ISTOLOGIA
2017/2018
2017/2018
DM270
BIO/17 (ISTOLOGIA)
DIPARTIMENTO DI MEDICINA MOLECOLARE
TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO)
PERCORSO COMUNE
SECONDO SEMESTRE (01/03/2018 - 31/05/2018)
2
16 ore di attività frontale
Italiano
ORALE
ICARO CORNAGLIA ANTONIA - 2 CFU
nessuno
=
CITOLOGIA
La cellula: cenni sul differenziamento.

Struttura, colorabilità e significato funzionale della membrana plasmatica: composizione lipo-glico-proteica, modello di organizzazione tridimensionale, permeabilità, generalità su proteine-canale e proteine-pompa, potenziale di membrana, endocitosi ed esocitosi, recettori.

Il citoplasma: ialoplasma e organuli (di ciascun organulo viene descritta la morfologia al ML e al ME e vengono discusse le sedi in cui l’organulo in esame si trova con maggior abbondanza, in relazione alla sua funzione).

Il reticolo endoplasmatico liscio (REL), struttura, composizione e colorabilità, significato funzionale (cenni su: sintesi lipidica, detossificazione e demolizione del glicogeno nel fegato, modulazione della contrazione muscolare).

I ribosomi, struttura, significato funzionale e colorabilità di: poliribosomi liberi e ribosomi legati alle membrane del reticolo endoplasmatico granulare (REG). Differente destino delle proteine sintetizzate nei due diversi organuli; abbondanza relativa del REG (nelle ghiandole sierose e nelle plasmacellule) e dei poliribosomi liberi (nello strato basale di epiteli pluristratificati e nell’eritroblasto).

L’apparato di Golgi, colorabilità, polarità strutturale e polarità funzionale; sintesi dei glucidi e glicosilazione; rilascio di macrovescicole destinate alla esocitosi.

I lisosomi, struttura, origine (membrana e contenuto enzimatico) e funzione. Lisosomi secondari e lipofuscine. Sedi di abbondanza relativa nelle cellule che svolgono attività fagocitaria (macrofagi, osteoclasti e condroclasti).

I mitocondri, costituzione a doppia membrana, cenni sulla funzione; labirinto basale (nelle cellule dei dotti striati e del tubulo renale).

Il citoscheletro, funzione e cenni sulla composizione in microfilamenti (actina), microtubuli (tubulina) e filamenti intermedi (cheratina e vimentina).

Il centriolo, cenni su struttura e funzione (organizzazione del fuso mitotico durante la divisione cellulare).

Il nucleo, funzioni e struttura del nucleo interfasico (involucro nucleare, eucromatina ed eterocromatina) e del nucleo della cellula in divisione (cromosomi). Cenni sulla morfologia cellulare durante mitosi e meiosi.

Il nucleolo, morfologia e cenni sulla funzione.


ISTOLOGIA
Origine dei tessuti dal differenziamento cellulare; rapporto tra specializzazione e proliferazione cellulare.


IL TESSUTO NERVOSO
Il neurone, morfologia al ML e al ME, organuli caratteristici (zolle del Nissl, lipofuscine..), cenni sulle funzioni caratteristiche (eccitabilità e conducibilità). Basi morfologiche della trasmissione dell’impulso nervoso, sinapsi. Fibra nervosa e nervo. Cellule gliali.


IL TESSUTO EPITELIALE (TE)
Caratteristiche del TE, suoi rapporti col T connettivo, classificazione in base alle diverse funzioni.

Epiteli di rivestimento, organizzazione in lamine in uno o più strati sul connettivo sottostante a formare le tonache mucose, le tonache sierose oppure la pelle. Classificazione in base al numero degli strati e alla forma delle cellule. Esempi di epiteli monostratificati (epitelio della capsula del Bowman, epitelio intestinale, epitelio pseudostratificato della trachea) e pluristratificati (epitelio esofageo, cute, epitelio di transizione della vescica urinaria). Giunzioni cellulari (desmosomi, giunzioni serrate e giunzioni occludenti), ciglia vibratili, microvilli

Epiteli ghiandolari, origine, classificazione: secondo un criterio morfofunzionale in esocrine ed endocrine; secondo il tipo di secreto in mucose, sierose e lipidiche; secondo la modalità di secrezione in merocrine, apocrine e olocrine.

Ghiandole esocrine, origine, morfologia (adenomero e condotto escretore), classificazione in unicellulari (mucipara caliciforme, mofologia al ML e al ME), intraepiteliali, intraparietali ed extraparietali (pancreas esocrino, morfologia al ML e al ME). Classificazione secondo la forma dell’adenomero in ghiandola tubulare, alveolare e acinosa (ciascun tipo nelle tre varietà: semplice, ramificata o composta).

Ghiandole endocrine, origine, ormoni proteici e ormoni lipidici, classificazione in unicellulari (enterocromaffini), interstiziali, cordonali (surrene e ipofisi), follicolari (tiroide).

Cenni su epiteli particolarmente differenziati ed epiteli sensoriali.


IL TESSUTO CONNETTIVO (TC)
Origine e organizzazione generale dei tessuti connettivi.

TC propriamente detto, morfologia, localizzazione e funzione, cellule fisse (fibrociti e fibroblasti) e cellule mobili (macrofagi, mastociti, plasmacellule.); sostanza fondamentale: fibre (collagene, elastiche e reticolari) e sostanza fondamentale amorfa. Parete di vene e arterie, cellule endoteliali. Cenni sul tessuto adiposo.

Tessuto cartilagineo: morfologia, localizzazione e funzione di cartilagine ialina, elastica e fibrosa; condrociti e gruppi isogeni, sostanza fondamentale (fibre collagene, proteoglicani e acido ialuronico). Pericondrio: trofismo e accrescimento cartilagineo.

Tessuto osseo: costituzione e metodi di studio (decalcificazione in ambiente acido, calcinazione e macerazione); osteoblasti (sintesi della sostanza fondamentale e calcificazione); osteociti (trofismo e giunzioni comunicanti); osteoclasti. Rimaneggiamento osseo (continuo e sotto controllo ormonale, disposizione delle trabecole ossee secondo le linee di forza). Osso compatto e osso spugnoso. Lamella ossea, sistema di Havers. Periostio.

Sangue. Sostanza fondamentale liquida (plasma) ed elementi figurati. Allestimento dello striscio di sangue e sua colorazione col metodo May Grunwald-Giemsa.

Globuli rossi, morfologia al ML e al ME, cenni su struttura e funzione dell’emoglobina e delle più caratteristiche molecole di membrana (spettrina, glicoforina, antigeni di gruppo sanguigno.). Tappe di maturazione degli eritrociti all’interno dell’organo emopoietico.

Globuli bianchi, formula leucocitaria e caratteri comuni a tutti i leucociti (diapedesi, movimento ameboide, capacità di rispondere a stimoli chemiotattici). Morfologia al ML e al ME di granulociti neutrofili, granulociti eosinofili, granulociti basofili, linfociti e monociti. Cenni sulla loro funzione.

Piastrine, morfologia al ML e al ME, cenni sul loro ruolo nell’emostasi


IL TESSUTO MUSCOLARE (TM)
costituito da elementi differenziati, specializzati nella contrazione e caratterizzati da una contrattilità polare.

Classificazione: secondo un criterio morfologico in TM liscio o striato; secondo un criterio funzionale in volontario (sotto controllo del sistema nervoso centrale) o involontario.

Tessuto muscolare striato scheletrico, struttura dei muscoli inseriti sullo scheletro. Fibra muscolare striata scheletrica: morfologia al ML e al ME, origine, rapporti con il TC, sarcolemma e sarcoplasma, fibre rosse e fibre bianche, miofibrille, bandeggiatura, sarcomero, modificazioni del sarcomero e delle bande che lo costituiscono durante la contrazione muscolare, miofilamenti spessi e sottili. La triade (un tubulo T e le due cisterne terminali adiacenti) come sede dell’accoppiamento fra impulso nervoso e contrazione muscolare.

Tessuto muscolare liscio, organizzazione e localizzazione nella parete degli organi cavi e dei vasi sanguigni; la fibrocellula muscolare, morfologia al ML e al ME. Muscolatura multiunitaria e viscerale; movimenti peristaltici.

Tessuto muscolare striato cardiaco, aspetto delle cellule muscolari striate cardiache al ML e al ME; tratti scalariformi.
lezioni frontali, esercitazioni al microscopio, gruppi di discussione=
• Istologia per corsi di laurea in professioni sanitarie. Adamo, Comoglio, Molinaro, Siracusa, Stefanini, Ziparo. Piccin
• Istologia di Monesi. Adamo, Comoglio, Dolfi, Molinaro, Papaccio, Siracusa, Stefanini, Ziparo. Piccin
• Citologia Istologia. Casasco. Medea
Discussione orale