Raccolta di incunaboli
L’istituzione della sezione incunaboli risale al 1848, data ricavata dal primo inventario. Ageno studiò questo prezioso materiale realizzando il catalogo che venne pubblicato postumo nel 1954 a cura di Tullia Gasparrini Leporace.
Gli incunaboli hanno origine molto varia, anche se la provenienza più frequente può essere individuata nei monasteri, dalla Biblioteca della Certosa a quella del convento di S. Pietro in Ciel d’Oro. Altri arrivarono in Biblioteca a seguito di importanti doni e acquisti: circa venti, ad esempio, facevano parte del fondo Corradi.
Tra gli incunaboli di grande valore è rimarchevole per l’antichità un'Opera di Lattanzio stampata a Roma nel 1468 da Sweynheym e Pannartz (collocazione: 110 H 7) mentre è indiscussa la fama del Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, stampato a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio (collocazione: 112 H 9).
Scarica il catalogo degli incunaboli (Federico Ageno, Librorum saec. XV impressorum qui in publica Ticinensi bibliotheca adservantur catalogus. Firenze, Olschki-Bibliopola, 1954): Parte I (RAR - 12,695 mb) e parte II (RAR - 8,879 mb)