COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E POLITICHE PER LO SVILUPPO
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Anno immatricolazione
2016/2017
Anno offerta
2016/2017
Normativa
DM270
SSD
SECS-P/02 (POLITICA ECONOMICA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
Corso di studio
ECONOMIA, POLITICA E ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (27/02/2017 - 27/05/2017)
Crediti
6
Ore
40 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
ITALIANO Il materiale didattico è prevalentemente in lingua inglese. Prima dell'inizio del corso vi potranno essere modifiche parziali ai testi di riferimento.
Tipo esame
ORALE
Docente
PRENNUSHI GIOVANNA (titolare) - 3 CFU
VON JACOBI NADIA LAURA - 3 CFU
Prerequisiti
Obiettivi formativi
Il corso ha l'obiettivo di introdurre gli studenti alle strategie per facilitare lo sviluppo, e alle modalità, ruoli e impatti della cooperazione internazionale allo sviluppo, con particolare attenzione agli aspetti istituzionali.

La cooperazione a sostegno di politiche nazionali per lo sviluppo può rappresentare un importante elemento per un percorso virtuoso di uscita dal sottosviluppo. Il programma del corso copre lo sviluppo e l'evoluzione della cooperazione internazionale, dal secondo dopoguerra ad oggi, focalizzandosi sui paesi emergenti, i paesi meno sviluppati, ed i Fragile States.

L'assenza di istituzioni di qualità rappresenta una delle principali trappole del sottosviluppo, insieme ad altri fattori strutturali. Il corso mette in luce il legame delicato tra obiettivi e azioni della cooperazione e il tessuto istituzionale esistente nel paese destinatario.
Programma e contenuti
Che cosa è sviluppo?
Indicatori di sviluppo e trends
Teorie e pratiche dello sviluppo dal secondo dopoguerra a oggi
Teorie culturali e geografiche del sottosviluppo
Istituzioni e sviluppo
Ownership dei processi di sviluppo: critiche alle pratiche di sviluppo
Cooperazione: attori, numeri, trends, modalità
Esempi di progetti
Valutazione d'impatto dei progetti
Aiuti, istituzioni e sviluppo nei Fragile States
Valutazione d'impatto degli aiuti
Metodi didattici
Lezioni. Il corso si propone di dare strumenti di analisi e di interpretazione delle strategie di sviluppo e di cooperazione. Il materiale del corso utilizza articoli accademici, materiali audiovisivi e documenti di progetti che servono da esempio.
Testi di riferimento
I testi contrassegnati con asterisco sono obbligatori per tutti, per i non frequentanti sono obbligatori anche i testi contrassegnati con due asterischi; la lista potrà essere aggiornata a fine corso.


Che cosa è sviluppo
* Land Rush (video) (https://www.youtube.com/watch?v=O_pKnP-2mOQ)
* Collective Love (video): social policies and inequalities in Brazil, (http://nadiavonjacobi.com/collectivelove/)

Indicatori di sviluppo e trends
* Marchionatti e Mornati (2010), parte V, cap. 1
* Gertner, J. (2010). The Rise and Fall of GDP. New York Times Sunday Magazine, May 16, 2010. http://www.nytimes.com/2010/05/16/magazine/16GDP- t.html?pagewanted=all&_r=0
* United Nations (2008). 2007-08 Technical Note 1 (pp. 1-2)
* Kenny, C. (2015). "SDGs: Not Much to Cheer Yet"
* 2. United Nations (2016). The Sustainable Development Goals Report 2016. New York. http://unstats.un.org/sdgs/report/2016/ http://www.un.org/millenniumgoals/2015_MDG_Report/pdf/MDG%202015%20rev% 20(July%201).pdf
Maddison, A. (2005). L’economia mondiale. Una prospettiva millenaria. Giuffré.
OECD (2010). The World Economy. The Contours of World Development. http://www.theworldeconomy.org/

Teorie e pratiche dello sviluppo dal secondo dopoguerra a oggi
* Harriss, J. (2014). Development Theories. In Bruce Currie-Alder, Ravi Kanbur, David Malone and Rohinton Medhora (eds), International Development: Ideas, Experience and Prospects. Oxford and New York: Oxford University Press. http://idl-bnc.idrc.ca/dspace/handle/10625/51544
* Devarajan, S. and R. Kanbur (2014). Development Strategy: Balancing Market and Government Failure. In Bruce Currie-Alder, Ravi Kanbur, David Malone and Rohinton Medhora (eds), International Development: Ideas, Experience and Prospects. Oxford and New York: Oxford University Press. http://idl- bnc.idrc.ca/dspace/handle/10625/51546
* Ajakayie, O. and A. Jerome (2014). Economic Development: The Experience of Sub-Saharan Africa. In Currie-Alder, Ravi Kanbur, David Malone and Rohinton Medhora (eds), International Development: Ideas, Experience and Prospects. Oxford and New York: Oxford University Press. http://idl-bnc.idrc.ca/dspace/handle/10625/51585
* Sahn, D.E. and S. Younger (2004). Growth and Poverty Reduction in Sub-Saharan Africa: Macroeconomic Adjustment and Beyond. Journal of African Economies, Vol. 13, Supplement, pp. 66-95

Teorie culturali e geografiche del sottosviluppo
*Trebilcock, M. and Mota Prado, M. (2011), What Makes Poor Countries Poor? Institutional Determinants of Development, pp. 1-25

Istituzioni e sviluppo
*Trebilcock, M. and Mota Prado, M. (2011), What Makes Poor Countries Poor? Institutional Determinants of Development, pp. 25-40
*Shirley, M. (2008), Institutions and Development, pp. 1-44.
* Engerman, S. and Sokoloff, K., (2002), Factor Endowments, Inequality, and Paths of Development among New World Economies, NBER WORKING PAPER SERIES, WP 9259, pp. 1–55.
Acemoglu, D., Johnson, S. and and Robinson, J. A., (2001), The Colonial Origins of Comparative Development: An Empirical Investigation, The American Economic Review, 91:5, pp. 1369-1401.

Critiche alle pratiche di sviluppo: ownership, trasferimento e complessità
*Pritchett, L. (2012), “Folk and the Formula - Pathways to Capable States”, UNU- WIDER Annual Lecture.
*Barder, O. (2012), Complexity and Innovation in Development, Kapuscinski Development Lectures. Section 5
**Barder, O. (2012), Complexity and Innovation in Development, Kapuscinski Development Lectures. All sections.
Rodrik, D., Subramanian, A. and Trebbi, F. (2004) “Institutions Rule: The Primacy of Institutions over Geography and Integration in Economic Development”. In: Journal of Economic Growth 9.2, pp. 131–165.
**Ferrero, G. and Zepeda, C. (2014), in Frediani, A. et al. (eds.), Rethinking Development Management Methodology: Towards a "Process Freedoms Approach", Journal of Human Development and Capabilities Special Issue, 15:1, pp. 28-46.
*Frediani, A., Boni, A. and Gasper, D. (2014), Approaching Development Projects from a Human Development and Capability Perspective, Journal of Human Development and Capabilities Special Issue, 15:1, pp. 3-27.

Cooperazione: attori, numeri, trends, modalità
* OECD. Development Finance Data Frequently Asked Questions 1-2. http://www.oecd.org/dac/financing-sustainable-development/development-finance-data/faq.htm
* OECD (2016). Development Finance Data. http://www.oecd.org/dac/financing-sustainable-development/development-finance-data/

Esempi di progetti
* Moving Mumbai (video) (https://www.youtube.com/watch?v=Wz84x8mdE_4)
* World Bank/Government of India (2012). "Community-run Centers Improve Nutrition for Women and Children: APRPRP". Innovations in Development 6. World Bank, Washington, DC

Valutazione d'impatto dei progetti
* Esther Duflo (2012). “Social Experiments to Fight Poverty” (video) (https://www.ted.com/talks/esther_duflo_social_experiments_to_fight_poverty)
* Ravallion (2011), Blog on Impact Evaluations. http://blogs.worldbank.org/impactevaluations/node/570

Aiuti, istituzioni e sviluppo nei Fragile States
* Gisselqist, R. (2015), Aid and Institution-Building in Fragile States: Findings from Comparative Cases, UNU-WIDER Special Issue.

Valutazione d'impatto degli aiuti
** Glennie, J. and A. Sumner (2014). The $138.5 Billion Question: When Does Foreign Aid Work (and When Doesn't It)? CGD Policy Paper 49. Washington DC: Center for Global Development. http://www.cgdev.org/sites/default/files/CGD-Policy-Paper-49- Glennie-Sumner-When-Does-Foreign-Aid-Work.pdf
Modalità verifica apprendimento
L’esame consiste' in una prova scritta (appelli di giugno-settembre) o scritta/orale (appelli successivi). Per i non-frequentanti e i frequentanti che non danno l'esame entro settembre sono previsti testi aggiuntivi.
Altre informazioni
È fortemente consigliata la frequenza in classe. Per gli studenti frequentanti conterà la partecipazione in classe, sia durante momenti di discussione che in forma di una presentazione in classe. La partecipazione andrà a contribuire al voto finale.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile