INFERMIERISTICA CLINICA 2
2015/2016
2015/2016
DM270
MED/45 (SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE)
DIPARTIMENTO DI SANITA' PUBBLICA, MEDICINA SPERIMENTALE E FORENSE
INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE)
PERCORSO COMUNE
3
45 ore di attività frontale
ITALIANO
ORALE
GATTOLIN MARIA ANTONIETTA - 3 CFU
L’organizzazione dei contenuti sarà attuata a partire dalle competenze infermieristiche individuate nell’ambito del Progetto Tuning Educational Structures in Europe, che per il I Anno di corso prevedono l’acquisizione prioritaria di competenze di problem solving, presa in carico, sicurezza, personalizzazione dell’assistenza e chiarezza nella comunicazione della risposta assistenziale.
Il corso è finalizzato all’analisi degli aspetti assistenziali relativi alla persona: adulta/anziana sana e adulta/anziana in condizioni di rischio.
Comprendere come il concetto di salute non coinvolge solo la persona nel suo aspetto olistico, ma anche la famiglia come nucleo interessato nel problema di uno dei suoi componenti relativamente alle ripercussioni che esso può avere all’interno del nucleo familiare.
Lo studente al termine del corso, attraverso la metodologia dei casi assistenziali, sarà in grado di acquisire le conoscenze necessarie alla promozione e al mantenimento della salute attraverso le cure infermieristiche primarie secondo il modello teorico di Virginia Henderson avvalendosi di interventi sostenuti da prove di efficacia e da evidenze scientifiche.

I bisogni fondamentali trattati saranno:

 Respirare normalmente
 Eliminare da tutte le vie emuntorie
 Dormire e riposare
 Provvedere all’igiene personale e proteggere i tegumenti
 Scegliere il vestiario adatto, vestirsi, spogliarsi
 Mantenere la temperatura corporea nei limiti normali mediante gli indumenti e modificando l’ambiente
 Seguire le pratiche religiose secondo la propria fede

Inoltre saranno affrontati le seguenti variabili trasversali a tutti i bisogni:

 Accertamento e gestione assistenziale della funzione cardiovascolare
 Accertamento e gestione assistenziale del dolore
• Capacità di esercitare nel contesto professionale, etico, deontologico e legale riconoscendo e affrontando i dilemmi etici/morali e i problemi della pratica quotidiana.
• Capacità di esercitare la professione in modo olistico, tollerante, non giudicante, con sensibilità e cura, garantendo che vengano rispettati i diritti, le credenze e i desideri delle singole persone e gruppi.
• Capacità di procedere ad una valutazione globale e sistematica del paziente, utilizzando strumenti e sistemi adatti, tenendo conto dei fattori fisici, sociali, culturali, psicologici, spirituali e ambientali.
• Capacità di riconoscere e interpretare nella persona i segni di normalità e di cambiamento nella condizione di salute/malattia, distress o disabilità (valutazione/diagnosi).
• Capacità di garantire la protezione e la prevenzione del rischio correlato agli interventi di mobilizzazione, controllo delle infezioni, primo soccorso e procedure di emergenza (utilizzando abilità infermieristiche, attività/interventi atti a fornire l’assistenza ottimale).
• Capacità di informare, educare il paziente, i familiari e le persone a lui significative (utilizzando abilità infermieristiche, attività/interventi atti a fornire l’assistenza ottimale)
• Capacità di conoscere e applicare il Problem solving e il processo decisionale
• Capacità di comunicare efficacemente (anche attraverso l’uso della tecnologia): con pazienti, familiari e gruppi sociali inclusi coloro che hanno difficoltà di comunicazione
• Capacità di riportare accuratamente, registrare, documentare e riferire il processo di cura attraverso appropriate tecnologie (tecniche comunicative per promuovere il benessere del paziente)
• Capacità di rispondere ai bisogni del paziente attraverso la pianificazione, l’attuazione e la valutazione di piani assistenziali appropriati e personalizzati in collaborazione con il paziente, le famiglie, le persone a lui significative e altri operatori
• Capacità di conoscere e applicare il problem solving e il processo decisionale


“Respirare normalmente”

• Definizione di Respirazione
• La respirazione nelle varie fasce d’età
• Accertamento nel bisogno di respirare
 Frequenza respiratoria
 Colorito cutaneo
 Assenza/presenza di tosse e capacità di tossire in modo efficace
 Assenza/presenza di rumori respiratori
 Muscolatura utilizzata nella respirazione
 Percezione e consapevolezza dei propri atti respiratori
 Posizione che favorisce la respirazione
 Ambienti di vita e di lavoro
 Stile di vita e abitudini (esercizio fisico, alimentazione, tabagismo, ecc.)
• Alterazioni della respirazione e dell’ossigenazione
 Ipossia e cianosi
 Dispnea
 Tosse, emottisi
 Ostruzione bronchiale e espettorato
 Respiri patologici
• Accertamento in presenza di alterazioni patologiche
 Stato di coscienza
 Esame obiettivo
 Segni e sintomi
 Tolleranza all’attività fisica, astenia
 Rilevazione della saturazione periferica dell’ossigeno: la pulsossimetria cutanea
• Promozione della salute della respirazione
• Gestione della prevenzione delle complicanze respiratorie
 educare e sostenere le posture corrette favorenti la respirazione
 educare ad eseguire gli esercizi respiratori
 prevenzione dell’ostruzione bronchiale
 gestione della salubrità degli ambienti
• Le scale di valutazione:
 Scala di Borg
 Scala MRC
 Walking test and VAS



“Eliminare da tutte le vie emuntorie”

Definizione di Eliminazione Urinaria
• L’eliminazione urinaria nelle varie fasce d’età
• Accertamento nel bisogno di eliminazione urinaria
 Frequenza e caratteristiche della minzione
 Caratteristiche chimico-fisiche delle urine
 Utilizzo di assorbenti
 Ambiente di vita e di lavoro
 Stili di vita e abitudini (esercizio fisico, alimentazione, idratazione, riposo,..)
• Fattori che influenzano l’eliminazione urinaria
• Alterazioni della funzione renale
• Alterazione della funzionalità urinaria
 Segni e sintomi più frequenti nei disturbi urinari
 Infezioni delle vie urinarie e fattori di rischio
 Incontinenza urinaria
 Ritenzione urinaria acuta e cronica
• Alterazione delle caratteristiche delle urine
• Promozione della salute per un’adeguata eliminazione urinaria
• Gestione della prevenzione delle complicanze di infezione delle vie urinarie, dell’incontinenza urinaria
 educare la persona alle norme per l’igiene personale e sessuale
 educare la persona ad assumere liquidi
 educare la persona circa l’assunzione di alimenti adeguati
 motivare la persona sull’importanza di minzioni regolari
 istruire o rafforzare la persona ad attuare esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico
 progettare un piano di rieducazione vescicale
 aiutare la persona ed i familiari a selezionare o presidi più adatti
• Esami delle urine più comuni
 Esame delle urine
 Esame delle urine con strisce reagenti
 Urinocoltura
 Raccolta urine delle 24 ore
• Gestione delle principali procedure per l’eliminazione
 Urocondom
• Gestione dei principali presidi per l’eliminazione
 Ausili per l’eliminazione urinaria

Definizione di Eliminazione Intestinale
• Accertamento nel bisogno di eliminazione intestinale
 Caratteristiche chimico-fisiche delle feci
 Frequenza delle evacuazioni
 Accertamento della peristalsi
 Valutare la continenza delle feci
 Presenza di gas intestinali
 Utilizzo di assorbenti
 Ambiente di vita e di lavoro
 Stili di vita e abitudini (esercizio fisico, alimentazione, idratazione, riposo,.)
• Fattori che influenzano l’eliminazione intestinale
• Alterazioni della funzione intestinale
 Segni e sintomi più frequenti (rumori intestinali, meteorismo, flatulenza, distensione e dolore addominale dolore al retto, melena,.)
 Stipsi e diarrea
 Criteri di stipsi (detti di Roma III)
 Fecaloma
 Incontinenza fecale
 Emorroidi
• Alterazione delle caratteristiche delle feci
• Promozione della salute per un’adeguata eliminazione intestinale
• Gestione della prevenzione delle complicanze di stipsi, diarrea o incontinenza fecale
 educare la persona ad arricchire la sua dieta di fibre ed acqua
 educare la persona ad assumere inulina con la dieta o con integratori specifici
 motivare la persona ad una attività fisica costante e regolare
 motivare la persona ad adottare abitudini intestinali efficaci (evacuazione regolare, posizione, privacy,.)
 creare le condizioni che facilitano “l’andare in bagno”
 educare a programmi di rieducazione intestinale
• Esami delle feci più comuni
 Esame chimico-fisico delle feci
 Coprocoltura
 Ricerca di parassiti
 Scotch-test
• Gestione delle principali procedure per l’eliminazione
 Rimozione dei fecalomi
 clistere
• Gestione dei principali presidi per l’eliminazione

“Dormire e riposare”

• Fisiologia della ritmicità circadiana
• Effetti fisiologici del sonno
• Principali disturbi del Sonno
 Insonnia
 Disturbi del ritmo circadiano
 Sindrome delle gambe senza riposo
 Apnea Notturna
 Altri disturbi del Sonno
• Gestione assistenziale dei principali disturbi del sonno
 osservazione / accertamento del sonno
 scale di valutazione del sonno
• Gestione assistenziale dell’insonnia e del ritmo sonno/veglia irregolare
 Interventi comportamentali e ambientali
 Controllo degli stimoli
 Esercizio e modalità di trattamento complementare
• Prestazioni: Rifacimento letto vuoto e con persona
• La scala di valutazione:
 Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI)

[CONTINUA IN "ALTRE INFORMAZIONI"]
=
 V. Henderson, Principi fondamentali della assistenza infermieristica
 Saiani L., Brugnolli A.,Trattato di Cure Infermieristiche,Napoli, Ed IDELSON-GNOCCHI-Sorbona, 2011
 R.F.Craven, C.J.Hirnle, 2007. Principi fondamentali dell’Assistenza Infermieristica. Vol.2 Funzioni del corpo umano e assistenza infermieristica clinica, Milano, Casa Editrice Ambrosiana
 Patricia A. Potter, Anne Griffin Perry, Fondamenti di Infermieristica, Ed IDELSON-GNOCCHI-Sorbona, 2011
 Articoli Scientifici, Linee guida internazionali, EBN:

1. “Accertamento e gestione del dolore – supplemento”, Centro Studi EBN, 2007.
2. “Accertamento e gestione del dolore”, Centro Studi EBN, 2002, DA PAG. 7 A PAG. 11, DA PAG. 24 A PAG. 35, DA PAG. 79 A PAG. 98.
3. “Integrating smoking cessation into daily nursing practice”, RNAO, 2007, PAG. 10, PAG. 22, PAG. 23, PAG. 70.
4. “L’accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali della Regione Lazio”, DA PAG. 9 A PAG. 34.
5. “Nursing Management of Hypertension”, RNAO, 2009, PAG. 14, PAG. 15, PAG.22, DA PAG. 28 A PAG. 31, DA PAG. 39 A PAG. 47, PAG. 105, PAG. 106.
6. “Prevenzione della stipsi nella popolazione anziana”, RNAO, 2005, DA PAG. 12, PAG. 13, DA PAG. 24 A PAG. 33, DA PAG. 57 A PAG. 61.
7. “Promoting continence: using prompted voiding”, Centro Studi EBN, 2005, PAG. 10, PAG. 11, PAG. 21, PAG. 22, PAG. 40, PAG. 41.
8. “Valutazione e gestione delle ulcere del piede nelle persone affette da diabete”, RNAO, 2005, PAG. 40 – PAGG. 90-91 – PAG. 100.
9. A. Cavicchioli, “Interventi non farmacologici per la dispnea negli stadi avanzati di malattie maligne e non”, Centro Studi EBN, 2008.
10. E. Bassi et al., “Efficacia dell’utilizzo di metodi esterni di raffreddamento nella gestione dell’iperpiressia”, Centro Studi EBN, PAGG. 1, 2, 13, 14, 16, 17.
11. E. Messina et al., “LABEL modelli e prospettive future per un servizio socio-sanitario interculturale”, Benvenuti in Italia fondazione, 2011, DA PAG. 52 A PAG. 85, PAGG. 92-93.
12. G. Apolone et al., “ Misurare il dolore nel paziente con cancro nella ricerca e nella clinica”, CIC Edizioni Internazionali, 2010, DA PAG. 11 A PAG. 19.
13. G. Costa, “Lavoro a turni e notturno”, Linee-guida SIMLII, 2011.
14. Igiene del cavo orale: valutazione e interventi infermieristici”, RNAO, 2008, PAG. 12, PAG. 25, DA PAG. 30 A PAG. 44, DA PAG. 66, PAG. 67, PAG. 72, PAG. 76, PAG. 77, PAG. 81, PAG. 82.
15. J. Behan et al., “Determining the relationship between sleep and social activity in community dwelling older individuals”, 2008.
16. L.P. Cannone, “Incontinenza urinaria. Linee guida: gestione e trattamenti”, Centro Studi EBN, 2006, SOLO LETTURA DI APPROFONDIMENTO.
17. Y. L. Chau et al., “Older men’s experiences of sleep in the hospital”, Journal of Clinical Nursing, 2005.

La letteratura di approfondimento è disponibile sulla piattaforma KIRO
scritto e orale
[SEGUE DA "PROGRAMMI E CONTENUTI"]

“Provvedere all’igiene personale e proteggere i tegumenti;
scegliere il vestiario adatto, vestirsi, spogliarsi”

• Definizione e significato d’igiene del corpo
• L’igiene nelle varie fasce d’età
• Accertamento del bisogno d’igiene
 Autonomia e dipendenza della persona
 Valutazione della volontà e capacità della persona di attuare le cure igieniche
 Fattori ambientali
 Fattori culturali
 Fattori legati agli stili di vita
 Fattori legati allo stato di salute e di malattia
 Segni e sintomi correlati (es. alterazioni della cute)
• Alterazioni nella cura personale
 Dimenticanza
 Trascuratezza
 Incapacità

• Promozione della salute nel mantenimento dell’igiene del corpo/ vestirsi e svestirsi
• Gestione assistenziale della persona con alterazioni della gestione dell’igiene personale, vestirsi/svestirsi
 La detersione e i detergenti
 Preparazione di un ambiente confortevole e adeguato
 Rispetto della privacy e della dignità
 Interventi assistenziali alla persona che può recarsi in bagno
 Interventi assistenziali alla persona collaborante che può spostarsi letto/carrozzina
 Interventi assistenziali alla persona allettata
• La scala di valutazione:
 Scale delle attività di base della vita quotidiana o indice di Katz (BADL)


“Mantenere la temperatura corporea nei valori normali attraverso un abbigliamento appropriato o modificando la temperatura dell’ambiente”

• Definizione di temperatura
• La termoregolazione nelle varie fasce d’età
• Accertamento
 Normali valori di temperatura
 Normale percezione del caldo e del freddo
 Fattori ambientali
 Fattori legati agli stili di vita
 Fattori legati allo stato di salute e di malattia
• Alterazioni della temperatura corporea
 Febbre
 Ipertermia
 Ipotermia
 Segni e sintomi correlati
• Metodi di rilevazione della temperatura corporea
• Promozione della salute nel mantenimento della temperatura corporea entro i valori normali:
 Educare all’esercizio fisico adatto
 Educare ad una alimentazione e idratazione idonee
 Cura dell’ambiente e del suo microclima
 Cura dell’abbigliamento
• Gestione assistenziale della persona con alterazioni della temperatura corporea
 Interventi assistenziali durante la fase di insorgenza
 Interventi assistenziali durante la fase di acme
 Interventi assistenziali durante la fase di defervescenza
 Interventi assistenziali dell’ipertermia
 Interventi assistenziali dell’ipotermia


“Seguire le pratiche religiose secondo la propria fede”

• Principi che sottendono alla gestione del Seguire le pratiche religiose
rispetto e riconoscimento delle convinzioni religiose
segnalazioni ai ministri di culto

• Accertamento:
 desiderio di portare avanti pratiche religiose
 volontà di continuare le pratiche religiose in ospedale
• Accompagnare alla morte
• Il decesso e la cura della salma



“Accertamento e gestione assistenziale della funzione cardiovascolare”


• Polso arterioso
 valutazione e misurazione del polso periferico e apicale
 Alterazioni del polso
• Pressione arteriosa
 Definizione
 Livelli di pressione arteriosa
 Misurazione della pressione arteriosa
 Alterazioni della pressione arteriosa
• Promozione degli stili di vita sani per la prevenzione del rischio cardio-vascolare



“Accertamento e gestione assistenziale del dolore”

• Modelli del dolore
• Accertamento del dolore
• Interventi assistenziali
• Le scale di valutazione:
 NRS
 VAS
 VRS
 Multidimensionale Brief Pain Inventory