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autore |
STEVEN
HOLL |
titolo |
ANCHORING |
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editore |
PRINCETON
ARCHITECTURAL PRESS |
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luogo |
NEW
YORK |
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anno |
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lingua |
INGLESE |
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Prima
edizione |
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Argomento, tematiche affrontate e contenuto |
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In questo libro Steven Holl tratta il suo concetto di architettura legata alla
situazione e ai luoghi in cui nasceranno gli edifici. Un edificio infatti è
sempre strettamente collegato alle esperienze del luogo in cui viene
costruito; il sito quindi è il fondamento fisico e metafisico indispensabile
per la costruzione di un edificio. Quando si costruisce un edificio bisogna
quindi trascendere da ciò che sono gli aspetti fisici e funzionali (viste,
direzione del sole, luoghi di moda etc ) e andare
oltre e capire che l'edificio si deve fondere con il paesaggio e
assolutamente spiegarlo e mai deturparlo o importunarlo. L'architettura deve quindi
dare un assoluto significato al luogo completandolo e valorizzandolo
sfruttandone pienamente ciò che esso offre. Un esempio chiaro ci viene dato
dall'edificio Louis Kahn's Salk
Institute in cui c'è un momento del giorno in cui
il sole, riflettendosi sull'oceano, si fonde con la luce che riflette sul
canale d'acqua nella fontana centrale che divide il cortile centrale quindi
oceano e cortile sono fusi in un fenomeno di luce solare che si riflette
sull'acqua: architettura e natura sono così unite in una metafisica dello
spazio. Per Steven Holl allora l'essenza di
un lavoro di architettura è un legame organico tra concetto e forma,
ma anche tra concetto e sensazioni; l'esame del processo del disegno parte
quindi da un concetto dell'oggettivo unito al soggettivo, cioè l'architetto
prende in considerazione sia ciò che è oggettivo (ciò che l'ambiente offre)
ma anche le sue percezioni soggettive intellettuali e sensoriali da cui
scaturirà l'idea come la base intellettuale del disegno e da cui l'architetto
formerà il concetto e quindi l'elaborazione del lavoro architettonico cioè
trasformerà il concetto in spazi e forme architettoniche tenendo sempre
presente di unire intelletto, sentimenti e precisione con l'anima. Steven Holl
afferma anche che l'architettura moderna è composta da elementi compositivi,
forme, metodo, geometrie.. che portano a comprendere la natura del lavoro e
infatti un architetto, oltre alle sensazioni intellettuali e sensoriali, deve
tenere conto della presenza di "proto-elementi" che possono fornire
possibili combinazioni di linee, piani e volumi che sono precursori di una
forma architettonica. Gli esempi per questi proto elementi si possono trovare
in natura come: dei fili d'erba come linee, le foglie di una palma come piani
o dei meloni come volumi ecc ecc. Secondo Steven Holl quindi l'architetto non deve fermarsi all'abituale
modo di vedere perché come afferma Wittgenstein gli aspetti delle cose che
sono più importanti per noi sono nascosti a causa della loro semplicità e
familiarità. |
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Giudizio
Complessivo: 8 |
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Scheda compilata da: Alessandro Di Trani |
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Corso di Architettura e Composizione Architettonica 2
a.a.2012/2013 |
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Autore |
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Architetto
statunitense (Bremerton - Washington, 1947). Ha
studiato presso la University of Washington dove si
è laureato nel 1971, poi a Roma e all'Architectural Association di
Londra. La sua produzione, segnata da accenti neoespressionisti, sperimenta
con l'ausilio delle tecnologie digitali conformazioni irregolari inedite.
Alla progettazione ha da sempre affiancato l'insegnamento e l'indagine
scientifica, come testimoniano le sue pubblicazioni su temi di grammatica
architettonica (Questions of perception.
Phenomenology of perception,
1994; Intertwining: selected
projects 1989-1995, 1996; Parallax,
2000). I contenuti teorici e critici della ricerca di H. rimandano a diverse
metodologie progettuali. Di particolare interesse sono le innovazioni
tipologiche e distributive dei progetti residenziali giapponesi (edificio a
Fukuoka, 1991; complesso residenziale Makuhari a
Chiba, 1996) e le sperimentazioni formali di architetture come il padiglione degli uffici in Sarphatistraat ad Amsterdam (2000) e il Museo d'arte di
Bellevue, nello Stato di Washington (2001). Tra i suoi innumerevoli progetti
si ricordano: la School of Art and Art History
della univ. di Iowa; il Nelson Atkins
Museum of Art di Kansas City; il Museo di Arte e
Architettura di Nanchino; il College of Architecture and Landscape
Architecture dell'univ. del Minnesota, il museo
Knut Hamsun di Hamarøy,
in Norvegia; il Dipartimento di Filosofia dell'univ.
di New York; la Cité du
Surf et de l'Océan di Biarritz. |
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Steven Holl |
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PROGETTI |
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Gymnasium
Bridge - South Bronx, New york (1977) |
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Il Gymnasium-Bridge può essere considerato come un edificio
ibrido riassunto in una speciale strategia per la generazione di effetti
economici e fisici positivi. Esso infatti condensa al suo interno più
attività come per esempio luogo di incontro, ricreazione fisica e anche luogo
di lavoro i quali tutti insieme simultaneamente creano un ponte da parte
della comunità del parco sull'isola di randall. Per
quanto riguarda la forma architettonica si tratta di un ponte sopra un ponte,
i piccoli ponti di ingresso ad ogni estremità della campata principale
preservano la vista da brook street
fino al canale e dall'isola Randall fino a Brook
Street. La campata principale è allineata con gli assi ed è attraversata da
un quarto più alto ponte. La struttura è composta da una capriata in acciaio
a due piani rivestita in pannelli coibentati traslucidi bianchi cosicché di
notte le luci interne producono effetti luminosi, illuminando l'asse e il
percorso sotto il ponte. |
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Metz House - Staten Island, New york (1980) |
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Il sito per questo progetto
è un lotto con rigogliosa vegetazione che si affaccia su un dirupo boscoso.
si tratta di una casa economica per una giovane coppia di artisti infatti i
luoghi più convenzionali quali soggiorno e zona pranzo sono stati esclusi per
far posto a due grandi studi e una grande cucina. I requisiti degli studi
riflettono da vicino le sensibilità opposte dei tue artisti: il marito
(scultore) la moglie (pittrice). La casa è una dialettica di due parti basate
su una tradizionale corte ad U che si apre verso il sole e verso la vista del
dirupo ed in ognuna delle ali della corte
contengono gli studi il cui carattere è espresso dal contrasto delle
due ali. La costruzione è un blocco in
calcestruzzo con isolante con interni in gesso applicati direttamente sul
blocco. I pavimenti sono in pino di tipo industriale con una finitura oliata.
Le scale interne nel foyer di ingresso sono in ardesia nera alternate con
marmo bianco ricreando così l'effetto dei tasti bianchi e neri di un piano. |
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Pool House and Sculpture Studio -
Scarsdale, New York (1981) |
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Uno studio di scultura e uno
stabilimento balneare sono situati nei pressi di una piscina preesistente. Questo
progetto è organizzato secondo l'idea di muri dentro dei muri infatti i nuovi
muri racchiudono la piscina esistente richiamando quindi l'antico muro di
cinta in pietra. Nel muro a nord della nuova corte, la Pool house e lo studio
di scultura formano un padiglione a due piani. Lo studio al livello superiore
riceve luce da due grandi finestre e da un lucernario piramidale il quale
segna i principali assi nel sito. la costruzione prevede
blocchi di cemento con isolante rivestiti internamente con intonaco liscio ed esternamente con un
luminoso stucco grigio. Le aperture in vetro nelle porte inferiori presentano
disegni sabbiati intagliati relativi alla storia del sito e all'idea
architettonica. |
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Oceanfront House - Leucadia,
California (1984) |
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Situato in cima ad una
scogliera di 97 piedi ai bordi dell'oceano pacifico nei pressi della faglia
di sant'andrea, il sito è dotato di una vista che
attraversa l'orizzonte infinito dell'oceano pacifico. C'è un sentimento di
curiosa malinconia che domina questa vista dal suo ''limite del mondo'' In risposta alla
caratteristica meditativa del sito, la porzione centrale della casa è una
smisurata apertura sull'orizzonte oceanico. Il corpo della casa fa da ponte a
questa apertura con una sezione di volumi sovrapposti chiusi da un tetto
inarcato. Questa porzione di ''ponte'' confina con una muratura esterna,
facendo quindi una chiara distinzione tra est e ovest. La frastagliatura
irregolare della scogliera al confine con il sito ha determinato l'angolo del
corpo centrale della casa rispetto alla strada. |
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Hybrid Building - Seaside,
Florida (1955-88) |
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Seaside è
una nuova città nel Golfo del Messico in cui sono presenti restrizione di altezza,
linee guida di progettazione e elementi di raccordo stabiliti da progettisti;
infatti questo edificio e gli edifici adiacenti, in base al loro codice, sono
richiesti a formare un portico pubblico continuo attorno alla piazza. L'Hybrid Building abbina negozi, uffici e usi residenziali.
In accordo con l'intensificazione di una condizione urbana, l'edificio
esprime l'idea di una ''società di
stranieri''. Le forme dell'edificio dividono il piano superiore in est e
ovest tipi. Le camere che affacciano sul
tramonto del solo e sulla piazza centrale sono per i tipi chiassosi,
dormiglioni e festosi; tutte queste infatti sono identiche su due livelli. Le
camere invece che affacciano verso il sorgere del sole sono per i tipi
melanconici (che sono mattinieri inclini alla solitudine e al silenzio). La struttura è di colonne,
travi prefabbricate in calcestruzzo e tavole alveolari. i muri sono rifiniti
in stucco su blocchi di calcestruzzo; i tetti sono in metallo zincato. |
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Oxnard House - Oxnard, California |
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Uno stretto lotto sabbioso
in una fila di lotti simili vicino all'oceano pacifico è il luogo adatto per
una casa da week per una coppia con due bambini e due macchine. Una vista
verso l'oceano è possibile sull'angolo a sud ovest del lotto a 10 piedi di
altezza. Lo spazio e la luce sono presi come materiale di un espressione
architettonica, dovuta dall'economia necessaria di costruzione e dalla
qualità della luce in california. L'incastro di
solidi definisce l'incastro degli spazi interni in pianta, la sezione
modulata dal passaggio dall'arco del sole. A nord la ''L'' è adibita a zona
notte a sud a zona giorno. La scala di ingresso è in un ''volume di ombre ''
al centro del piano - un vuoto aperto al cielo. le mura continue permettono
al sole di enfatizzare la massa di muro e definire gli spazi interni con
fasci di luce solare. La struttura è in blocchi di
calcestruzzo colorato con rinforzi in acciaio, il prospetto nord è dipinto di
nero mentre il prospetto sud dipinto in bianco. il tetto è ricoperto con
membrana di gomma con un rivestimento sottile in calcestruzzo. |
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College of Architecture and Landscape
Architecture - University of Minnesota, Minneapolis (1988) |
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Il sito del campus dell'
Università di Minnesota si trova a nord ovest della Scuola di Architettura
già esistente il quale si estende per 200piedi quadri in pianta e per 29
piedi in altezza, con un atrio centrale di 100 piedi quadri. Il nuovo
progetto prevede un aggiunta di 90 piedi quadri da adibire ad aule studio,
uffici, una libreria e un auditorium permettendo così alla Scuola di
alloggiare in un unico edificio. Il nuovo edificio si forma
attorno a due centri: quello esistente che è uno spazio interno statico con
una superficie dura; quello nuovo è uno spazio esterno elastico con superfici
complesse. Le assi principali dello spazio del campus sono segnate da quattro
torri in muratura le quali, posizionate alle congiunzioni dei percorsi del
campus, segnano i nuovi ingressi
all'edificio. Le torri sono laboratori per la luce del giorno ed ognuna di
esse cattura una luce differente in base alla posizione in cui si trova. Una rampa che cresce
dall'entrata nord attraversa l'ala est fino a raggiungere il secondo piano
dell'edificio esistente formando una promenad a
forma di 8 attraverso l'edificio. Questa promenad
collega tutti gli spazi principali della scuola congiungendo gli studi in
cima agli uffici, la libreria e le altre sale. La struttura del nuovo
edificio ha una funzione didattico specificando la pesantezza della struttura
delle torri e la leggerezza della curvatura delle ali: le torri hanno un
telaio in calcestruzzo con muri in blocchi cavi di calcestruzzo mentre la
curvatura delle ali ha un telaio in acciaio con finestre in acciaio e una
finitura in alluminio. |
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Stretto House - Dallas, Texas (1989-1991) |
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Situata vicino a tre stagni sorgivi,
la casa proietta il carattere del sito in una serie di blocchi in
calcestruzzo "dighe spaziali" e di spazi acquosi che scorrono
attraverso ad essi. L'acqua che scorre attraverso le dighe è un
sovrapposizione del riflesso dello spazio del paesaggio esterno così come la
sovrapposizione virtuale dello spazio interno. L'edificio è formato in
quattro sezioni ognuna composta da due modi: pesanti muri e luci ortogonali e
metalli curvati. La pianta è puramente ortogonale mentre la sezione è
curvilinea. La casa per gli ospiti è puramente un inversione : la pianta
curvilinea e la sezione ortogonale. Nella casa principale lo spazio acquoso è
sviluppato in diversi modi: i piani spingono il livello di uno spazio verso
un'altro, i tetti piani lo spingono oltre i muri e un muro ad arco spinge la
luce verso il passo da un lucernario. I materiali e i dettagli continuano il
concetto spaziale tramite calcestruzzo gettato. |