TEORIA E TECNICA DELLA PERFORMANCE C. P.
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Anno immatricolazione
2016/2017
Anno offerta
2017/2018
Normativa
DM270
SSD
L-ART/05 (DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Corso di studio
STORIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Curriculum
Storia dell'arte medievale, moderna e contemporanea
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (26/02/2018 - 01/06/2018)
Crediti
6
Ore
36 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
ORALE
Docente
FIASCHINI FABRIZIO (titolare) - 6 CFU
Prerequisiti
Il corso richiede la conoscenza dei fondamenti della storia del teatro e dello spettacolo, dello studio e dell'analisi del testo spettacolare e dei linguaggi della scena del Novecento
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti critico interpretativi fondamentali per la conoscenza e lo studio della performance, non solo dal punto di vista teorico e metodologico, ma anche storico, mediante l'analisi delle principali configurazioni che il paradigma performativo ha assunto nel corso del Novecento, interagendo con l’ambito delle arti, della cultura, del rito e dei fenomeni sociali. Alla fine del corso lo studente dovrà pertanto aver acquisito le competenze di base per saper leggere il modello della performance nelle sue molteplici declinazioni (artistica, antropologica, sociale), con particolare attenzione ai rapporti fra processo e prodotto, fra etica ed estetica, fra teatro, arti visive e azione sociale.
Programma e contenuti
Dal punto di vista della trasmissione dei contenuti formativi, il programma del corso sarà così articolato:

1. La nozione di performance nei diversi approcci disciplinari (artistico, linguistico, antropologico, sociologico)
2. Il modello performativo nel sistema delle arti: la crisi del concetto di opera come prodotto e la fine del primato testuale e autoriale
3. Etica / Estetica; Processo / Prodotto
4. Il paradigma della partecipazione
5. Gli albori della performance: il concetto di evento e le performance sociali (le esposizioni universali e coloniali); la korperkultur
6. Performance, nuova danza: il caso di Monte Verità (Rudolph Laban, Mary Wigman, Loie Fuller, Ruth Saint Denis, Isadora Duncan)
7. Performance e Avanguardie (soprattutto Futurismo e Dadaismo)
8. La performance di Secondo Novecento
9. Grotowski: il performer
10. Shechner (Dionysus in ’69)
11. Happening, installazioni e rapporto fra performance e arti visive
12. L’arte pubblica
13. Le performing arts contemporanee
Metodi didattici
Dal punto di vista didattico, l'insegnamento si avvale delle seguenti metodologie:
1) Lezioni frontali
2) Power point dedicati, soprattutto per i materiali iconografici
3) Visione di documenti video di spettacoli e performance teatrali
4) Partecipazione di ospiti esterni, sia studiosi, sia artisti e operatori che lavorano nei diversi settori dello spettacolo (attori, registi, organizzatori teatrali, direttori artistici)
5) Programmazione di percorsi di visione con gli studenti di spettacoli presenti nella stagione artistica dei principali teatri di Pavia e di Milano
6) Condivisione dei materiali didattici sulla piattaforma interattiva Kiro.
Testi di riferimento
Il corso prevede la conoscenza, da parte dello studente, dei seguenti testi di riferimento, strettamente connessi ai contenuti delle lezioni in aula:

1. General texts:

a. FABRIZIO DERIU, Performatico. Teoria delle arti dinamiche, Bulzoni, Roma 2012
b. FABRIZIO FIASCHINI, Dionysus in 69: Richard Schechner tra teoria e prassi della performance, «Mantichora», 1, 2011, pp. 238-261 rivista on line (www.mantichora.it)
c. JERZI GROTOWSKI, Il performer, «Teatro e Storia», 1, 1988, pp. 165-169.

2. One of these books:

a. NICOLA SAVARESE, Teatro e spettacolo fra Oriente e Occidente, Laterza, Roma-Bari 2001.
b. MARCO DE MARINIS, In cerca dell’attore, Bulzoni, Roma 2000.
c. LORENZO MANGO, La scrittura scenica. Un codice e le sue pratiche nel teatro del Novecento, Bulzoni, Roma 2003.

4. One of these books:

a. ROBERTO TESSARI, Teatro e antropologia. Tra rito e spettacolo, Carocci, Roma 2004.
b. EUGENIO BARBA, La canoa di carta. Trattato di antropologia teatrale, Il Mulino, Bologna 1993.
c. JERZJ GROTOWSKI, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma 1970

5. One of these books

a. RICHARD SCHECHNER, Teoria della Performance, Bulzoni,Roma 1984
b. RICHARD SCHECHNER, Magnitudini della Performance, Bulzoni, Roma 1999
c. VICTOR TURNER, Dal rito al teatro, Il Mulino, Bologna 1984
d. VICTOR TURNER, Antropologia della Performance, Il Mulino, Bologna 1993
Modalità verifica apprendimento
L'esame prevede un colloquio orale volto a verificare le competenze e i contenuti formativi del corso acquisiti dallo studente. In questa prospettiva il colloquio verterà su:
1) Lezioni del corso e materiali video analizzati
2) Testi di riferimento
3) Discussione su una o più performance viste dallo studente
Altre informazioni
L'esame prevede un colloquio orale volto a verificare le competenze e i contenuti formativi del corso acquisiti dallo studente. In questa prospettiva il colloquio verterà su:
1) Lezioni del corso e materiali video analizzati
2) Testi di riferimento
3) Discussione su una o più performance viste dallo studente
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile