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STORIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Principali informazioni sul corso
LETTERE, FILOSOFIA, LINGUE
STORIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
2024/2025
LM - Laurea Magistrale
LM-89 - Classe delle lauree magistrali in Storia dell'arte
2 anni
120
05415
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Prof. GASTI FABIO
Prof. Pier Luigi MULAS
Archeologia classica || Mostra insegnamenti
Fonti e strumenti per la storia dell'arte || Mostra insegnamenti
Storia dell'arte medievale, moderna e contemporanea || Mostra insegnamenti
Sedi
PAVIA
CREMONA
CREMONA
Obiettivi formativi del corso di studioMostra
Le finalità formative che la LM si prefigge sono: acquisizione del tradizionale patrimonio metodologico di tipo storico e filologico, in relazione alla storia delle arti dall'antichità greco-romana all'età moderna, con specifiche competenze (nel curricolo cremonese) di ambito paleografico e archivistico; abilità linguistica (scritta e orale) in una lingua della Comunità Europea – preferibilmente l'inglese, ma senza escludere il tedesco, consigliato da esigenze disciplinari – con piena padronanza del lessico delle discipline storico-artistiche; maturazione di competenze scientifiche generali (sia teoriche sia operative) in relazione alla conoscenza, valorizzazione e conservazione del patrimonio archeologico e storico-artistico, con diversificata connotazione curricolare, mirata anche all'attività di ricerca.
La tesi, che conclude il percorso di studi e consiste in un elaborato originale, ha lo scopo di portare lo studente ad approfondire, secondo rigorosa metodologia scientifica e sotto la guida di un docente di riferimento, aspetti e problematiche dei beni culturali di un determinato periodo storico. Il tirocinio, ad alta valenza professionalizzante, mette in contatto gli studenti, secondo la loro opzione curriculare, con realtà del mondo della tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico e archivistico.
Il ventaglio di insegnamenti impartiti presso la sede universitaria, profondamente differenziati tra di loro ma afferenti a SSD presenti tra le materie caratterizzanti, ha indotto a inserire tali settori anche tra le materie affini, in modo da offrire ai discenti la possibilità di ulteriore approfondimento e/o consolidamento metodologico.
Il percorso formativo è pertanto articolato in tre distinti curricoli: uno archeologico (con sede a Pavia) e due storico-artistici (sedi di Pavia e Cremona). Tutti e tre i percorsi di studio hanno in comune una solida base formativa, che spazia cronologicamente dall'arte classica (L-ANT/07) a quella medievale (L-ART/01) e moderna (L-ART/02), e include altresì aspetti storico-culturali propedeutici alla specifica professionalità come quelli riconducibili alla museologia, alla letteratura artistica e alla critica d'arte (L-ART/04); cui s'aggiungono informazioni di base sulle modalità anche tecnologicamente più aggiornate di ricognizione e selezione della bibliografia specialistica (M-STO/08).
Tutti e tre i curricoli intendono rispondere principalmente alla necessità di un'adeguata contestualizzazione storico-culturale e perciò di un approfondimento conoscitivo del fenomeno artistico negli ambiti, rispettivamente, dell'antico mondo greco-romano e dell'Europa medievale, moderna e contemporanea.
I piani di studio risultano quindi tendenzialmente paralleli e prevedono, per il curricolo di archeologia classica, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito antichistico e di carattere generale e istituzionale in quelli medievistico e modernistico; viceversa e specularmente, per il curricolo di storia dell'arte, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito medievistico, modernistico, contemporaneistico, e di carattere generale e istituzionale in quello antichistico. Nel terzo curricolo (con sede a Cremona), competenze di base nell'ambito della storia dell'arte antica e avanzate in quelli medievistico e modernistico sono completate da un maggior approfondimento di discipline metodologiche funzionali alla ricerca d'archivio, alla biblioteconomia, alla codicologia, con possibilità di utili deviazioni negli ambiti (affini-integrativi) della bizantinistica e della storia della musica.
Nei tre curricoli, il primo anno è essenzialmente dedicato all'acquisizione intensiva delle competenze disciplinari caratterizzanti; mentre il secondo prevede, oltre a un numero contenuto d'insegnamenti prevalentemente integrativi, il tirocinio e ovviamente l'elaborazione e la stesura della tesi di laurea.
Nel curriculum archeologico, l'area di archeologia e storia dell'arte antica è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative, della produzione artigianale e dell'architettura nell'antichità classica (dell'ambito greco, etrusco-italico e romano). Questa stessa area, nei due curricoli storico-artistici è mirata all'acquisizione degli elementi conoscitivi basilari e indispensabili a una corretta lettura dei molteplici fenomeni continuistici o revivalistici dell'antico, che ricorrono nelle esperienze dell'arte medievale, moderna e contemporanea. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi da tutti i laureati una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte antica; e, in modo particolare da quelli del curriculum archeologico, un grado elevato di autonomia nella classificazione stilistica e nella valutazione storico-critica dei manufatti prodotti nell'antichità.
Nel curriculum storico-artistico, l'area di apprendimento della storia dell'arte è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative e dell'architettura dell'Occidente medievale, moderno e contemporaneo; ovvero - per studenti del curriculum archeologico - all'acquisizione di un grado adeguato delle relative conoscenze di base, ai fini della comprensione del processo di trasformazione del linguaggio artistico tardoromano in quello medievale, moderno e contemporaneo. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati del curriculum storico-artistico una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte medievale, moderna e contemporanea, e un grado elevato di autonomia nell'analisi e nella valutazione storico-critica di dipinti, manufatti e monumenti.
L'area di apprendimento della letteratura artistica include vari aspetti metodologici. Sul piano della didattica frontale è mirata sia allo studio della moderna letteratura artistica, considerata nella duplice valenza descrittivo-documentaria e storico-critica; sia alla comprensione dei principali aspetti teorici della musealizzazione di opere d'arte e alla conoscenza di un'ampia relativa esemplificazione. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati capacità di orientamento autonomo e critico nella letteratura artistica.
L'area di apprendimento dell'archivistica mira alla conoscenza delle modalità di sedimentazione, ordinamento e conservazione dei complessi documentari, dal Medioevo al XXI secolo. Le esercitazioni condotte direttamente presso i fondi archivistici permettono di acquisire dimestichezza con la loro organizzazione, con le problematiche connesse alla loro gestione, oltre che con le dinamiche della ricerca documentaria. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati l'acquisizione di un approccio consapevole alle fonti archivistiche e, con esso, la capacità di valutare in senso storico-critico i fondi documentari e di utilizzarli ai fini della ricerca.
La tesi, che conclude il percorso di studi e consiste in un elaborato originale, ha lo scopo di portare lo studente ad approfondire, secondo rigorosa metodologia scientifica e sotto la guida di un docente di riferimento, aspetti e problematiche dei beni culturali di un determinato periodo storico. Il tirocinio, ad alta valenza professionalizzante, mette in contatto gli studenti, secondo la loro opzione curriculare, con realtà del mondo della tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico e archivistico.
Il ventaglio di insegnamenti impartiti presso la sede universitaria, profondamente differenziati tra di loro ma afferenti a SSD presenti tra le materie caratterizzanti, ha indotto a inserire tali settori anche tra le materie affini, in modo da offrire ai discenti la possibilità di ulteriore approfondimento e/o consolidamento metodologico.
Il percorso formativo è pertanto articolato in tre distinti curricoli: uno archeologico (con sede a Pavia) e due storico-artistici (sedi di Pavia e Cremona). Tutti e tre i percorsi di studio hanno in comune una solida base formativa, che spazia cronologicamente dall'arte classica (L-ANT/07) a quella medievale (L-ART/01) e moderna (L-ART/02), e include altresì aspetti storico-culturali propedeutici alla specifica professionalità come quelli riconducibili alla museologia, alla letteratura artistica e alla critica d'arte (L-ART/04); cui s'aggiungono informazioni di base sulle modalità anche tecnologicamente più aggiornate di ricognizione e selezione della bibliografia specialistica (M-STO/08).
Tutti e tre i curricoli intendono rispondere principalmente alla necessità di un'adeguata contestualizzazione storico-culturale e perciò di un approfondimento conoscitivo del fenomeno artistico negli ambiti, rispettivamente, dell'antico mondo greco-romano e dell'Europa medievale, moderna e contemporanea.
I piani di studio risultano quindi tendenzialmente paralleli e prevedono, per il curricolo di archeologia classica, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito antichistico e di carattere generale e istituzionale in quelli medievistico e modernistico; viceversa e specularmente, per il curricolo di storia dell'arte, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito medievistico, modernistico, contemporaneistico, e di carattere generale e istituzionale in quello antichistico. Nel terzo curricolo (con sede a Cremona), competenze di base nell'ambito della storia dell'arte antica e avanzate in quelli medievistico e modernistico sono completate da un maggior approfondimento di discipline metodologiche funzionali alla ricerca d'archivio, alla biblioteconomia, alla codicologia, con possibilità di utili deviazioni negli ambiti (affini-integrativi) della bizantinistica e della storia della musica.
Nei tre curricoli, il primo anno è essenzialmente dedicato all'acquisizione intensiva delle competenze disciplinari caratterizzanti; mentre il secondo prevede, oltre a un numero contenuto d'insegnamenti prevalentemente integrativi, il tirocinio e ovviamente l'elaborazione e la stesura della tesi di laurea.
Nel curriculum archeologico, l'area di archeologia e storia dell'arte antica è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative, della produzione artigianale e dell'architettura nell'antichità classica (dell'ambito greco, etrusco-italico e romano). Questa stessa area, nei due curricoli storico-artistici è mirata all'acquisizione degli elementi conoscitivi basilari e indispensabili a una corretta lettura dei molteplici fenomeni continuistici o revivalistici dell'antico, che ricorrono nelle esperienze dell'arte medievale, moderna e contemporanea. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi da tutti i laureati una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte antica; e, in modo particolare da quelli del curriculum archeologico, un grado elevato di autonomia nella classificazione stilistica e nella valutazione storico-critica dei manufatti prodotti nell'antichità.
Nel curriculum storico-artistico, l'area di apprendimento della storia dell'arte è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative e dell'architettura dell'Occidente medievale, moderno e contemporaneo; ovvero - per studenti del curriculum archeologico - all'acquisizione di un grado adeguato delle relative conoscenze di base, ai fini della comprensione del processo di trasformazione del linguaggio artistico tardoromano in quello medievale, moderno e contemporaneo. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati del curriculum storico-artistico una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte medievale, moderna e contemporanea, e un grado elevato di autonomia nell'analisi e nella valutazione storico-critica di dipinti, manufatti e monumenti.
L'area di apprendimento della letteratura artistica include vari aspetti metodologici. Sul piano della didattica frontale è mirata sia allo studio della moderna letteratura artistica, considerata nella duplice valenza descrittivo-documentaria e storico-critica; sia alla comprensione dei principali aspetti teorici della musealizzazione di opere d'arte e alla conoscenza di un'ampia relativa esemplificazione. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati capacità di orientamento autonomo e critico nella letteratura artistica.
L'area di apprendimento dell'archivistica mira alla conoscenza delle modalità di sedimentazione, ordinamento e conservazione dei complessi documentari, dal Medioevo al XXI secolo. Le esercitazioni condotte direttamente presso i fondi archivistici permettono di acquisire dimestichezza con la loro organizzazione, con le problematiche connesse alla loro gestione, oltre che con le dinamiche della ricerca documentaria. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati l'acquisizione di un approccio consapevole alle fonti archivistiche e, con esso, la capacità di valutare in senso storico-critico i fondi documentari e di utilizzarli ai fini della ricerca.
Risultati di apprendimento attesiMostra
Rispetto al livello raggiunto con la laurea triennale, i laureati della LM acquisiscono maggiori conoscenze nell'ambito delle discipline di settore, sia sul versante teorico, sia su quello storico. Le forme delle didattiche adottate stimolano l'accostamento alla disciplina e l'interesse all'approfondimento; a tal fine viene ritenuta di grande importanza l'introduzione della modalità seminariale, che dà modo ai singoli individui di elaborare ed esprimere giudizi autonomi nell'ambito della discussione, fondati sulla lettura critica delle fonti e della bibliografia scientifica. All'approfondimento disciplinare e all'ampliamento dell'orizzonte culturale corrisponde la maturazione di una capacità di orientamento e di ricerca che potrà trovare applicazione tanto in contesti di gruppo quanto in ricerche autonome e originali.
La verifica dei risultati avviene mediante verifiche in itinere e/o relazioni, e in sede di esame scritto e/o orale.
Il percorso di studi porta attraverso la discussione e la verifica permanente delle conoscenze acquisite (seminari, esami, tesine) a sviluppare capacità di orientamento e costante aggiornamento tali da consentire ai laureati di applicare metodologie e conoscenze a contesti nuovi e sperimentali. Per gli allievi sarà possibile applicare le cognizioni acquisite valutando i manufatti in ordine ai caratteri formali, determinandone cronologia, ambito di esecuzione, caratteristiche tecniche e promuovendo operazioni a fini di valorizzazione e conservazione. Tale capacità potrà esplicarsi tanto in ordine al patrimonio regionale quanto a quello nazionale. Le metodologie acquisite assicureranno la possibilità di buon inserimento operativo anche in contesti internazionali (musei, centri culturali), dotati di precipua caratterizzazione culturale. A tale fine gli studenti acquisiranno capacità di dialogare proficuamente con esperti di diversi settori operando in collaborazione con gruppi di lavoro.
La capacità viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (relazioni, seminari, esami di profitto, prova finale).
Attraverso momenti specifici della didattica, come i seminari e le esercitazioni, i discenti approfondiscono concetti, teorie e metodologie di analisi critica in relazione a contesti specifici, affrontando via via problemi più complessi e sviluppando di conseguenza capacità di collegamento, di sistematizzazione, di analisi e discussione sulla base di dati parziali, che sono caratteristiche identificanti dell'autonomia di giudizio. Le dinamiche metodologiche acquisite assicurano peraltro la possibilità di analizzare fenomenologie e formulare progetti operativi in relazione a contesti meno o niente affatto noti, sviluppando la capacità di giudizio e di rispetto verso realtà ancora non sperimentate dai singoli
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (esami di profitto, relazioni, prova finale).
Il risultato dell'abilità comunicativa viene raggiunto attraverso la frequente verifica delle conoscenze acquisite e la dialettica tra docente e allievi che si instaura durante l'attività seminariale. La tesi ha sia il compito di dar conto di una ricerca originale, sia di favorire la capacità di discussione della bibliografia e l'esposizione dei nuovi risultati raggiunti. Il laureato è quindi in grado di gestire i risultati del proprio lavoro, ciò che lo mette in grado sia di affrontare livelli di alta divulgazione, sia di interagire in sede scientifica (convegni nazionali e internazionali, seminari etc.). La comunicazione potrà avvenire tanto nei termini più tradizionali, quanto attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie. La capacità comunicativa maturata è da intendersi sia in relazione all'uso della scrittura, sia nella forma orale.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
Al termine del biennio, attraverso il costante esercizio metodologico previsto dalle modalità della didattica (corsi frontali e seminariali, esercitazioni scritte, discussione in sede d'esame, tesi finale) i laureati avranno acquisito capacità di lavoro autonomo, ovvero capacità di autodeterminazione nell'individuazione e sviluppo di ipotesi di ricerca, utile ad inserirli nel mondo del lavoro, ma anche tale da consentire - l'avanzamento nei livelli formativi, come dottorati, scuole di specialità, specializzazione finalizzata alla carriera di funzionario nei ranghi statali, Master ad alta specializzazione - di concorrere all'assegnazione di assegni di ricerca, borse di studio etc.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
La verifica dei risultati avviene mediante verifiche in itinere e/o relazioni, e in sede di esame scritto e/o orale.
Il percorso di studi porta attraverso la discussione e la verifica permanente delle conoscenze acquisite (seminari, esami, tesine) a sviluppare capacità di orientamento e costante aggiornamento tali da consentire ai laureati di applicare metodologie e conoscenze a contesti nuovi e sperimentali. Per gli allievi sarà possibile applicare le cognizioni acquisite valutando i manufatti in ordine ai caratteri formali, determinandone cronologia, ambito di esecuzione, caratteristiche tecniche e promuovendo operazioni a fini di valorizzazione e conservazione. Tale capacità potrà esplicarsi tanto in ordine al patrimonio regionale quanto a quello nazionale. Le metodologie acquisite assicureranno la possibilità di buon inserimento operativo anche in contesti internazionali (musei, centri culturali), dotati di precipua caratterizzazione culturale. A tale fine gli studenti acquisiranno capacità di dialogare proficuamente con esperti di diversi settori operando in collaborazione con gruppi di lavoro.
La capacità viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (relazioni, seminari, esami di profitto, prova finale).
Attraverso momenti specifici della didattica, come i seminari e le esercitazioni, i discenti approfondiscono concetti, teorie e metodologie di analisi critica in relazione a contesti specifici, affrontando via via problemi più complessi e sviluppando di conseguenza capacità di collegamento, di sistematizzazione, di analisi e discussione sulla base di dati parziali, che sono caratteristiche identificanti dell'autonomia di giudizio. Le dinamiche metodologiche acquisite assicurano peraltro la possibilità di analizzare fenomenologie e formulare progetti operativi in relazione a contesti meno o niente affatto noti, sviluppando la capacità di giudizio e di rispetto verso realtà ancora non sperimentate dai singoli
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (esami di profitto, relazioni, prova finale).
Il risultato dell'abilità comunicativa viene raggiunto attraverso la frequente verifica delle conoscenze acquisite e la dialettica tra docente e allievi che si instaura durante l'attività seminariale. La tesi ha sia il compito di dar conto di una ricerca originale, sia di favorire la capacità di discussione della bibliografia e l'esposizione dei nuovi risultati raggiunti. Il laureato è quindi in grado di gestire i risultati del proprio lavoro, ciò che lo mette in grado sia di affrontare livelli di alta divulgazione, sia di interagire in sede scientifica (convegni nazionali e internazionali, seminari etc.). La comunicazione potrà avvenire tanto nei termini più tradizionali, quanto attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie. La capacità comunicativa maturata è da intendersi sia in relazione all'uso della scrittura, sia nella forma orale.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
Al termine del biennio, attraverso il costante esercizio metodologico previsto dalle modalità della didattica (corsi frontali e seminariali, esercitazioni scritte, discussione in sede d'esame, tesi finale) i laureati avranno acquisito capacità di lavoro autonomo, ovvero capacità di autodeterminazione nell'individuazione e sviluppo di ipotesi di ricerca, utile ad inserirli nel mondo del lavoro, ma anche tale da consentire - l'avanzamento nei livelli formativi, come dottorati, scuole di specialità, specializzazione finalizzata alla carriera di funzionario nei ranghi statali, Master ad alta specializzazione - di concorrere all'assegnazione di assegni di ricerca, borse di studio etc.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
Sbocchi professionaliMostra
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