LA LINGUA DEL DIRITTO: FORM., USO, COMUNICAZ.
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Anno immatricolazione
2015/2016
Anno offerta
2017/2018
Normativa
DM270
SSD
IUS/20 (FILOSOFIA DEL DIRITTO)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
Corso di studio
SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (26/02/2018 - 10/05/2018)
Crediti
3
Ore
30 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
ORALE
Docente
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti particolari
Obiettivi formativi
Il corso si propone di aiutare lo studente ad apprendere e padroneggiare il linguaggio tecnico-giuridico e a dominare i mezzi espressivi, con speciale attenzione alle esigenze dell’argomentazione e della comunicazione forense
Programma e contenuti
L’insegnamento sarà articolato in tre moduli: a) le caratteristiche del testo normativo; b) contesto, uso e recezione nel linguaggio normativo e giudiziario; c) elementi di scrittura forense. In particolare, saranno mostrate le caratteristiche (in positivo e in negativo) che fanno della lingua giuridica - cioè della lingua usata dal legislatore e dai giuristi - una lingua settoriale all’interno dell’italiano, e si studierà il lessico giuridico italiano, nei suoi debiti verso il latino e le altre lingue europee. Saranno illustrati i principi della retorica classica, mostrandone la persistenza nella costruzione del discorso forense.
Metodi didattici
Il corso ha un carattere seminariale e richiede frequenza regolare e lavoro personale sui testi presentati in ciascun modulo dai docenti. Nell'ambito del primo modulo, saranno poi affidati al personale del Servizio per la qualità degli atti normativi del Senato della Repubblica due incontri, nei quali sarà approfondito il tema del drafting legislativo, in prospettiva teorica e pratica. Nel primo incontro ci si soffermerà sugli aspetti principali di tale tecnica e saranno illustrati esempi di redazione e di correzione di testi normativi. Al termine dell'incontro sarà fornita agli studenti una bozza di disegno di legge da "riformulare" seguendo le indicazioni e i suggerimenti forniti a lezione. Nel secondo incontro si procederà alla correzione e discussione dei testi prodotti dagli studenti.
Testi di riferimento
- L’esame verterà sugli argomenti trattati e sui materiali distribuiti a lezione.
- Lettura facoltativa: chi desidera disporre anche di un testo per preparare l’esame, può utilizzare il volume Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, a cura di G. GARZONE e F. SANTULLI, Milano, Giuffrè, 2008; in particolare, utilizzerà il saggio di D. Mantovani per gli argomenti del primo modulo (pp. 17 ss.) e il saggio di D. Antelmi sulla vaghezza normativa (pp. 89 ss.) per gli argomenti del secondo modulo. Per il terzo modulo è utile la lettura di M. SANTAMBROGIO, Manuale di scrittura (non creativa), Roma – Bari, Laterza, 2006, pp. 75-141, 162-178, 193-211, 233-253. Per ulteriori letture e indicazioni bibliografiche, gli studenti possono fare riferimento ai saggi raccolti nel volume Le parole giuste. Scrittura tecnica e cultura linguistica per il buon funzionamento della pubblica amministrazione e della giustizia. Atti del Convegno di presentazione del progetto di ricerca e di formazione, ed. Senato della Repubblica, Roma 2017.
Modalità verifica apprendimento
Esame orale: gli studenti si prepareranno sui materiali distribuiti e commentati a lezione nei tre moduli in cui è articolato il corso.
Altre informazioni
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile