Ministero dei Beni delle Attivitą Culturali e del Turismo Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

Raccolta di incunaboli



Biblioteca Universitaria di Pavia: 112 B 3. Biblia latina. Acc.: Interpretationes Hebraicorum nominum secundum ordinem alphabeti. Venetiis, Franciscus Renner de Hailbrun, 1483, c. [1 r]L’istituzione della sezione incunaboli risale al 1848, data ricavata dal primo inventario. Ageno studiò questo prezioso materiale realizzando il catalogo che venne pubblicato postumo nel 1954 a cura di Tullia Gasparrini Leporace.
Gli incunaboli hanno origine molto varia, anche se la provenienza più frequente può essere individuata nei monasteri, dalla Biblioteca della Certosa a quella del convento di S. Pietro in Ciel d’Oro. Altri arrivarono in Biblioteca a seguito di importanti doni e acquisti: circa venti, ad esempio, facevano parte del fondo Corradi.
Tra gli incunaboli di grande valore è rimarchevole per l’antichità un'Opera di Lattanzio stampata a Roma nel 1468 da Sweynheym e Pannartz (collocazione: 110 H 7) mentre è indiscussa la fama del Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, stampato a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio (collocazione: 112 H 9).

 

spunta_ rossaScarica il catalogo degli incunaboli (Federico Ageno, Librorum saec. XV impressorum qui in publica Ticinensi bibliotheca adservantur catalogus. Firenze, Olschki-Bibliopola, 1954):icona winrar Parte I (RAR - 12,695 mb) e parte II (RAR - 8,879 mb) 

Elenco degli incunaboli digitalizzati

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