in seguito ad un'operazione del cognato, che voleva renderla
auditing student (revisioni) all'università di
Tokyo, avendo notato l'interesse della ragazza nel campo dell'architettura. Tange non era
ancora famoso ma anzi aveva un carattere molto riservato e non parlava mai
della guerra, probabilmente a causa della perdita della madre in un episodio
bellico. La casa di Tange. La figlia, Michiko Uchida, aiutava Tange nelle
comunicazioni internazionali; invitava, infatti, personalità da tutto il
mondo e scriveva la maggior parte delle lettere destinate a paesi stranieri.
A causa della poca importanza data all'epoca alla figura dell'architetto,
Kenzo Tange ha creato la Rei-no-kai (Quel gruppo)
al fine di elevare lo stato sociale dei suoi colleghi. Facciamo qualcosa affinchè i
nomi degli architetti vengano riconosciuti sui giornali. 1959. Tange viene
riconosciuto a livello internazionale per il progetto del Tokyo Metropolitan Government
building; a causa del suo rivestimento in vetro, però, viene ampiamente
criticato in Giappone. Il metodo di Tange. 1) Per prima
cosa, permetteva ad ogni membro del gruppo di presentare le proprie idee. 2)
Successivamente, le sviluppava gradualmente creando qualcosa di nuovo 3) Infine,
cercava di arrivare il più vicino possibile all'idea che aveva già in mente. Tange, l'uomo. Kenzo Tange,
dai racconti della moglie, era un uomo informale, umile, sempre in vestito da
uomo ed odiava indossare l'elmetto protettivo da cantiere. Considerato
un uomo di stile, cercava di non concentrarsi esclusivamente
sull'architettura, ma più in generale all'intera società. Aveva una mentalità aperta per qualsiasi aspetto e poteva
sempre vedere attraverso il futuro con una superba abilità di immaginare e
prendere provvedimenti. Infatti, raggiungeva subito queste immagini,
indipendentemente dalla loro complessità. |
Tange Lab - Preparando il terreno
per il Metabolismo. 1950 Mentre
lo Hiroshima Peace Memorial
Park è in costruzione, a Tange viene
richiesto di lavorare sul masterplan per il cuore
della città, con un parco che si sviluppa lungo il fianco del fiume Ota, uno stadio, un museo ed un complesso di strutture
per bambini. 1951 La
decisione di non far parte del NAU (New Architects
Union) risulta appropriata con l'arrivo del Maccartismo, che ha reso
difficile l'occupazione di personalità schierate politicamente. Tange invita
in Giappone l'artista Noguchi, nato a Los Angeles,
e gli offre di disegnare due ponti del Peace Memorial Park; scelta criticata e considerata inapropriata a causa della sua nazionalità americana. 1953 Tange
ed il suo circolo di giovani architetti ed artisti formano il Japan Committee on International Design, con il supporto del
governo, per facilitare la partecipazione del Giappone alla Triennale di
Milano del 1954. 1954 Nasce
"quel gruppo" Rei-no-kai per protestare contro
la mancanza di protezione delle idee degli architetti nella competizione per
la Libreria Nazionale di Tokyo. Dibattiti ·
Tradizione vs Modernismo: il dibattito
architettonico dopo la guerra si focalizza sull'identità storica ed estetica. Nel
1955 Tange pubblica il saggio "Come capire l'architettura moderna in
Giappone oggi - per la creazione della tradizione", insistendo sulla
necessità di sfruttare la tradizione come mezzo per l'innovazione. ·
Jomon vs Yayoi: il discorso
sull'architettura si focalizza inoltre su due filosofie giapponesi; Jomon, simbolo del primitivo (14000BC, stile selvaggio e
dinamico) e Yayoi, l'aristocratico (dal 300 BC,
stile più raffinato).
Jomon pot
Yayoi pot 1955 L'architetto
tedesco Konrad Wachsmann,
seleziona 21 studenti per un seminario con lo scopo di progettare una
unità-scuola. 1959 Tange
partecipa all'ultimo CIAM ad Otterlo |
La mia architettura era la mia protesta, da proprietario
terriero, contro lo smantellamento di tutto il sistema di proprietà della
terra. L'indignazione
di Kikutake sull'abolizione della proprietà
terriera è espressa nei suoi progetti, che si sviluppano partendo da un
terreno "alternativo": Vertical Land e Land that
can be moved; una forma di provocazione per
lasciare l'amministrazione della terra dell'epoca. Manifesto. Secondo Kikutake, la persona che ha permesso l'unione di
personalità così differenti in unico gruppo, il Metabolismo, è stata Noburo Kawazoe, poichè ha posto la domanda più importante: Quali uniche
qualità ed idee può portare il Giappone nel mondo? Sky House. Le unità base
(bagno e cucina) rendono questo progetto del 1958 Metabolista:
entrambe possono essere spostate e possono essere rimpiazzate con nuove unità
. Capsule vs Rete mobile. Secondo Kikutake, la Rete mobile è legata alla tradizione giapponese,
agricola, frugale; la cella o capsula è invece collegata ai prodotti di
consumo, come ad esempio l'industria di macchine. Ka, Kata, Katachi. Metodo
composto da tre passaggi per avventurarsi nella progettazione e per valutarne
i risultati architettonici. 1) Ka:
essenza. 2) Kata:
sostanza. 3) Katachi: Fenomeno. Se la tua metodologia non ti dice quello di cui hai
bisogno, allora davvero non ha nessun valore. |
La nascita di un movimento - Il
Metabolismo e la World Design Conference. 1951 Tange in Europa visita Roma (Basilica di San Pietro di Michelangelo),
Marsiglia ( Unitè d'Habitation
di Le Corbusier) 1956 Il Grand Tour di Tange un viaggio di due mesi tra
Cina, India, Egitto e URSS. 1957 Tange in Brasile membro della giuria della quarta Biennale dell'Architettura
a San Paolo. 1958 Kurokawa in URSS visita Mosca e San
Pietroburgo 1959 Tange negli Stati Uniti visita San Francisco e
Chicago. 1959-1960 il Grand Tour di Maki un viaggio in Asia
meridionale, India, Medio Oriente ed Europa. Con l'avvicinarsi
della Worl Design Conference, Tange diventa il
personaggio chiave dell'organizzazione, in quanto unica figura capace di
mobilitare l'architettura ed il design giapponesi per l'evento. Oppresso
dalle responsabilità, Kenzo Tange accetta di insegnare al MIT (Massachusettes Institute of
Technology) a Boston per un semestre, lasciando annunciare a Kawazoe l'idea fondamentale del Metabolismo: Terreno
artificiale. Il terreno artificiale è una forma di adattamento
all'assenza della tabula rasa. Vengono quindi
raccolti in un unico testo i progetti e le idee dei metabolisti
e, notando la mancanza di un'introduzione al saggio, Kawazoe
scrive pochi paragrafi descrivendo i punti fondamentali del movimento: Nasce Metabolism 1960. La tradizione è un peso per i designer, ma è una cosa che
non possiamo scacciare. Abbiamo il compito di allontanare la tradizione e poi
metterla insieme in un modo nuovo. Yusaku
Kamekura Il cambiamento è un'esigenza base dell'uomo. B.V.Doshi Non dovremmo lacerare una strada ogni qualvolta un tubo
prende una direzione e ferma il traffico. Dovremmo entrare dentro l'edificio,
correggere i tubi e lasciar andare il traffico. Quella strada vuole davvero
essere un edificio; siamo arrivati a questo punto. Louis Kahn |
Ha decicato
molti scritti a Ise Shrine
ed ha infatti partecipato al progetto della sua ricostruzione nel 1973. Poeta. Voglio essere una conchiglia, voglio essere un dio,
voglio essere un batterio. Kawazoe, oltre al suo interesse per l'architettura ed alla sua
identità di editore di importanti riviste intellettuali, mostra in questa
intervista un lato più personale ed intimo, affermando di riconoscersi anche
nella figura del poeta Penso a me stesso come ad un singolo, semplice uomo nel
grande flusso della Storia- solo un semplice uomo in mezzo alle persone. Ritornando
all'argomento del Metabolismo, l'architetto riconosce una certa vicinanza di
metodo con il compagno metabolista Kikutake; per quanto riguarda, invece, l'approccio più
dinamico della città, Kawazoe predilige Masato Otaka, il personaggio più maturo del Metabolismo, sempre un passo avanti. WoDeCo ed il genitore
assente. Non essendoci Tange per
i preparativi della World Design Conference del 1960 (momento di annuncio
della nascita del Metabolismo), l'atmosfera che si respirava era
paragonabile, secondo i giovanissimi architetti, ad una festa organizzata dai
bambini quando i genitori sono in vacanza. Ismo. Kawazoe spiega, alla richiesta di RK, l'origine del termine
Metabolismo: RK Chi usò per la prima volta la parola
"Metabolismo"? NK Sono stato io. L'origine deriva, ancora una volta, da Marx. Discutevo spesso di Shinchintaisha
al tempo, che vuol dire rigenerazione del vecchio attraverso il nuovo. Stavo
cercando qualcosa di nuovo da usare alla World Design Conference. Metamorfosi. Un paio d'anni dopo
l'uscita di Metabolismo 1960, era previsto un secondo volume di raccolta dei
progetti metabolisti, per cui era stato già deciso il
titolo: Metamorfosi. Il testo non è mai stato portato a termine e pubblicato,
a causa della dispersione degli architetti (dovuta anche ad incarichi
internazionali) e alla discordanza di opinioni su molte tematiche. |
Tokyo Bay - Una pianificazione frenetica. 1957 Taro Okamoto coinvolge un gurppo di
"persone di prima classe per creare un nostro masterplan
per Tokyo"; il progetto prevede un misto di arte ed urbanizzazione:
nuove zone per l'industria, business, e ricreazione orientate in raggi che
partono dal Palazzo Imperiale. 1958 Hisaakira Kano propone di progettare una nuova città usando la bomba
atomica come strumento per costruire, non distruggere. Chiama la nuova città Yamato, un
antico modo di definire Giappone, organizzata attraverso una cintura residenziale
e ad una zona industriale permeata dal verde. 1959 Il Concilio per la pianificazione
industriale resta affascinato dal progetto di Kano ed organizza subito
una commissione adeguata per sviluppare concretamente l'idea. Kano mantiene
l'idea di usare la bomba atomica per creare il terreno artificiale su cui
appoggiare la nuova zona insediativa. 1959 Masato Otaka sviluppa il piano originario di Kano proponendo di
sviluppare l'idea anche sulla superficie marina, riducendo le varie
complicazioni derivanti dalla proprietà della terra. 1959 Kisho Kurokawa
a soli 25 anni, parte dalle idee dei
colleghi Kano e Otaka, per proporre una città a
dimensione umana 1960 Kenzo Tange pubblica
l'articolo "5 milioni nel mare: cosa succederebbe se il nuovo piano per Tokyo si avverasse?" Propone quindi un
sistema di assi centrali che corrono su diverse porzioni di terreno
artificiale; la zona business si trova nel distretto centrale, tra le
infrastrutture, mentre le residenze sono nelle ali che si diramano dagli assi
centrali. 1960 Tokyo Plan necessario
per una crescita esponenziale della popolazione, seguita da una carenza di
residenze e da un incremento notevole del traffico. 1961 Kisho Kurokawa
presenta un nuovo schema per Tokyo Bay,
simile a quello a scala umana introdotto due anni prima, ma ora composto di
celle che vanno ben oltre le precedenti previsioni. L'Oceano è sempre stato considerato natura selvaggia
dominata dagli uomini. Ma in futuro,
l'oceano acquisterà un ruolo importante nella nostra vita urbana e libertà
nella storia della città. |
Sentivamo sempre.. non necessariamente una
"pressione", ma una necessità verso la tradizione. Maki si
presenta come un'eccezione nel gruppo di architetti giapponesi metabolisti, in quanto prende come fonte di ispirazione
gli Stati Uniti, una Nazione ritenuta per molti "imperdonabile"
dopo gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Attribuisce
questa differenza comportamentale alla sua giovane età: non era stato infatti
in alcun modo coinvolto nella guerra e considerava l' America come
l'epicentro dell'architettura negli anni Cinquanta. Come venni coinvolto. Maki era un
giovane assistente che lavorava per Tange e Sakakura ai tempi della World Design Conference,
tenutasi a Tokyo nel 1960. Famoso per i suoi numerosi viaggi negli Stati
Uniti, il giovane architetto veniva spesso invitato a cena dal maestro Kenzo
Tange per raccontare l'atmosfera americana e le architetture oltreoceano del
periodo. Il burattinaio. Durante
l'intervista, Maki descrive Takashi Asada,
segretario generale del Metabolismo, come il vero catalizzatore del gruppo,
mentre Kawazoe era più una sorta di commentatore. FM Asada era sempre un uomo
distante. Non gli interessava essere una figura centrale. HUO L'uomo invisibile del
Metabolismo. RK O il burattinaio. Mai stati colonizzati. La tradizione
giapponese è molto antica ed ancora sentita dalla popolazione, probabilmente perchè, non essendo mai stati colonizzati, i giapponesi
non hanno mai dovuto avere a che fare con stili e comportamenti imposti da
nazioni straniere. Nonostante noi, me incluso, tendiamo a costruire edifici
in un linguaggio modernista, la tradizione inconsciamente viene sempre fuori
in qualche modo attraverso scala, proporzioni, o trattamento dello spazio. |
Sulla
terra, sul mare, in aria - il repertorio del Metabolismo. Capsule. L'unità
base del Metabolismo, la capsula, ha svariate origini in Giappone: archetipo
nazionale nella forma di Kago (sedia mobile), Tea hut (piccolo spazio raccolto per bere il tè), ecc. Kurokawa descrive infine così questa unità: La capsula sta per
l'emancipazione dell'edificio in relazione al terreno ed annuncia l'era
dell'architettura in movimento. [Cabina
telefonica (Ekuan), Scatole-Appartamenti (Kurokawa)] Terreno/ Terreno
artificiale. I
metabolisti hanno sempre avuto un atteggiamento
ambivalente nei confronti del terreno: questo infatti è solitamente troppo densamente popolato,
costoso, montagnoso,bello o sismicamente instabile
per costruirci sopra. Per questi motivi, i Metabolisti
creano un nuovo tipo di terreno, artificiale appunto, sul quale costruire pur
mantenendo una stretta relazione con il gemello naturale. [Sky house (Kikutake),
Wall city (Kurokawa), Tortoise house (Ekuan)] Proliferazione/Organizzazione. A
causa delle condizioni precarie del terreno, i Metabolisti
trovano un modo di adattare gli edifici all'ostile compagno in una specie di
simbiosi disperata: aggiungendo moduli
per rispondere alle più imprevedibili necessità economiche, da far apparire o
scomparire a richiesta.. [Linear city: Metamorhosis
(Kurokawa), Big Roof (Tange),
Mina Pilgrim city, Mecca (Tange ed
Ekuan)] Città fluttuanti. Assecondando
una strana combinazione di ambizione e tecnologia, il Metabolismo trasforma
quello che prima era una limitazione, l'essere senza isole di Tokyo, in
un'opportunità: essi puntano infatti a costruire città satelliti in mare,
fluttuanti appunto. [Marine city (Kikutake),
Floating city Kasumigaura (Kurokawa)] Megaforest. Queste
nuove strutture, composte da eliche, tetraedri, rami o coni, creano nuove
categorie di spazio: diagonale così come verticale ed orizzontale, creando
"alberi". [Helix city (Kurokawa),
Marunouchi Project (Isozaki),
Dwwelling city (Ekuan)] |
Gli architetti vivevano in un mondo così piccolo e pensavo
fosse una follia.. Cambio perfetto. Durante le
riunioni (che si protraevano anche fino all'alba), i progetti dei Metabolisti cambiavano continuamente, ma in continuità e
logica, cambiavano quindi perfettamente. La bellezza Europea si considerava fosse eterna, ma forse
noi potevamo scoprire una nuova estetica basata sul movimento. Pensavamo di poter far muovere l'architettura. Questo è il
punto in cui il Metabolismo si legava al Futurismo. I Futuristi avevano
queste stesse idee e così l'avanguardia in Russia. La città dai graffi. Alla domanda
d RK sulla formazione culturale personale dell'architetto, Kurokawa risponde di essere cresciuto in un ambiente
sempre pieno di libri: il padre era un architetto e gli porgeva testi
riguardanti gli argomenti più disparati. La prima esperienza
nel'ottica dell'architetto deriva dalla distruzione di Nagoya e, più in
particolare, da un dialogo col padre: "Ora dobbiamo costruire una città dai graffi".
Ho pensato "possiamo costruire una città? Incredibile!" A quei tempi non credevo nell'architettura-pensavo che
architettura e città semplicemente sparissero. Institute for social engineering. Kurokawa ha seguito una serie di
ricerche (480 studi in 36 anni) per questo organo governativo, ogni qual
volta si occupava di un nuovo progetto. Risulta
sbalorditivo come una persona così giovane potesse entrare a pieno titolo in
una simile organizzazione, ma Kurokawa con molta
umiltà attribuisce il merito dei suoi contatti esclusivamente al grande
successo dei suoi libri. Scrivere, scrivere, scrivere. I primi due
testi l'hanno reso famoso in tutto il mondo, diventando bestsellers
dopo poche settimane; questo perchè, spiega Kurokawa, si rivolgevano ad un pubblico
"generale", ed erano quindi comprensibili indipendentemente
dall'appartenenza al campo architettonico. HUO Mi ricordo una visita nel
tuo ufficio nel 1997. Hai puntato il dito verso fuori dalla finestra e hai
detto "tutti questi palazzi spariranno, ma la scrittura è per
sempre". KK Secondo me, un architetto
deve essere essenzialmente un pensatore, la cui missione non è solo quella di
realizzare i suoi lavori, ma anche tirar fuori l'immagine della città del
futuro e della società del futuro. [...] Le mie idee hanno colpito inconsciamente il pubblico
in modo diretto, non attraverso il campo architettonico. |
Media Architects - Tange e Kurokawa
creano e sfruttano i riflettori. Grazie
alla crescita del fenomeno televisivo e delle riviste settimanali, gli
architetti passano da tecnici ed assistenti nella costruzione di un edificio
a guru capaci di riorganizzare la
Nazione. Kenzo
Tange e Kisho Kurokawa
sono quelli che meglio han sfruttato questi mezzi, partecipando a programmi
televisivi e concedendo interviste per farsi conoscere meglio (come
architetti e non solo) dai loro connazionali. Kenzo
Tange Kisho Kurokawa |
Cos'è il Design? Ekuan, dopo aver visto una Hisoshima distrutta dalla bomba atomica, decide di
provare a fare qualcosa per salvare il proprio Paese da quelle condizioni. Ho perso parte della mia famiglia nel disastro atomico.
Ero nell'esercito navale quindi non ero presente al momento dell'impatto
della bomba, ma quando mi sono ritrovato in piedi tra le rovine della città
dopo aver perso mio padre e mia sorella, in un mondo dove non era rimasto
assolutamente nulla, ho sentito la "chiamata" dalle cose fatte
dall'uomo. [..] Ho deciso di ricercare il tipo di cambiamento che
soddisfi le necessità del Giappone dopo la guerra attraverso il design
industriale. Agganci con i burocrati. Mentre era ancora
uno studente alla Tokyo University, Ekuan ha partecipato ad una serie di manifestazioni per
promuovere lo studio del design; questo spirito ha interessato i burocrati di
allora, che cercavano personalità in grado di apportare cambiamenti
significativi in un Giappone distrutto. Yamaha. Dopo la
guerra, l'azienda giapponese Yamaha visita le università di design ricercando
studenti per "portare strumenti musicali alla popolazione". Parte
così il progetto di ridisegnare gli strumenti musicali tradizionali in modo
da renderli accessibili anche per le classi meno abbienti. E' proprio in
questi anni che Ekuan sviluppa il concetto di
capsula, (anche se attribuisce il primo concept a Kurokawa) affermando che per lui deriva dalla Tea hut in giardino (un piccolo spazio che raccoglie diversi
utensili e permette di preparare il tè) Provando a
descrivere il carattere di Kenzo Tange, Ekuan dice: Il suo soprannome era "squalo"; Non perchè ricordasse uno squalo, ma perchè,
una volta che afferrava qualcosa coi denti, non lasciava mai andare. Gerarchia. Alle domande
insistenti di RK e HUO, Ekuan stila così le
gerarchie all'interno del metabolismo: Metabolismo Otaka ed Asada Kawazoe Kikutake Maki Ekuan Kurokawa Talento Kikutake Kurokawa Maki Otaka Il più
intelligente
: Kawazoe L'intrattenitore : Kurokawa [Ekuan è inoltre il primo Metabolista
ad essersi comprato una macchina - una Subaru 360] |
Expo '70 -
Apoteosi del Metabolismo Originariamente,
l'Expo in Giappone era prevista nel 1940, all'apice dei progetti imperialisti. Il
milione di persone che aveva comprato i biglietti per Expo '40, ha cancellato
a causa dell'incombenza della guerra, poteva riutilizzare gli stessi
biglietti per entrare a Expo '70. Questa
esposizione serviva a marcare il compimento della riabilitazione, morale ed
economica, del Giappone dopo la guerra; Expo '70 è anche però l'inizio del
declino: è la più incredibile realizzazione del Metabolismo, prima della
crisi del petrolio (1973). Masterplanners Professore
Uzo Nishiyama della Kyoto
University, di formazione marxista - creatore del concept iniziale Professore
Kenzo Tange della Tokyo University - colui che ha
reso il concept reale. Concept Città
della gente, basata intorno ad una grande Festival Plaza,
uno spazio pubblico per 150000 persone e centro della città che crescerà. La
Festival Plaza verrà tradotta da Kenzo Tange nel
futuristico Big Roof, vera attrattiva di Expo '70. Nella
corsa all'Expo, Kawazoe, Maki e Kurokawa
viaggiano in Europa per invitare i loro colleghi contemporanei a partecipare
alla esibizione nel Big Roof, chiedendo le loro
visioni della città del futuro. Edifici realizzati.
Emblema
del Metabolismo, la torre rappresentativa dell'esposizione è costituita da
un'anima centrale cui si aggianciano capsule, che
ricordano i rami degli alberi.
E'
l'elaborazione delle singole capsule in una forma a cornice, che permettono la
creazione di lussuosi mini showroom per l'azienda Takara. Toshiba Pavillion,
Kurokawa Cornice
spaziale composta da unità tetraedriche che reggono il Global Vision Theater |
Takako Tange Noritaka Tange (Kenzo Tange,
parte II) All'improvviso, tutti volevano che Tange costruisse un
palazzo o qualcosa. Dopo Expo
'70, Kenzo Tange si interessa principalmente della globalizzazione ed inizia
a progettare architetture che rimandano al Giappone, ma in altre parti del
mondo. Aveva una mente internazionale. Pensava sempre non solo al
Giappone ma al Mondo intero. E non riguardo solo all'architettura ma anche
all'educazione e a mille altri argomenti. Padre. Tange viene
descritto n questa intervista come un uomo gentile e, anche se non particolarmente
simpatico, gli veniva attribuito uno charme particolare. RK Era molto formale? NT Molto formale. Aveva solo
completi da uomo o pijamas, senza gradazioni nel
mezzo. |
Espansione/
Esilio - La globalizzazione di Tange e Kurokawa La
crisi del petrolio del 1973 preme sull'economia giapponese e porta ad una
recessione per la prima volta dal 1945, ma coincide anche con l'accelerazione
della globalizzazione in Medio Oriente ed in Africa. Una
combinazione di fattori porta il Giappone in una profonda relazione col Medio
Oriente, espressa in architettura: il bisogno giapponese di petrolio,
garantita attraverso solide relazioni economiche e il bisogno mediorientale
di esperti in architettura ed urbanizzazione. Tra
i tanti progetti nati da questi nuovi rapporti internazionali, vi sono: National Building Abroad - Kenzo Tange, Riyadh Kuwait International Airport - Kenzo Tange, Kuwait Kuwait Sports City - Kenzo Tange, Kuwait Tanu Headquarters and Parliament - Kisho Kurokawa, Dar es Salaam Farah Park Hotel - Kenzo Tange, Tehran |
Pensavo fossero come bambini, così pensavo fosse mio
compito quello di tirarli su.. come un genitore. Nel periodo
subito dopo la guerra, ad architetti e designers non erano attribuiti i
giusti meriti e questi facevano fatica a guadagnare un salario adeguato; Shimokobe spiega, in questa intervista, come lui ed i
suoi colleghi burocrati riuscirono a far emergere la figura di Kenzo Tange
per aiutare anche tutti gli altri progettisti. Impiegato statale. Dopo la laurea,
Shimokobe non è diventato un architetto, ma è stato
"reclutato" dallo stato a fronte dell'emergenza sociale di carenza
di residenze; Come molti altri del suo corso di laurea, andò infatti a
progettare abitazioni per rispondere a questi problemi del periodo
postbellico. In privato, ho sempre voluto licenziarmi e andare
oltreoceano, ma in qualche modo il tempo semplicemente passava senza che
cambiasse nulla. In realtà, il mio cuore era indirizzato verso l'Italia.
Avevo fatto anche domanda per studiare architettura alla Fondazione Giovanni
Agnelli a Torino, ed ero stato addirittura accettato, ma Kiichi
Miyazawa (Ministro della pianificazione economica)
si rifiutò di farmi andare. Metabolism. Secondo Shimokobe, il termine Metabolismo era stato
"creato" solamente per presentarsi al pubblico; Ritiene infatti che
all'epoca i Metabolisti fossero semplicemente un
gruppo di colleghi che decisero di lavorare insieme, non particolarmente
interessati all'interpretazione del termine che li definiva. Parlare francamente. Ho sempre pensato che un buon burocrate debba parlare
francamente e spesso per essere più di un semplice strumento dello stato. Costruire. Alla domanda
di RK sul perchè non ci sia una biografia di Shimokobe,
egli risponde: AS Disegno sulla terra, ma non
disegno immagini su fogli RK Intendi dire che
costruisci, ma non descrivi i
progetti? AS Esattamente. |
Project
Japan - ricostruendo/ ri-immaginando la Nazione Il
grande progetto per Tokyo, nato per risolvere le debolezze strutturali del
terreno, la crescita della popolazione e la proprietà della terra, viene
accantonato a seguito della crisi del petrolio, venendo così rimpiazzato dal
regime del mercato libero. Le
idee di una piattaforma urbana per creare il terreno artificiale e della
colonizzazione di questo (studiati principalmente da Kikutake),
spariscono negli archivi di Stato. Di questi grandi principi del metabolismo,
viene portato alla luce solo una parte del progetto di Kikutake
(floating city), che attirerà anche l'attenzione
degli Stati Uniti. Nel
1985, Shimokobe propone ai metabolisti
di realizzare il masterplan per il Tsukuba Science
Expo , partendo dal concept di una città che
rigenera se stessa, formata quindi da strutture temporanee e spostabili. La
riduzione del budget per l'esposizione, però, porterà una delusione ai metabolisti, che si ritrovano senza più grandi occasioni
di riprogettare il Giappone, con la sola possibilità di lasciare al Paese le
loro "visioni". |