FILOLOGIA MUSICALE 3
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Anno immatricolazione
2019/2020
Anno offerta
2019/2020
Normativa
DM270
SSD
L-ART/07 (MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA E BENI CULTURALI
Corso di studio
MUSICOLOGIA
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (24/02/2020 - 09/06/2020)
Crediti
6
Ore
36 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
ORALE
Docente
ROVELLI FEDERICA (titolare) - 6 CFU
Prerequisiti
È presupposto il possesso dei concetti fondamentali della critica del testo, ottenuto grazie alla frequenza di corsi di filologia musicale o di una o più filologie letterarie impartiti nel triennio, ovvero tramite letture personali. Anche conoscenze di tipo paleografico e codicologico sono utili per la frequenza del corso. Gli studenti privi di queste nozioni potranno concordare col docente alcune letture integrative.
Obiettivi formativi
Il corso mira all’acquisizione di competenze filologiche utili alla restituzione di una testualità anomala come quella degli schizzi, in vista del suo impiego per lo studio del processo creativo. Al termine del corso i partecipanti sapranno orientarsi tra i diversi materiali che testimoniano di tali processi, sapranno rapportarsi in maniera critica a edizioni genetiche e di schizzi, avranno familiarizzato con i più diffusi strumenti digitali dedicati alle edizioni musicali (Edirom Editor, MEI, Verovio, etc.).
Programma e contenuti
Gli schizzi e lo studio del processo creativo

Gli schizzi, i materiali preparatori impiegati dai compositori nelle fasi preliminari alla stesura di un’opera, costituiscono un oggetto di studio peculiare che ha catturato l’attenzione della musicologia in epoche differenti, sulla base di presupposti metodologici spesso divergenti. Il dibattito sull’utilità dello studio di tali materiali – sviluppatosi negli anni Sessanta attorno alle edizioni dei quaderni di schizzi di Beethoven – ha influenzato a lungo gli studi sul tema e riemerge ancora oggi nelle pubblicazioni più aggiornate. Prima ancora di valutare la legittimità di un impiego di questi materiali a supporto di studi analitici, in ricerche di tipo storico-biografico o addirittura come punto di partenza per la stesura di nuove opere destinate all’esecuzione, la filologia musicale si occupa di renderne accessibile il contenuto facendo fronte a problemi quali la decifrazione e la trascrizione, preoccupandosi di normalizzare grafie storiche o idiosincratiche, interrogando il testo in oggetto al fine di offrire soluzioni fondate su criteri scientifici. Il corso affronterà il problema dello studio degli schizzi in riferimento al loro impiego all’interno del contesto più ampio rappresentato dagli studi sul processo creativo nelle declinazioni offerte da scuole nazionali differenti (con particolare riferimento ai cosiddetti sketch studies e al filone tedesco della genetische Textkritik). Per comprendere a pieno la posizione occupata dagli schizzi all’interno di questi studi, quindi chiarire quali approcci metodologici sono a disposizione del filologo, saranno simulate diverse fasi del lavoro di edizione e interpretazione a partire dalla scelta dei criteri editoriali e di trascrizione, fino alla ricostruzione genetica vera e propria.
Metodi didattici
Esercitazioni di gruppo e presentazioni individuali (del docente e dei partecipanti) si alterneranno durante tutto il corso, che – data la natura essenzialmente pratica – avrà struttura seminariale. Una parte del corso, inoltre, sarà dedicata allo sviluppo collettivo di uno o più progetti editoriali.
Testi di riferimento
L’elenco seguente costituisce solo un punto di partenza delle letture consigliate per la preparazione dell’esame. Integrazioni e eventuali modifiche saranno comunicate durante le lezioni:
APPEL, BERNHARD R.: Zum Textstatus von Kompositions-Skizzen und -Entwürfen. In «Jahrbuch des Staatlichen Instituts für Musikforschung-Preußischer Kulturbesitz», 1999, pp. 177-210.
APPEL, BERNHARD R.: Categorie testuali nei documenti di lavoro dei compositori. In «Philomusica on-line»,15/2, 2016, pp. 127-138.
CARACI VELA, MARIA: La filologia musicale, Istituzioni, storia, strumenti critici (vol. I), Lucca: LIM, 2005 (cap. III, par. 6: Filologia d’autore, pp. 144-155).
COOPER, BARRY: Beethoven and the Creative Process. Oxford, Clarendon Press, 1990.
DELLA SETA, FABRIZIO (2000), Problemi editoriali degli schizzi e criteri di trascrizione, in Giuseppe Verdi. La traviata. Schizzi e abbozzi autografi/Autograph Sketches and Drafts, Istituto nazionale di Studi verdiani, Parma. Introduzione ripubblicata in: Maria Caraci Vela, La filologia musicale. Istituzioni, storia, strumenti critici, vol. 3, LIM (2013), pp. 441-482;
GOSSETT, PHILIP: Beethoven’s Sixth Symphony: Sketches for the First Movement. In «Journal of American Musicological Society» XXVII / 2, 1974, pp. 248-280;
KERMAN, JOSEPH: Sketch Studies. In «19th-century Music», VI/2, 1982, pp. 174-180; trad. it.: Lo studio degli schizzi, in La critica del testo musicale. Metodi e problemi della filologia musicale, a cura di Maria Caraci Vela, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1995, pp. 97-107.
LOCKWOOD, LEWIS: On Beethoven’s Sketches and Autographs: Some Problems of Definition and Interpretation. In «Acta Musicologica» 42, 1970, pp. 32-47. Ripubblicato in Lewis Lockwood: Beethoven. Studies in the Creative Process. Cambridge, MA: Harvard University Press, 1992, pp. 5-16.
NOTTEBOHM, GUSTAV: Beethoveniana e Zweite Beethoveniana. Nachgelassene Aufsätze von Gustav Nottebohm, Leipzig: Peters, 1887.
SALLIS, FRIEDEMANN: Music Sketches, Cambridge University Press. Cambridge Introductions to Music. Cambridge: Cambridge University Press, 2015.
Modalità verifica apprendimento
Al superamento dell’esame è anteposta la consegna di una serie di documenti in formato digitale (ad esempio trascrizioni, commenti critici, recensioni, collazioni in archivio Edirom, codifiche MEI etc.) attraverso cui lo studente dovrà dare dimostrazione delle conoscenze acquisite. Un ultimo colloquio orale si baserà, per gli studenti frequentanti (che abbiano seguito almeno 4/5 delle lezioni), sulla discussione del lavoro svolto a lezione e sul commento dei materiali consegnati – per i non frequentanti l’esame si baserà principalmente sulla bibliografia consigliata durante il corso (la consegna dei documenti in formato digitale è comunque obbligatoria). Tutti gli elaborati dovranno essere consegnati, in ogni caso, almeno una settimana prima del colloquio orale.
Altre informazioni
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Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile