STORIA DELLE TECNICHE COSTRUTTIVE DEGLI STRUMENTI MUSICALI - B
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Anno immatricolazione
2018/2019
Anno offerta
2019/2020
Normativa
DM270
SSD
L-ART/07 (MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA)
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA E BENI CULTURALI
Corso di studio
CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (ABILITANTE AI SENSI DEL D.LGS N.42/2004)
Curriculum
PERCORSO COMUNE
Anno di corso
Periodo didattico
Primo Semestre (23/09/2019 - 15/01/2020)
Crediti
6
Ore
36 ore di attività frontale
Lingua insegnamento
ITALIANO
Tipo esame
ORALE
Docente
GUIDO MASSIMILIANO (titolare) - 5 CFU
ROMAGNOLI ANGELA - 1 CFU
Prerequisiti
Aver frequentato il Modulo A del corso.
Lo studente dovrà avere una buona conoscenza della storia degli strumenti musicali e aver acquisito competenze organologiche che permettano la comprensione delle tematiche trattate nel corso.
Discipline affini, come la museologia, la storia dell’arte e l’iconografia musicale possono costituire dei validi complementi alla preparazione, soprattutto in considerazione di particolari sbocchi lavorativi (curatore, conservatore, organologo).
Obiettivi formativi
Lo studente sarà in grado di ripercorrere i lineamenti generali della storia della costruzione degli strumenti musicali, con particolare riferimento alla tradizione colta occidentale.

Lo studente sarà consapevole del rapporto fra il costruttore e i manufatti; sarà in grado di inserire criticamente lo strumento musicale e il processo di produzione nella storia della cultura artistica e materiale del tempo.

Al termine del corso lo studente sarà in grado di conoscere e valutare i processi costruttivi delle principali famiglie di strumenti e di orientarsi criticamente nella lettura specialistica sui singoli casi
Programma e contenuti
Il modulo B del corso approfondirà la storia delle tecniche costruttive di organo, clavicembalo, clavicordo e pianoforte.

il modulo B2 introdurrà gli studenti alle tecniche costruttive degli strumenti a fiato, in particolare dei legni

Il calendario dettagliato sarà discusso nella lezione introduttiva e disponibile su Kiro dall’inizio del corso.
Metodi didattici
Il corso è articolato in diverse sezioni, nelle quali si alterneranno lezioni di tipo frontale, esercitazioni di gruppo, visite a musei e laboratori di restauro.
Una partecipazione attiva alle lezioni, esercitazioni e uscite didattiche è fortemente consigliata, anche per offrire una valutazione finale che tenga conto del lavoro svolto durante l’intero corso.
Testi di riferimento
Clavicordo
Bernard Brauchli, The Clavichord. Cambridge: Cambridge University Press, 1998

Clavicembalo
Frank Hubbard, Three Centuries of Harpishord Making. Cambridge, MA: Harvard University Press, 1965
Darryl Martin, The Art of Making a Harpsichord. Robert Hale, 2012.

Organo
George Ashdown Audsley, The Art of Organ-Building. New York: Dover Edition,1965

Pianoforte
Michael Cole, The Pianoforte in the Classical Era. Oxford: Oxford University Press, 1998
Stewart Pollens, The Early Pianoforte. Cambridge: Cambridge University Press, 2009 (19951)

Fiati
Marco Tiella, L’officina di Orfeo. Tecnologia e pratica degli strumenti musicali, Il Cardo, Venezia 1995, in part. capp. «L’apporto della tecnologia», pp. 91-128 e «La nascita dell’orchestra», pp. 229-254
Anthony Baines, Woodwind Instruments and their History, Faber & Faber, London 19622
Anthony Baines, Gli ottoni, ed. italiana a c. di Renato Meucci, EDT, Torino 1991
Alessandra Ignesti, Il flauto traversiere e il suo procedimento costruttivo, «Philomusica on-line» VI/1 (2007)

È indispensabile, inoltre, la consultazione di cataloghi di musei e documentazioni tecniche di restauro. La lista completa sarà disponibile su Kiro.

Una bibliografia specifica sarà fornita durante le lezioni. Alcuni articoli di particolare interesse saranno disponibili sulla pagina Kiro del corso, insieme a tutti i materiali didattici e alle slides delle lezioni.
Modalità verifica apprendimento
A) Esposizione orale in forma di comunicazione a un convegno di una descrizione organologica dettagliata di uno strumento a scelta dello studente.

B) La prova orale consisterà in domande che accertino il raggiungimento degli obiettivi formativi. Saranno oggetto del colloquio la parte metodologica generale (almeno due domande) e quella relativa ai casi di restauro (almeno due domande)

Il voto finale sarà determinato secondo queste proporzioni: A) esposizione orale e relazione scritta 40%; B) colloquio orale 60%.


Discussione orale di un breve lavoro scritto consegnato in precedenza che illustri dettagliatamente uno strumento a fiato.
Altre informazioni
La sezione sugli strumenti a fiato è parte integrante del modulo B del corso
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile