SPECIE ALIENE E BIODIVERSITÀ ANIMALE
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Anno immatricolazione
2018/2019
Anno offerta
2019/2020
Normativa
DM270
SSD
BIO/05 (ZOOLOGIA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E DELL'AMBIENTE
Corso di studio
SCIENZE DELLA NATURA
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Secondo Semestre (02/03/2020 - 12/06/2020)
Crediti
3
Ore
24 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
ITALIANO
Tipo esame
ORALE
Docente
BELLATI ADRIANA (titolare) - 3 CFU
Prerequisiti
Il corso assume che gli studenti abbiano acquisito le conoscenze fondamentali di Ecologia e Zoologia e i concetti di Biologia generale.
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base relative alle problematiche sempre più attuali degli impatti delle specie aliene invasive sulla biodiversità animale. Le specie aliene rappresentano infatti una delle principali emergenze ambientali e sono considerate dalla comunità scientifica internazionale la seconda causa di perdita di biodiversità su scala globale, dopo la frammentazione e la perdita degli habitat. Agli studenti saranno forniti tutti gli strumenti per poter valutare gli effetti associati all’introduzione di una specie alloctona su un determinato ambiente e sulla componente faunistica, con particolare attenzione ai Vertebrati. Inoltre, attraverso un panorama dei principali progetti volti a contrastare gli effetti dannosi delle specie aliene, saranno presi in considerazione i metodi di gestione che gli enti preposti alla conservazione della natura possono intraprendere sia a livello legislativo che operativo. Obiettivo ultimo del corso sarà quello di approfondire il tema dell’impatto di questi agenti biologici sul degrado e la perdita degli ecosistemi, in concomitanza con il sussistere di altre situazioni prodotte dall’uomo che aggravano e amplificano tali effetti, quali la deforestazione, l’inquinamento, il prelievo non sostenibile, la frammentazione degli habitat, il consumo di suolo e i cambiamenti climatici.
Programma e contenuti
Le lezioni affrontano inizialmente i meccanismi con cui le invasioni biologiche possono mettere a rischio la biodiversità globale, dall’introduzione di una specie alloctona alla sua naturalizzazione, sino a fenomeni di competizione, ibridazione e trasporto di patogeni. Ampio spazio sarà dedicato agli effetti delle specie invasive sulla conservazione della biodiversità, tra cui la diminuzione delle specie autoctone e le alterazioni degli habitat cui possono seguire modifiche importanti per l’ecosistema, ma anche le conseguenze sulle attività dell’uomo, nonché le minacce al benessere umano sul piano sanitario e infrastrutturale. Saranno inoltre trattati temi specifici legati a ciascuno dei gruppi faunistici maggiormente coinvolti, con particolare riferimento ai Vertebrati, come l’adattamento e la coevoluzione delle specie in risposta alle invasioni biologiche, ponendo l’attenzione su casi emblematici sia su scala mondiale che nel territorio italiano, come il ratto (Rattus norvegicus), la nutria (Myocastor coypus), lo scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis), le testuggini palustri americane (Trachemys spp.), le rane verdi (Pelophylax spp.), la rana toro (Lithobates catesbeianus), il carassio dorato (Carassius auratus) o il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii). Saranno infine illustrati alcuni dei progetti attualmente in corso a livello nazionale e internazionale volti ad eradicare le specie aliene sia in ambiente acquatico che terrestre.
Metodi didattici
Le lezioni affronteranno sia gli aspetti teorici sia quelli pratici di ogni argomento, con diversi esempi e casi di studio su specie e popolazioni faunistiche a livello nazionale e internazionale. Sono previsti seminari su argomenti e gruppi tassonomici specifici. È prevista un’escursione sul campo per sperimentare alcuni metodi di censimento delle specie aliene e per verificare gli effetti dannosi prodotti sulla biodiversità sia in termini di qualità dell’ambiente che sulle popolazioni di specie autoctone. L’escursione dovrebbe essere svolta presso un’area naturale protetta, in modo da confrontarsi con personale qualificato e aspetti pratici di natura gestionali che normativi. L'obiettivo è di acquisire familiarità con le azioni volte a eradicare o contrastare l’impatto delle specie aliene.
Testi di riferimento
- Mooney, Harold A. Invasive alien species: a new synthesis. Vol. 63. Island press, 2005.

- Wittenberg, Rüdiger, and Matthew JW Cock, eds. Invasive alien species: a toolkit of best prevention and management practices. CABI, 2001.

- Genovesi, Piero, and Clare Shine. European strategy on invasive alien species: Convention on the Conservation of European Wildlife and Habitats (Bern Convention). No. 18-137. Council of Europe, 2004.

- Vari articoli scientifici di riferimento forniti dal docente
Modalità verifica apprendimento
Esame orale articolato in due fasi. Il candidato sarà inizialmente chiamato a presentare, mediante supporto informatico (presentazione con slide di 10-15 minuti) un caso di studio originale, ossia non trattato direttamente durante il corso, relativo a una specie invasiva aliena a scelta. A tal fine, la specie trattata non dovrà essere considerata invasiva in Italia, mentre potrà esserlo altrove. Il candidato dovrà quindi ipotizzare i possibili impatti negativi sulla fauna autoctona a seguito di un'ipotetica introduzione. Si richiede quindi di presentare gli aspetti relativi al ciclo biologico della specie scelta, alla sua ecologia, ai possibili canali di introduzione e relative minacce, e alle azioni che si ipotizzano efficaci per un eventuale monitoraggio, contenimento, eradicazione. A seguito della presentazione, seguirà un breve momento di discussione, durante il quale potrà essere richiesto al candidato di rispondere a un paio di domande di carattere generale relative ai principali argomenti trattati sia a lezione, che nel corso dei seminari didattici.
Altre informazioni
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Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile