GEOLOGIA II
Stampa
Anno immatricolazione
2015/2016
Anno offerta
2017/2018
Normativa
DM270
SSD
GEO/03 (GEOLOGIA STRUTTURALE)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E DELL'AMBIENTE
Corso di studio
SCIENZE GEOLOGICHE
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Primo Semestre (02/10/2017 - 19/01/2018)
Crediti
9
Ore
84 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
SCRITTO
Docente
SENO SILVIO (titolare) - 7 CFU
MAINO MATTEO - 2 CFU
Prerequisiti
Il corso non prevede rapporti di propedeuticità con altri insegnamenti del Corso di Laurea.
Obiettivi formativi
capire i processi che determinano la deformazione della crosta terrestre; riconoscere le
principali strutture tettoniche, dalla scala di dettaglio a quella globale; interpretare le strutture tettoniche alla luce dei
meccanismi di deformazione della crosta; imparare a rappresentare i dati che riguardano le strutture tettoniche.
Programma e contenuti
Lezioni frontali
Significati e argomenti d'indagine della tettonica. Strumenti e tecniche di analisi: carte geologiche, sezioni, tecniche
geofisiche (sismica, gravimetria). La deformazione delle rocce ed i livelli strutturali. Sforzi e deformazioni: definizioni,
rappresentazione. Stress: rappresentazione in 2D e 3D. Spostamento, estensione, strain in 2D, taglio puro, taglio
semplice, strain e strutture geologiche. Deformazione progressiva: sistemi di vene, crescita sintassiale, antitassiale, ombre
di pressione. Come si misura la deformazione. Strain eterogeneo, Strain in 3D. Pieghe: definizioni, elementi descrittivi,
anatomia, morfologia. Principali strutture associate al piegamento e loro utilizzazione pratica. Significati di vergenza e
cenni sui piegamenti sovrapposti. Meccanismi di piegamento.
Foliazioni: Classificazione, meccanismi di formazione, utilizzo pratico, associazioni con altre strutture, pieghe e
clivaggio, foliazioni sovrapposte. Lineazioni: strutturali e mineralogiche, rapporti con altre strutture. Faglie:
classificazione sulla base dello scivolamento relativo dei blocchi. Scivolamenti nel piano di faglia e spostamenti di limiti:
possibili differenze. Relazione tra sforzi e faglie: modello di Anderson. Cenni su alcuni sistemi di faglie a sviluppo
regionale e sulle strutture connesse: Horst e Graben, semigraben, sistemi a domino, falde e sovrascorrimenti, faglie di
crescita; transfer, strutture a fiore, bacini di pull-apart. Zone di taglio: caratteristiche geometriche, sheat folds, zone di
taglio coniugate, indicatori, cinematica.

Esercitazioni
Presentazione grafica dei dati: proiezioni stereografiche. Tracce ciclografiche di piani e poli di rette. Piani passanti per
una retta. Rette giacenti in un piano. Ricerca di inclinazioni vere ed apparenti di piani. Misure di angoli tra piani, tra rette
complanari, tra rette e piani. Ricerca della giacitura vera di un piano, note due giaciture apparenti. Analisi su carte
geologiche, sezioni geologiche: caratteristiche delle faglie desumibili dalle carte geologiche, calcolo dei rigetti su piani di
faglia; come identificare una piega in una carta geologica e riconoscerne le parti principali. Osservazione di campioni di
rocce deformate. Riconoscimento sul terreno delle principali strutture tettoniche.
Metodi didattici
Il corso si compone di lezioni frontali e di esercitazioni svolte in sede e sul terreno.
Testi di riferimento
Haakon Fossen, Structural Geology, 2010, Cambridge University Press, ISBN: 978-0-521-51664-8

Robert J. Twiss, Eldridge M. Moores, Structural Geology, 2006, W H Freeman & Co (Sd), ISBN: 978-0716749516
Modalità verifica apprendimento
L’apprendimento viene accertato in modo informale durante tutto il corso mediante la richiesta di
partecipazione attiva dello studente allo svolgimento sia delle lezioni frontali, sia delle esercitazioni pratiche.
L’esame finale è articolato in modo tale da consentire di verificare tanto l’apprendimento degli aspetti teorici
quanto l’effettiva padronanza ed il grado di acquisizione degli strumenti tecnici forniti durante il corso mediante
la loro applicazione alla soluzione di problemi reali e concreti.
Altre informazioni
L’apprendimento viene accertato in modo informale durante tutto il corso mediante la richiesta di
partecipazione attiva dello studente allo svolgimento sia delle lezioni frontali, sia delle esercitazioni pratiche.
L’esame finale è articolato in modo tale da consentire di verificare tanto l’apprendimento degli aspetti teorici
quanto l’effettiva padronanza ed il grado di acquisizione degli strumenti tecnici forniti durante il corso mediante
la loro applicazione alla soluzione di problemi reali e concreti.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile