LABORATORIO DI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE FITOGENETICHE DELL'AGROAMBIENTE
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Anno immatricolazione
2016/2017
Anno offerta
2018/2019
Normativa
DM270
SSD
BIO/03 (BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E DELL'AMBIENTE
Corso di studio
SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (04/03/2019 - 14/06/2019)
Crediti
6
Ore
64 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
ORALE
Docente
ROSSI GRAZIANO (titolare) - 6 CFU
Prerequisiti
Conoscenza di base della lingua inglese
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire conoscenze di base sulle risorse fitogenetiche e sui più importanti metodi di conservazione delle piante (in/ex situ). Obiettivo 1: fornire elementi di base per svolgere ricerca e attività pratica nell’ambito della restoration ecology negli agro-ecosistemi; obiettivo 2: fornire le nozioni necessarie a svolgere monitoraggi di specie minacciate; obiettivo 3: trasmettere la manualità per svolgere ricerca in campo e laboratorio relativa a specie di interesse conservazionistico.
Programma e contenuti
Questo corso prevede attività teoriche e pratiche di botanica riguardanti specie di interesse conservazionistico tipiche degli agroambienti, dove le minacce per la flora spontanea sono particolarmente intense. Tra le nozioni trattate vi saranno pianificazione, metodi di raccolta, trattamento, stoccaggio ed utilizzo del germoplasma vegetale a fini di riqualificazione ambientale, metodi di restoration ecology e monitoraggio di interventi di conservazione su specie rare (es. test di germinazione, trapianti, ecc.).
Il Laboratorio è articolato in due moduli da 3 crediti ciascuno, comprendente lezioni frontali e attività pratiche di laboratorio, che si svolgeranno presso la banca del germoplasma, il laboratorio di germinazione, in Orto Botanico e in campo.
Modulo 1. Allo studente verranno fornite nozioni di base sulle risorse fitogenetiche (es. cosa sono, perché sono importanti). Inoltre, saranno illustrati i più importanti metodi di conservazione ex situ delle piante.
Modulo 2. Allo studente verranno fornite nozioni di base sulle pratiche di restoration ecology (cos’è, a cosa serve, quali i link con il mondo professionale). Lo studente verrà poi inserito nelle attività pratiche di botanica, in relazione a progetti di recupero ambientale con un focus particolare sugli agro-ecosistemi mediante partecipazione attiva ad alcuni progetti svolti dal DSTA dell’Università di Pavia in ambito locale.
Metodi didattici
Lezioni frontali; laboratori; escursioni in natura; attività di seed banking in banca del germoplasma
Testi di riferimento
Jaramillo, S. and M. Baena. 2002. Ex situ conservation of plant genetic resources: training module. International Plant Genetic Resources Institute, Cali, Colombia.

Rossi G., Amosso C., Orsenigo S., Abeli T., 2013. Linee guida per la traslocazione di specie vegetali spontanee. Quad. Cons. Natura, 28, MATTM – Ist. Sup. Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma. ISSN 1592-2901.

Articoli forniti dai docenti
Modalità verifica apprendimento
La prova d’esame consisterà in una prova parziale scritta ed una prova orale finale. La prova parziale è obbligatoria per tutti gli studenti e prevede 6 domande aperte di massimo 10 righe ciascuna; ad ogni domanda è attribuito un punteggio di 5 punti per un totale di 30/30.
I voti di tutti gli studenti saranno registrati e verbalizzati nelle date di appello della prova finale.
Altre informazioni
Tutte le lezioni e i materiali di approfondimento sono caricati sulla piattaforma KIRO, accessibile on line a tutti gli studenti iscritti.
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