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autore

GIANANDREA BARRECA (a cura di)

 

titolo

NEW WATER ANTHROPOLOGY

 

editore

LIST

 

luogo

MILANO

 

anno

2014

 

 

 

 

lingua

INGLESE

 

 

 

 

Titolo originale: G. Barreca, New water anthropology, List 2014

 

 

 

 

 

Argomento e tematiche affrontate


 

Il libro tratta dell'acqua a Milano, elemento che da sempre è cresciuto e ha fatto crescere la città di pari passo con essa, che oggi è stato abbandonato e dimenticato sia dalla metropoli che dai cittadini. L'intento è quello, attraverso una summa di progetti e idee di progettisti, professori e studenti del progetto Domus Academy, riportare alla luce l'importanza dell'acqua a Milano, riscoprire quindi una nuova relazione tra acqua-città-cittadino.

Il libro si svolge tramite l'apporto di più individui, i quali, in ogni paragrafato dei cinque capitoli, propongono i propri progetti e idee trattando l'acqua sotto svariati punti di vista.

 

 

  

Giudizio Complessivo: 7 (scala 1-10)

Scheda compilata da: Camilla Bogliolo

Corso di Architettura e Composizione Architettonica 3 a.a.2015/2016

 

 

 


Autore Gilles Clément

 

Gianandrea Barreca (Ge, 1969) è un architetto e urbanista italiano. Oggi insegna Composizione Architettonica agli studenti di Ingegneria Edile-Architettura presso l'università di Genova, ma opera come progettista dal 1996. E' uno dei soci fondatori del Gruppo A12, che si occupa della condizione urbana contemporanea, e del Boeri Studio (1999), con cui recentemente vinto il prestigioso “International Highrise Award 2014” per il progetto Bosco Verticale. Dal 2004 collabora con il gruppo Domus Academy (1982), scuola di ricerca e formazione post laurea di II livello. Per essa è curatore di varie pubblicazioni e raccolte di lavori come Canton Ticino: territory of a new modernity, e New water anthropology (2014).

Gianandrea Barreca

 

Contenuto

Riscoprire il senso naturale dell'acqua a livello personale e a livello urbano, sulla scia del sentimento antico e della necessità che da sempre l'uomo ha di essa. Al giorno d'oggi l'acqua è scomparsa fisicamente all'interno della città per essere solo servizio e infrastruttura. Intervenire sul territorio per riscoprirla e valorizzarla è la proposta fondamentale del libro, la quale viene sviluppata attraverso sei capitoli, che si definiscono “contenitori” di strategie e pensieri di intervento per le nostre città:

INTRODUCTION

STRATEGY

CONNECTION

ENTERTAINMENT

THERAPY

BUILDING

Ognuno di essi è una raccolta di progetti di diversi autori che affrontano la tematica del capitolo offrendo i propri pensieri e studi sull'acqua. Il libro offre così una grande quantità di punti di vista e sistemi di intervento differenti per ogni contenitore, al fine di dare nuova sensibilità alle persone e nuova identità alla città.

 

CAPITOLI

INTRODUZIONE

INTRODUCTION (G. Barreca)

Il libro si apre con un introduzione su quello che sarà il contenuto del libro, ovvero una raccolta di lavori e ricerche dal 2008 al 2012 relative all'acqua nel complesso urbano di Milano. Si delinea subito la volontà del libro di non essere un libro di antropologia ma piuttosto un contenitore di esperienze e idee personali, che seguono il filo comune dell'importanza e del valore dell'acqua come elemento essenziale da riportare alla luce all'interno del contesto metropolitano milanese, che se ne è oramai dimenticato. La dichiarazione di intenti è quindi quella di mettere a disposizione i propri studi e progetti (non finiti) con lo scopo di proporre un programma di intervento e di sviluppo della risorsa acqua, centro di dibattito per quanto riguarda l'identità futura degli spazi urbani milanesi.

Il libro si profila come un'analisi di antropologia/biologia che si focalizza sull'umanità e sull'acqua, poiché connesse con ecologia ed evoluzione, come accumulo di progressivi cambiamenti come fosse un processo evolutivo che termina con la convivenza tra uomini, acqua ed architettura.

Sul tema dell'acqua l'evoluzione dell'uomo consiste nella semplificazione della relazione tra i due: egli dipende in senso parassitario da essa a livello infrastrutturale, ma la nasconde e la utilizza come mero servizio poiché si è specializzato nell'adattarla alle proprie necessità. La soluzione invece è riscoprire il senso naturale dell'acqua come elemento che deve essere vissuto e sentito, sia personalmente che nello spazio urbano costruito.

WATER AS A REGENERATING ELEMENT FOR COMPLEX URBAN SYSTEMS (G. Barreca)

In questo paragrafo iniziale si pone al centro Milano come città d'acqua, ad essa da sempre legata; Mediolanumdeve infatti le sue origini e il suo benessere proprio all'acqua, che in una “terra di mezzo” come la pianura padana le ha permesso sviluppo culturale ed economico definendone il layout urbano. Segue una parte sull'origine e la storia di Milano e si focalizza l'attenzione sul sistema dell'agricoltura, ovviamente possibile grazie all'acqua; si parla infine di Milano come “città delle macchine”, in forte contrasto con la “città d'acqua” che non è più dal XIX secolo.

Con lo sguardo sulla città di oggi, Barreca definisce i progetti a seguire come strategie applicabili non solo su piccole aree ma su tutta la città, e quindi su più città: sono quindi un Manifesto della volontà di ritrovare la connessione acqua-città-cittadino-spazio pubblico.

Prima di arrivare quindi ai capitoli-raccolte di intenzioni bisogna preparare un piano strategico, così suddiviso:

  1. Maps

Disegnare mappe dell'acqua nella città, non solo per addetti ai lavori ma in maniera esplicita e non come mere percentuali o grafici, poiché le mappe si fanno strumento di conoscenza su larga scala. Le “water maps” devono essere ripensate per rappresentare la natura fluida dell'acqua nello spazio urbano.

  1. Methods

A oggi sono i piani urbanistici a definire gli standard minimi e le quantità per vivere, ma sull'acqua non vi sono vincoli né volumi minimi per la persona. Ridefinire e aggiungere nuovi standard riferiti all'acqua può aiutare fin da subito i nuovi progetti urbani.

  1. Therapies

Gestire l'inquinamento dell'acqua con terapie specifiche e redigere un nuovo programma di rispetto dell'acqua.

  1. Rediscovery

Riscoprire la relazione persa con dalla storia, dove è sempre esistito il legame acqua-città. Canali, laghi ecc. sono una chance di riscoperta come contenitore sociale e sistema ecologico rinnovato.

  1. Codes

Se l'acqua si codifica all'interno della città in piscine, fontane, allevamenti ittici questi devono essere elementi dello spazio pubblico. Innovare il senso estetico dell'acqua e introdurre storia, design e tecnica in questi codici per portarli al centro di un nuovo disegno di spazio urbano. (vedi le macchine di Leonardo)

  1. Artefacts

E' necessario un ritorno all'architettura come sintesi di efficienza e tecnologia, che dia importanza all'acqua nella città secondo approcci differenti:

-       raccolta su tetti e facciate;

-       contenere tramite pluviali, cisterne accessibili come micro ecosistema negli edifici;

-       invertire la pelle di un edificio, con sistema idraulico esterno e non nascosto;

-       esibire le costruzioni e infrastrutture che lavorano con l'acqua;

Questi punti insieme trasformano l'aspetto di una città delineando un panorama naturale.

 

 

 

 

 

 

  

STRATEGY

POROUS CITY (P. Viganò)

La riflessione si apre con la correlazione tra la porosità del corpo umano, che si lascia penetrare e la porosità della città, anch'essa attraversabile da vari elementi e con diversi movimenti. L'acqua, per esempio, è un elemento che penetra la città in modi vari e disparati e la disegna, la cambia, la definisce: è un agente di trasformazione.

La città porosa si può comprendere tramite sezioni della sua pelle, quindi a layer, dalle cavità sotterranee, al tipo di suolo che trattiene o meno l'acqua, che può essere o meno penetrato, fino alla superficie, la quale può permettere o meno di respirare e definire lo spazio pubblico.

  1. Networks

Il sottoparagrafo si focalizza sull'esempio della rete di strade e acqua nella città di Venezia, massimo risultato della penetrazione dell'acqua nel contesto urbano. Scorre poi verso le pianure della regione veneta, che hanno una fitta rete di irrigazione e sistema di drenaggio.

  1. Porous city

Parlando di Parigi e della Senna il discorso si porta sull'elasticità delle aree adiacenti al fiume parigino e di altre che invece devono essere protette con sistemi di difesa come argini e sistemi di protezione temporanei. Se nel tempo Parigi si è estesa e densificata bisogna far fronte ai rischi maggiori di esondazione e cataclismi di una popolazione che vive a stretto contatto con il fiume e i suoi pericoli. Ci deve quindi essere relazione tra il progetto dell'acqua e l'ecologia.


BETWEEN POLICIES AND URBAN PERCEPTION... (S. Yam)

Questo è uno stralcio della tesi di Yam, che si propone come Manifesto per il sistema dell'acqua milanese. E' costituito da cinque temi che raccolgono in tutto 24 punti. Il nucleo centrale è che il benessere futuro di Milano sia nel reinnesto dell'acqua in senso civico e politico; l'eccessivo consumo di acqua, la mancanza di spazio verde significativo e la questione delle infrastrutture idriche sono problematiche da risolvere tramite il manifesto.

Dopo una breve spiegazione di come l'autore sia giunto alla formulazione di quelle cinque tematiche e dei relativi punti propone il suo “water policy manifesto”, costituito da:

  1. Governance, sul bisogno di una società civile per porre la questione;
  2. Awarness and branding, sul cruciale step di rendere consapevole la persona;
  3. Public spaces for social functions, sull'importanza dello spazio pubblico per la società e l'impatto positivo che un rinnovo possa avere sul tempo libero e la vivibilità di esso;
  4. Responsible Ecology, sullo sfruttamento dell'acqua e delle sue naturali qualita in maniera consapevole e sicura e responsabile;
  5. Design Theories for the future city, proposte per un nuovo progetto urbano di qualità;

Il Manifesto è un documento per l'educazione e non didattico, precisa l'autore e funge da provocatore di nuove idee e pensieri, che possano essere utilizzati dalla piccola alla grande scala. Questo ovviamente dovrà sottostare a nuovi piani politici e di governo, un “Piano di governo dell'acqua”.


VAST TERRITORIES, MINUTE GESTURE... (P. Lembi)

  1. Introduction through images

Tramite alcune foto di Milano, Lembi introduce il proprio pensiero del legame che la città ha con l'acqua:

-       una raffigurazione di un fanciullo che esce dalla bocca di un serpente descrive il potere e la forza dell'acqua, da ben gestire così che la vita umana sia possibile.

-       le “water meadow” intorno a Milano, set di un film di un amico, che offrono un quadro di come l'acqua sia necessaria e definisca il layout del paesaggio

-       un uomo che verifica il livello delle acque sotterranee in piazza Duomo, dove secondo leggende popolari se estenderebbe un grande lago sotterraneo

-       persone che fanno la coda a una fontanella di acqua potabile, quasi un'attrazione per la gente, che ha la fortuna di avere accesso all'acqua in modo cosi naturale e semplice.

  1. Images and water

La presenza dell'acqua è visibile in ogni immagine di vita quotidiana. Piccoli gesti che persone, animali e natura fanno in maniera naturale, indicano la presenza e la necessità dell'acqua nella loro vita. Prendendo spunto da queste immagine Lembi cerca di descrivere le questioni afferenti alla pianificazione di interventi sull'acqua.


  1. Maps, glances, blindness

Come Barreca, anche in questo paragrafo si fa un excursus sul passato e il legame con l'acqua perduto, così come sono stati nascosti pezzi di quel legame in maniera fisica e la volontà di mappare l'acqua.

  1. Policies, projects, actions

Vengono esposte le politiche e normative vigenti, Europee e nazionali afferenti ai cicli d'acqua, all'ambiente e all'ecosistema, descrivendo sommariamente cosa tentano di fare e cosa proteggono e definiscono con i loro decreti. In particolare si parla del PAI, a livello regionale per la Lombardia e degli altri enti come i Parchi locali o regionali che si interessano all'ecosistema lungo i corsi d'acqua. In conclusione la questione è che troppi enti, troppe leggi e troppi decreti si sovrappongono e si trovano sullo stesso livello gerarchico, senza riuscire a definire interventi validi e soluzioni pratiche. La troppa specializzazione degli organismi politici e burocratici è la causa dell'impossibilità di definire un vero e proprio piano di azione.

  1. Feel the waters

Oltre al piano governativo, sul piano sociale l'individuo non si preoccupa di “sentire l'acqua”. Lembi la chiama “absence of necessity”, cioè il non bisogno di acqua (apparente) che si è trasmesso nel contesto urbano. Avendola a disposizione grazie alle infrastrutture, la persona non sente il bisogno di avere un legame naturale con essa e quindi lo scopo dei progetti su territorio urbano deve proprio essere quello di riportare alla luce questa necessità, tramite sentieri, corridoi ecologici, luoghi di intrattenimento ecc.

 

  

CONNECTION

WATER CONNECTION/URBAN VEINS (M. C. Pastore)

Il nuovo capitolo si apre con le azioni di vita quotidiana che ogni individuo compie, utilizzando l'acqua nella propria casa. Essa è stata oggi domata e controllata, incanalata e gestita a servizio della città e degli edifici, quindi dei cittadini. Dopo un rimando al passato e all'assenza dei sistemi fognari e al cambiamento del sistema idrico dall'800 fino ad oggi, l'autore concentra l'attenzione sulle “water connection” attuali: quello superficiale naturale, cioè il corso dei fiumi, canali ecc, e quello sotterraneo artificiale, ovvero il sistema fognario e di tubazioni per l'apporto idrico alle abitazioni. Insieme essi costituiscono il sistema delle infrastrutture cioè la rete attraverso la quale l'acqua scorre e la risorsa è distribuita.

In particolare il focus del tema è il “piped system”: acquedotti e fognature. Attraverso i tubi si ha la connessione tra punto di produzione e utente finale. Seguono poi le indicazioni odierne da rispettare per quanto riguarda l'apporto di acqua alle abitazioni, in contrasto con il metodo romano in cui gli acquedotti erano parte della città, visibili, mastodontici, che ne definivano le sezioni. Per quanto riguarda il sistema fognario esso si è sviluppato molto piùtardi nella storia poiché non era identificato come un servizio di prima necessità.

Le tubazioni sono quindi un simbolo di modernità perchè portano letteralmente l'idea di progresso in città, rispondono alla domanda della città e della società come una fitta rete sotterranea collegata, solo apparentemente marginale.


FLUID SYSTEM FOR URBAN CONNECTION (G. Barreca)

Barreca qui riprende il discorso della relazione tra territorio e uomo, nel quale è insito il desiderio di predominare e controllare la natura, tra l'adattamento e il bisogno. La forma e il significato di ogni città è basato quindi sul bisogno della natura, in particolare dell'acqua.

Come in precedenza ripete la questione dell'abbandono e dell'utilizzo dell'acqua in maniera “meccanica” per il bisogno della città. Ma ancora oggi, nonostante questo, a Milano rimangono tracce di quelle che erano le macchine idrauliche del passato. L'autore propone quindi una riscoperta di questi lasciti e un intervento per una riapertura del sistema di connessione via acqua presente nella città; questo rinnoverebbe il sentimento verso l'acqua e la vita sociale della città.

Pone in esempio il sistema di canali della Darsena, come uno spazio pubblico di luci e aree pedonali, in cui l'acqua è elemento rigeneratrice, che potrebbe fare parte di un nuovo e riscoperto anello interno. Allo stesso modo la roggia Vettabbia diverrebbe un elemento fondamentale per un sistema di parchi verdi e giardini, collegando punti della città che oggi sono solo chiazze più o meno verdi nel complesso sistema metropolitano. Barreca opta per risolvere il problema della frammentazione e separazione dei luoghi tramite la riapertura dei corsi d'acqua già preesistenti, creando un nuovo sofisticata e ecologica infrastruttura urbana.


  

ENTERTAINMENT

AESTETHICS WATER (F. Librizzi)

Il passo di Librizzi comincia dalla civiltà Romana, la prima con una complessità politica e culturale, la prima ad aver sviluppato sistemi ingegneristici e architettonici sofisticati per la nascita, crescita e vita della sua città. Per i romani l'acqua era uno degli elementi centrali, sempre presenti e tavolta utilizzati anche eccessivamente al fine di stupire. In questo paragrafo si parla infatti dell'estitica dell'acqua, dell'intrattenimento che l'individuo può trarre da essa, come i Romani facevano nei loro anfiteatri trasformati in piscine per lo spettacolo delle battaglie navali (Naumachia). Dopo i Romani, nel percorso storico intrapreso dall'autore, vi è Leon Battista Alberti, primo incaricato di costruire una fontana monumentale e celebrativa dove oggi sorga la fontana di Trevi. La fontana di Trevi è uno di quei monumenti capace di simboleggiare un'intera città. Questo è lo scopo che ogni intrattenimento estetico dell'acqua deve seguire.

Si parla poi della scena della “Dolce Vita” di Fellini e di “Tototruffa62”, di come lo stesso monumento sia nel tempo diventato icona di un'intera città, e di come sia tutt'ora valorizzato.

Librizzi tratta poi altri progetti e istallazioni con protagonista l'acqua. Ad esempio Olafur Eliasson, che colorò di rosso l'acqua come performance artistica; o ancora Gunther Vogt rese il pavimento di un edificio uno stagno; “The New York City Waterfall” fu un'altra istallazione che prevedeva la visione di quattro cascate fatte a mano sul lungomare; o ancora “Blur building” era un edificio con muri di vapore acqueo...

Insomma il sunto è che l'arte utilizza l'acqua (e la natura) nello spazio pubblico, cerca di dare un'interpretazione e una rappresentazione della posizione della natura rispetto all'uomo.

Un possibile intervento potrebbe quindi essere a livello di creazione di padiglioni e istallazioni per eventi temporanei, che si leghino o meno al campo architettonico, ma che lavorino con l'architettura presente.

WATER: A PROCESS OF CULTURAL SEDIMENTATION (D. Bertin, A. Mason)

Il paragrafo tratta di tematiche geologiche e geografiche, approcciando la questione dell'acqua partendo dalla natura sedimentaria della valle del Po. Ne definisce il luogo, il contesto, la natura e differenze tra le varie aree, il tipo di suolo e le coltivazioni lungo il corso del fiume. Cita la grande rete di irrigazione e la fiorente agricoltura, enuncia gli affluenti del Po e arriva in ultimo al problema dell'inquinamento a seguito dell'industrializzazione.

L'uomo deve essere consapevole di tutto ciò sopracitato e deve essere parte del sistema naturale, non sentirsi superiore. Propone quindi cinque macchine progettate da J&M che hanno l'intento di riuscire a trasformare alcune aree della zona dei Navigli di Milano in “Luoghi”. Queste macchino sono parte di un “processo sedimentario”dato dal bisogno di percepire l'acqua come una parte costituente la città.

  1. The dangler

Un asse metallico agganciato a un perno ancorato al fondo del canale e bilanciato da un sistema di contrappesi che delinea forme tridimensionali sempre differenti date dallo scorrere dell'acqua. Il movimento ritmico intanto genera suoni e vibrazioni di luce che trasformano il ponte che attraversa il canale in una piazza animata.

  1. The sway

Una nuova vita metallica fluttuante lungo il Naviglio Grande, dove la natura si è rimpossessata degli argini.

  1. The oscillator

Con gli argini di cemento alti almeno 4 metri, la macchina progettata può sfruttare i suoni amplificandoli, tramite un oscillatore lungo 10 metri.

  1. Metronome

Per “guadare” il tempo, come si guada un corso d'acqua viene utilizzata un'asta metallica che corre lungo l'asse centrale del canale, oscillando come un metronomo.




  

THERAPY

OPEN SPACES AND WATER CYCLE IN THE SCATTERED URBANIZATION.... (F. Zanfi, A. Bortolotti)

  1. The open space of “clearings” in Central Brianza

Il capitolo si apre definendo l'area della Brianza come una delle più pesantemente costruite in Lombardia. Difficilmente distinguibile è la periferia dal centro città, poiché non vi sono dei veri e propri nuclei centrali ma costruzioni sparpagliate anche fuori dalla cerchia urbana. In questo contesto frammentato e discontinuo vi sono le clearings ovvero delle radure, spazi aperti confinati dove trova posto la ruralità e l'agricoltura, ma soprattutto depositi abusivi e discariche. Queste aree hanno oltretutto importanza strategica poiché sono le uniche non industrializzate e offrono l'unico suolo non ancora impermealizzato. E' necessario quindi un ripensamento di queste aree non avulso dalla questione ecologica.


  1. A plan for prevention and natural infrastructure

L'idea è quella di dare a queste aree frammentate un ruolo di infrastruttura naturale come corridoio ecologico o reticolo verde.

2.1  Clearings as integrated projects for public spaces and river water treatment system

Il primo approccio consiste nell'utilizzare aree industriali dismesse come bacini temporanei (in serie) per trattamenti di purificazione dell'acqua, usando le aree circostanti come parchi pubblici. La conversione di edifici preesistenti in bacini darebbe inoltre una nuova morfologia, integrata con un sistema di sentieri e parchi.


2.2  Clearings as areas for the absorption of rainwater integrated with a new landscape design

Il secondo approccio mira invece a raccogliere l'acqua piovana dagli edifici e bilanciare i cicli dell'acqua nel contesto urbano, posizionandosi attorno alle radure. Tramite un sistema di infiltrazione si creano poi dei bacini di drenaggio tutto intorno al perimetro delle clearings.


  1. A different way of approaching urban planning

Grazie a questi due approcci si possono in conclusione fare riflessioni a medio/lungo termine: la convenienza nell'avere un sistema agricolo che sia uno dei principali canali di benessere per l'agglomerato urbano; la rigenerazione di una vasta area rimasta naturale, di fronte ad un sempre maggiore inurbamento e densificazione; un elemento centrale nella pianificazione urbana, cioè un'infrastruttura naturale a servizio del benessere dell'individuo e della città.

LAMBRO SYSTEM (A. Vercellotti)

  1. Pattern 25, access to water

Vicinanza dei corpi d'acqua agli insediamenti.

  1. Pattern 64, pools and stream

Preservare l'acqua come piscine, laghi, canali e lasciarli scorrere attraverso la città, poiché l'uomo è fatto d'acqua e ha bisogno dell'acqua.

  1. Pattern 104, site repair

Gli edifici devono essere costruiti nella parte di suolo peggiore, nel punto dove il terreno è peggiore e il paesaggio è peggiore. Lasciare la parte sana e pulita alla natura.

  1. Water bodies inside urbanized territories

Dai sopracitati punti si estrapola una metodologia di comportamento e interventi riguardo l'uomo, il costruito e l'acqua. Per Milano la città è identificata con i punti dove c'è accesso all'acqua ed essi sono oramai solo tracce.

  1. Lambro river. Anthropo-geographical context

Dopo un'introduzione al fiume Lambro viene citato un fatto di cronaca del 2010, quando dei vandali inquinaronon volontariamente il fiume riversando materiale impuro. Oltre al rischio di inondazione il problema dell'inquinamento è un altro dei problemi principali del fiume e delle città situate lungo esso. Nonostante siano nati parchi e percorsi ciclabili e pedonali lungo il fiume l'alone dell'inquinamento rimane pressante.

  1. A cycle of water depuration

Il problema dell'inquinamento viene affrontato attraverso un bacino rigeneratore chiamato “waterscape” che consta di più pezzi, ovvero macchine utilizzate in aree prescelte lungo il corso del fiume, aree principalmente abbandonate o ex industriali.

  1. The wetland machine

Il ciclo rigeneratore parte con un sistema di bacini nell'ex area agricola intorno a Cascina Gobba, che ha parecchi stagni che permettono il drenaggio delle acqua del Lambro.

La macchina lavora in cinque fasi, dopo le quali l'acqua torna purificata nel fiume, avendo creato, durante il processo una “wetland” utilizzabile come parco, in connessione con le aree verde attorno, facendo del Lambro un corridoio ecologico.

  1. Reforestation and phytoremediation

La dismessa fabbrica Maserati è il luogo scelto per il secondo step del ciclo, che consiste nella riforestazione di vegetazione tipica come il pioppo. Grazie a questa nuova piantumazione l'area avrà maggiore capacità di assorbimento dell'acqua piovana e anche diminuzione di rischi durante le inondazioni, poiché le piante trattengono meglio sia l'acqua e limitano lo scorrimento del suolo.

  1. Algae farming

Nell'area dell'Idroscalo, l'esistenza di cave abbandonate offre il luogo ideale per il terzo step, che vuole mitigare i problemi di inondamento tramite la coltivazione di alghe. Esse decontaminano suolo e acqua e sono eccellenti per la fabbricazione di biocarburanti.

  1. Hydroponic Hub

La fase finale ha luogo in un edificio abbandonato sull'anello Est, che sarà dedicato alle nuove piantagioni, creando giardini d'acqua e piante idroponiche, creando una vera e propria comunità.

  1. Design and management strategies

Il ruolo dell'architettura all'interno di questo ambizioso progetto è quello di dare forma e volto alla nuova condizione. I vari step devo essere parte di un'unica struttura e infrastruttura. Per poter fare ciò si ipotizza la creazione di un nuovo organo politico specializzato, che si occupi dell'attuazione dell'intervento.

 

   

BUILDING

COMMON SPACE: CROSSOVERS AND HYBRIDISATION BETWEEN... (G. Barreca)

Barreca riprende il già citato tema della perdita della sensibilità verso l'acqua con un monologo che va dall'acqua che costituisce il corpo, ai primi uomini che si riparavano da essa nelle caverne a quando costruirono la prima architettura, perdendo il legame che da sempre li aveva uniti. Oggi in una città non c'è traccia dell'acqua che utilizziamo poiché nascosta e ridotta a mero servizio. E anche nel passato pian piano non vi è più stato bisogno di insediarsi vicino ai corsi d'acqua grazie a sistemi di condotti e tubature che la portavano dove necessario. Apparvero quindi in città grandi costruzioni contenenti l'acqua che riducevano la distanza tra essa nella natura e la stessa nella città. Nella modernità, queste costruzioni sono anche loro sparite, traslate sotto terra e invisibili agli occhi.

Barreca poi critica l'istallazione temporanea che sfrutta l'acqua poiché essa non è vera architettura, è effimera e puramente intrattenitrice, ma non permette di riscoprirne il senso veramente.

Nonostante l'architettura sia salda sui suoi principi e poco propensa al cambiamento, vengono proposti due approcci per far rivivere l'acqua:

-       la raccolta, che non ha effetti sulla struttura o sulla forma dell'edificio;

-       il contenimento di essa su terrazze, nei giardini e patii;

-       l'inversione di quella che è la pelle dell'edificio, ovvero portando alla luce il sistema idraulico rispetto alla facciata dell'edificio;

-       l'esibizione di quegli edifici che hanno il compito di contenerla, come piscine, acquari ecc, che possono diventare luoghi di interazione tra i cittadini.

MARTESANA CANAL: NEW WAY OF LIVING ALONG THE WATER... (M. Cassani)

  1. Martesana Canal

Si introduce questo progetto descrivendo il canale della Martesana; esso definisce lungo il suo corso un sistema ambientale lineare, costituito da architetture eterogenee e vegetazione tipica. Non vi è però relazione tra architettura e acqua. Lungo il suo corso i paesaggi attraversati variano da urbani a rurali e agricoli, che sfruttano il canale per irrigazione. Tuttavia la Martesana non è concepita come risorsa.

  1. Urban, suburban, and rural

Si segue il cambiamento del paesaggio: a Milano, dove è urbano e centrale, con argini ben costruiti e un fronte disordinato a causa delle differenti tipologie di edifici che vi si affacciano; all'uscita dell'agglomerato urbano, dove si comincia a ramificare per servire i campi e le coltivazioni; fino a Trezzo d'Adda, dove ha la sua sorgente.

  1. A linear system and its fragmented surroundings

La ricerca si sofferma su alcuni Paesi dell'interland milanese, attraversati dalla Martesana, con layout differenti e frammentati. Il lavoro offre l'opportunità di reinventare la relazione uomo-acqua partendo dalla diversità di urbanizzazione tra i vari paesi. Lavorando sulle sezioni trasversali del canale ci si occupa del piano terra, ovvero l'attacco e la relazione diretta del canale con l'edificio.

  1. Water buildins

Il progetto “Green is good, blu is better” propone nuove soluzioni abitative lungo la Martesana. Consta di piccoli interventi sulle unità, per esempio una cosa con piscina sul canale, o sistemi per l'acqua piovana

Il progetto “cultivation housing” ha invece l'ambizione di creare una vera e propria comunità nel punto di conflueanza della Martesana col Ticino, su una lingua di terra tipo isolotto, creando dei giardini d'acqua per nuove residenze che vivono sull'acqua.



 

GLOSSARIO

Clearing – radura

Watermeadow – paesaggio d'acqua, ovvero le risaie e i campi inondati durante la coltivazione, che creano degli specchi d'acqua.

Waterscape -  processo a step per la rigenerazione del ciclo d'acqua inquinata

Wetland – terra umida, ovvero la zona adiacente al corso d'acqua in cui ha preso luogo parte del processo rigeneratore delle acque, una sorta di parco-laguna.