Prerequisiti
Anatomia, embriologia e fisiologia delle strutture del volto e dello scheletro facciale:
sono richieste conoscenze di base biologiche, anatomiche e fisiologiche. La comprensione degli argomenti del corso richiede la conoscenza dell'embriologia normale e dell'anatomia della testa e del collo, argomenti che saranno comunque ampiamente richiamati durante le lezioni del corso.
Obiettivi formativi
Conoscenza e comprensione della morfogenesi craniofacciale normale e patologica, dei fondamenti biologici e funzionali della crescita craniofacciale postnatale normale e dei meccanismi di compenso morfologico in caso di patologia. Conoscenza e comprensione dell'ipomobilità mandibolare e relativa diagnosi differenziale. Conoscenza e comprensione dell'osteomielite, osteonecrosi e osteoradionecrosi in caso di presentazione alle ossa della faccia e relativa diagnosi differenziale. Conoscenza e comprensione della traumatologia cranio/maxillofacciale. Conoscenza e comprensione delle cisti e delle altre lesioni benigne odontogene e nonodontogene del cavo orale. Conoscenza e comprensione dei tumori del cavo orale e della faccia.
Scopo generale:
Gli studenti apprenderanno le nozioni fondamentali sulle malformazioni neonatali craniofacciali e schisi orofacciali, chirurgia dentoalveolare, lesioni e deformità facciali, disturbi dell'ATM, cancro orale, procedure di ricostruzione cranio e maxillofacciali.
Le malformazioni neonatali craniofacciali e le schisi orofacciali, così come una varietà di patologie ortognatiche postnatali, di fine-crescita, e della vita adulta, mostrano una maggiore probabilità per disturbi respiratori legati al sonno, per sindromi delle apnee notturne e per disturbi metabolici correlati. Studi recenti hanno dimostrato che durante lo sviluppo dell'individuo il disporsi molecolare nel mesoderma cefalico si sovrappone attivamente durante la miogenesi craniofacciale con l'espressione genica inerente a marcatori cardiaci normali e patologici. Altri studi hanno identificato nuove sindromi caratterizzate da modificazioni craniofacciali, aritmie cardiache e autismo, che condividono la stessa mutazione genica, sebbene poi possiedano espressioni fenotipiche eterogenee.
Durante i grandi cambiamenti ambientali l'impronta evolutiva di specifici ceppi eterotrofi, risultato di specifici prerequisiti metabolici espressi da una specifica versatilità genomica, coltivando e sempre più conseguendo controllo nervoso, ha visto incrementare la propria capacità vitale. In tal modo - sfruttando un processo di segmentazione ad alta conservazione/ricombinazione genica, indirizzato, via epigenoma, a consentire l'omeostasi individuale mediante respirazione e nutrizione - essa ha acquisito la sua caratteristica morfologica più rilevante, l'estremo cefalico, e la sua appendice, il suo corpo.
Nella specie umana testa e massa fisica espansa, acconsentono a un'estensione evolutiva vitale che inizia ad esprimere la propria performance funzionale concluso il periodo di maturazione embrionale, da quando ritmo respiratorio e deglutizione fetali prendono consistenza in prossimità del e in relazione al punto di minima crescita craniofacciale.
Attualmente questi argomenti sono maggiormente evidenziati da EvoDevo e Neuroscienze. Infatti, eminenti ricerche in questi settori scientifici, stanno man mano rivelando intima concordanza oro-craniofacciale e corporea che iniziando da esigenza metabolica e potenziale genetico, e inducendo poi il controllo epigenetico, modula il proprio comportamento durante emersione embrionale, sviluppo fetale, crescita postnatale e performance della vita adulta. Questa costante concordanza, bilanciata individualmente tra ragioni biologiche e dimensione morfologica avviene tramite la funzionalità mediata dall'attività nervosa, con essenziali e ovvie conseguenze per proliferazione e differenziazione cellulare, come per omeostasi corporea e oro-craniofacciale.
La rilevanza di questi nuovi dati è particolarmente palpabile ove si correli a specifici contesti patologici oro-craniofacciali neonatali così come a pazienti sofferenti per OSAS o, ancora, come essa si evidenzi in altre categorie di pazienti adulti portatori di disordini oro-craniofacciali. Categorie di soggetti le cui caratteristiche morfofunzionali indicano in modo non ambiguo quanto sia profondo il bisogno di coerenza della loro omeostasi vitale.
Infine, queste recenti prospettive su equilibrio dinamico della morfofunzione oro-craniofacciale normale e patologica durante formazione, sviluppo, crescita e vita adulta, sfidano le competenze degli specialisti per diagnosi, prognosi e linee di comportamento clinico-chirurgiche sempre piu appropriate.
La relazione tra i dati inerenti alla ricerca di base, le sollecitazioni che da essi provengono per sviluppare nuovi concetti, e gli esempi pratici esposti durante le lezioni, consentirà agli studenti una maggiore comprensione della letteratura scientifica di riferimento.
Programma e contenuti
A) CRESCITA E SVILUPPO CRANIOFACCIALE NORMALE E PATOLOGICO
1. Emersione dell’abbozzo craniofacciale: il periodo embrionale
2. Sviluppo craniofacciale fetale e definizione del volto neonatale
3. Crescita craniofacciale postnatale e definizione del volto adulto
4. Schisi facciali e malformazioni craniofacciali: introduzione, classificazione ed eziopatogenesi
B) CHIRURGIA ORTOGNATICA
1. Considerazioni ortopediche e ortodontiche
2. Ortodonzia per Chirurgia Ortognatica
3. Chirurgia ortognatica mandibolare
4. Chirurgia ortognatica mascellare
5. Chirurgia dell'asimmetria facciale
6. Chirurgia ortognatica nel paziente con palatoschisi
7. Osteogenesi da distrazione
8. Gestione chirurgica e non chirurgica dell'apnea ostruttiva del sonno
C) PATOLOGIE DELL'ARTICOLAZIONE TEMPOROMANDIBOLARE
1. Pianificazione completa della diagnosi e del trattamento
D) INFEZIONI MAXILLOFACCIALI
1. Infezioni odontogene
2. Osteomielite, Osteonecrosi e Osteoradionecrosi
E) CHIRURGIA DENTOALVEOLARE
1. Denti inclusi: terzi molari
2. Altri denti inclusi
3. Chirurgia preprotesica e ricostruttiva
F) TRAUMA MAXILLOFACCIALE
1. Gestione iniziale del paziente traumatizzato
1. (per quanto riguarda le strutture craniofacciali)
2. Lesioni dei tessuti molli
3. Fissazione terapeutica rigida e non rigida
4. Fratture alveolari e dentali
5. Fratture mandibolari
6. Fratture mascellari
7. Fratture zigomatiche (complesse).
8. Trauma orbitale
9. Seno frontale e fratture naso-orbitali (complesse).
10. Fratture panfacciali
11. Ferite da arma da fuoco
12. Fratture craniomaxillofacciali pediatriche
G) PATOLOGIA MAXILLOFACCIALE
1. Diagnosi differenziale in patologia orale
2. Cisti e tumori odontogeni
3. Lesioni benigne non odontogene dei mascellari
4. Carcinoma orale: classificazione e stadiazione - diagnosi e terapia
5. Tumori alle labbra
6. Malattie e tumori delle ghiandole salivari
7. Patologie della mucosa e patologie dermatologiche correlate
8. Tumori epiteliali della testa e del collo
H) RICOSTRUZIONE MAXILLOFACCIALE
1. lembi locali e regionali
2. Ricostruzioni ossee dei mascellari
3. Lembi liberi microvascolari
I) CHEILOGNATOPALATOSCHISI
1. Diagnosi e pianificazione completa del trattamento
L) MAFORMAZIONI CRANIO-FACCIALI NEONATALI
1. Craniosinostosi non sindromiche
2. Sindromi da disostosi craniofacciale
3. Schisi facciali (classificazioni Tessier e Van der Meulen)
4. Sindromi da microsomia facciale bilaterale
5. Microsomia emifacciale
6. Sequenza patologica di Pierre Robin
Modalità verifica apprendimento
Stante la vastità del programma, la/le domande dell'esame saranno su proposta dello studente, da una cernita di tre differenti argomenti liberamente scelti e approfonditi dal programma.
La prova d'esame è orale.
Insieme ad Odontoiatria costituisce uno dei tre moduli dell'esame di Organi di Senso. Il voto è la media dei voti conseguiti in Chirurgia Maxillo-Facciale ed Odontoiatria. L'esame valuta la conoscenza acquisita nelle singole specialità e la capacità di aver raggiunto gli obiettivi formativi insieme ad una esposizione con un linguaggio scientifico appropriato.