FONTI PER LA STORIA DELL'ARTE CLASSICA
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Anno immatricolazione
2019/2020
Anno offerta
2019/2020
Normativa
DM270
SSD
L-ANT/07 (ARCHEOLOGIA CLASSICA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Corso di studio
STORIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Curriculum
Fonti e strumenti per la storia dell'arte
Anno di corso
Periodo didattico
Primo Semestre (23/09/2019 - 23/12/2019)
Crediti
6
Ore
36 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
Italiano
Tipo esame
ORALE
Docente
RICCOMINI ANNA MARIA (titolare) - 6 CFU
Prerequisiti

Si richiede una conoscenza di base dell’arte antica (greco-romana). Sarebbe preferibile (ma non è indispensabile) la conoscenza delle lingue classiche, e in particolare del latino.
Obiettivi formativi

Il corso prende in esame e discute le principali fonti scritte della tradizione letteraria greca e latina, utili per la ricostruzione e l’interpretazione delle opere d’arte classica, con particolare riferimento alla scultura in bronzo e in marmo e alla pittura. Le fonti saranno lette in traduzione italiana, ma si faranno continui riferimenti al testo originale, per spiegare il significato dei termini tecnici.
Una parte delle lezioni sarà, poi, dedicata alla ‘fortuna’ dell’arte classica in età post-antica (dal Medioevo a oggi), in tutte le sue manifestazioni artistiche: reimpiego, collezionismo di antichità, disegni, copie e reinterpretazioni dall’antico da parte degli artisti, studi di antiquaria, museografia dell’arte antica.
Agli studenti verranno forniti gli strumenti e la bibliografia fondamentali per riconoscere e interpretare i modelli classici che sono alla base della produzione artistica ‘all’antica’, dal Medioevo in poi.
Programma e contenuti
Lo studio dell’antichità tra Cinque e Seicento: scavi, collezioni e disegni dall’antico.
Il corso indaga la ‘fortuna’ dell’arte classica tra Cinque e Seicento in alcune delle sue forme più significative: il collezionismo rinascimentale di arte antica e lo studio dell’antiquaria nel Seicento. Una parte del corso analizzerà, più nel dettaglio, il formarsi delle collezioni romane di antichità e il fenomeno dello studio dell’antico attraverso la documentazione grafica cinque e seicentesca (disegni e incisioni). Alcune lezioni saranno dedicate alla storia degli scavi e allo studio della Villa Adriana a Tivoli, nel corso del Cinquecento.
Metodi didattici

Lezioni frontali a cura della docente, con abbondante uso di immagini (attraverso la proiezione di diversi powerpoint, che saranno forniti agli studenti), allo scopo di incoraggiare, attraverso il coinvolgimento diretto nell’analisi di ogni singola opera, la partecipazione attiva degli studenti.
Testi di riferimento
-) F. HASKELL, N. PENNY, L’antico nella storia del gusto. La seduzione della scultura classica, Torino 1984, capp. I-XI, PP. 3-111

-) C. FRANZONI, «Rimembranze d’infinite cose». Le collezioni rinascimentali di antichità in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, I. L’uso dei classici, Torino, Einaudi, 1984, pp. 301-360.

-) A. NESSELRATH, I libri di disegni di antichità. Tentativo di una tipologia, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, II. I generi e i temi ritrovati, Torino 1985, pp.87-147

-) L. BESCHI, La scoperta dell’arte greca, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, III. Dalla tradizione all’archeologia, Torino 1986, pp. 293-372

-) M.G. PICOZZI, “Nobilia Opera”: la selezione della scultura antica, in L’idea del Bello. Viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori, Roma 2000, vol. I, pp. 25-38

-) I. HERKLOTZ, La Roma degli antiquari. Cultura e erudizione tra Cinquecento e Settecento, Roma 2012: cap. V (Il Museo Cartaceo di Cassiano dal Pozzo nell’ambito della scienza antiquaria del XVII secolo), pp. 79-94 e cap. VII (Scavi, collezionisti ed eruditi nella Roma del Seicento), pp. 121-135
Modalità verifica apprendimento

Colloquio orale. Allo studente verranno poste almeno tre domane, su diversi fenomeni della ‘fortuna’ dell’arte antica dal medioevo in poi o sulla ricostruzione dell’arte antica in base alle fonti letterarie. In sede di esame si verificherà la capacità dello studente di inquadrare nel corretto contesto storico-artistico le singole problematiche legate al riuso e allo studio storico dell’arte antica: in particolare, si valuterà la capacità dello studente di collegare le opere d’arte alle fonti letterarie e di individuare i possibili rimandi iconografici, stilistici e simbolici tra arte artica e arte post-antica.
Altre informazioni
La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata. Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare la docente per concordare un programma d’esame alternativo.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile