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autore |
MICHEL FOUCAULT |
titolo |
SPAZI ALTRI - I LUOGHI DELLE ETEROTOPIE |
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editore |
MIMESIS EDIZIONI |
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luogo |
MILANO |
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anno |
2001 |
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lingua |
ITALIANO |
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Prima edizione |
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Argomento e
tematiche affrontate |
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Si tratta di una
raccolta di saggi del filosofo Michel Foucault circa il tema dello spazio del
nostro tempo e le relazioni che esso stabilisce in vari ambiti quali
l’urbanistica, L’architettura, l’economia e il potere
politico. Foucault definisce lo spazio una categoria logica, cioè una
forma spazializzata. Il tema è presentato sotto vari punti di vista
attraverso un dibattito tra più filosofi sul testo “la ville
ordinateur” di Straggiotti. Punto focale del pensiero di Foucault sono
le eterotopie da lui definite come luoghi reali ma che
corrispondono ad utopie effettivamente realizzate. esse sono luoghi che si
trovano al di fuori di ogni luogo anche se perfettamente localizzabili. Le
eterotopie, diversamente dalle utopie, sono da concepite da Foucault come
l’inverarsi di un progetto nel qui ed ora attraverso ambiti
disciplinari che vanno dalle scienze umane alla filosofie e
all’architettura. |
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Giudizio Complessivo: 5 |
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Scheda
compilata da: Giulia Mazzoletti |
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Corso di
Architettura e Composizione Architettonica 2 a.a.2012/2013 |
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Autore |
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Paul Michel Foucault, nato a Poitiers
il 15 ottobre 1926, fu un sociologo, filosofo, psicologo e storico francese. Studiò filosofia e psicologia all'Ecole Normale Supèrieure di Parigi e, in seguito, lavorò presso istituti culturali francesi a Uppsala, Varsavia e Amburgo e nel 1970 ricevette la nomina di professore di storia dei sistemi di pensiero al Collège de France. Nel corso della sua vita affronta varie tematiche: la malattia mentale e la follia, la sessualità, il corpo nella storia della medicina, il rapporto tra l’uomo e il potere e l’ethos. Tra i grandi pensatori del XX secolo. |
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IL
MEDIOEVO: LO SPAZIO DELLA LOCALIZZAZIONE Insieme
gerarchizzato di luoghi: sacri e profani XVII
SEC.: LO SPAZIO DELL'ESTENSIONE OGGI:
LO SPAZIO DELLA DISLOCAZIONE 1°PRINCIPIO: "Ogni cultura produce
eterotopie diverse" Eterotopie
di crisi: Presenti nelle società
primitive, erano luoghi privilegiati riservati
a individui in stato di crisi in relazione alla società (adolescenti, Alcune
di esse accumulano il tempo: biblioteche e musei. Altre
hanno con il tempo un rapporto temporaneo: le fiere. 5°
PRINCIPIO: “le
eterotopie sono aperte e chiuse allo stesso tempo.” 6°
PRINCIPIO: “le eterotopie possono avere 2 effetti sullo spazio
reale: 1-
Lo
rendono illusorio: ad esempio le case chiuse. Lo fanno apparire caotico realizzando luoghi perfetti: ad esempio le colonie. |
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Capitolo
3 - La città e’ una forza
produttiva o di antiproduzione? |
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G.
definisce poi la città “proiezione
spaziale di flussi”. M.
Foucault: pone una serie di
questioni circa gli apparati collettivi: a chi appartengono? Quale
posto occupano nella produzione? In
che modo il processo di urbanizzazione si incrocia con essi? |
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“Ciò
che definisce l’apparato collettivo è il diritto
d’uso”. |
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Intervista
a Foucault da parte di P. Rabinow . |
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